mercoledì 27 maggio 2015

pc 27 maggio - Mai con Salvini, Mai con Renzi... contestazione della campagna elettorale - SI AL BOICOTTAGGIO DEL VOTO!

A Genova arriva Salvini, anti-razzisti in piazza

Gli anti-razzisti in corteo (foto Vedova)

Genova - In occasione del ritorno nel capoluogo ligure di Matteo Salvini, leader della Lega Nord, antagonisti e centri sociali hanno indetto un corteo che partire dalle 12.30 si è mosso dalla zona di San Lorenzo: «Nessuno spazio a Salvini - hanno scritto in un volantino - che tenterà di tenere un comizio in piazza De Ferrari continuando una campagna elettorale che vorrebbe mostrare la Lega e il suo progetto di apertura ai fascisti come unica opposizione al Pd e a Renzi».
Al corteo hanno partecipato circa 200 persone, che hanno anche bloccato brevemente il traffico all’altezza di via delle Fontane.

Renzi a Spezia per Paita.

Non sono mancate però le contestazioni: al grido di «scuola pubblica, scuola pubblica», precari della scuola hanno contestato il premier non appena il premier ha citato, tra gli impegni del governo, quello per la scuola, i precari hanno iniziato a urlare e fischiare

"Dobbiamo fare l'ultimo sprint ce la possiamo fare", ha detto invece Raffaella Paita dal palco aprendo l'appuntamento. "Parliamo dei problemi veri della Liguria e cerchiamo di far capire la bontà del nostro progetto. Vi prego di convincere ogni indeciso e chi pensa al voto di protesta", ha aggiunto. "Non possiamo la Liguria mettere nelle mani di Berlusconi", ha poi affermato il ministro Andrea Orlando, originario della città è a La Spezia per una visita ai cantieri Baglietto, che producono yacht plananti in alluminio fino a 65 metri. Insieme a Renzi c'erano anche il presidente della Regione Claudio Burlando, il sindaco di Spezia Massimo Federici Beniamino Gavio, presidente dei cantieri Baglietto, dopo l'acquisizione da parte del gruppo Gavio. «Da qualche giorno stanno dicendo che la Liguria è il laboratorio della politica nazionale, è una sfida nazionale - ha aggiunto Renzi - Noi non discutiamo dei laboratori di politica nazionale ma del governo della regione: è l'ora di farla finita di trasformare le elezioni in uno scontro per i giochi politici romani».

Nessun commento:

Posta un commento