domenica 10 maggio 2015

pc 10 maggio - POLITICA UE PER L'IMMIGRAZIONE: LA "SOLIDARIETA'" E' SOLO TRA GLI STATI IMPERIALISTI CONTRO I POPOLI

Alfano, Renzi, la Mogherini sono soddisfatti: finalmente, dicono, l'Europa ha compreso e il peso dei migranti non se lo caricherà più tutto l'Italia ma se lo devono dividere per quote i vari paesi europei. 
I giornali accompagnano questo entusiasmo e questa lettura truffaldina degli accordi: "È una rivoluzione nel segno della solidarietà quella in arrivo da Bruxelles sulla politica europea per l'immigrazione" - scrive, tra gli altri, La Repubblica. 
MA QUAL'E' LA REALTA'?

Il sistema deciso di quote obbligatorie di ripartizione tra tutti i 28 paesi europei dei migranti già presenti sul territorio dell'Unione, e per cui saranno poi i paesi in questione a occuparsi delle pratiche di asilo o dei rimpatri, per i migranti, che arrivano in Italia ma molti di loro vogliono andare in altri paesi dell'Europa dove spesso hanno già un riferimento, non significa affatto più facilità di raggiungere i paesi scelti, ma un esodo coatto e il rischio comunque di essere rimandati nel proprio paese d'origine. 

I migranti restano persone di serie B, C..., non persone, a cui non viene riconosciuto il diritto umano universale di circolazione. 

La missione per sequestrare e distruggere i barconi dei trafficanti, arrivando anche nei porti libici, accompagnata da un lavoro di stretta condivisione di informazioni tra le intelligence europee, è di fatto un atto di guerra (la Libia è contraria), che porterà inevitabilmente all'uccisione di tanti immigrati e di gente che non centra nulla con le bande dei trafficanti.
Nello stesso tempo è evidente che questa decisione risolve il problema degli Stati imperialisti europei di impedire l'arrivo di immigrati ma è una "condanna a morte" per guerra o per fame per gli immigrati che non potranno più partire. Invece di "corridoi umanitari", come chiedono tante associazioni, democratici, per permettere che i migranti vengano in Italia senza dover affogare nei mari e senza dover subire le torture nei campi di attesa, la Commissione europea vuole bloccare le partenze e organizzare direttamente sul posto dei campi Unhcr, da dove poi solo una minima parte verranno portati in Europa "se ne avranno diritto", mentre la maggiorparte verrà rispedita indietro nei paesi da dove sono fuggiti. 

L'accordo con i paesi di origine e di transito per ottenere la loro collaborazione in questa operazione, 
affinché, si dice, contrastino i trafficanti, ne sgominino le bande e impediscano loro di far entrare i migranti in Libia, è da un lato ipocrita, perchè i governi della Libia, Sudan, ecc non sono altra cosa delle bande di trafficanti, partorite e alimentate dalla situazione economica, politica, di guerra creata dagli stessi governi e dagli imperialisti; dall'altro è un'azione da polizia di frontiera e di rafforzamento della repressione contro gli uomini, le donne, i bambini che non cesseranno mai di voler fuggire da quei paesi. 
Agli aiuti economici per contrastare la povertà, si uniranno, infatti, in maniera ben più cospicua, gli aiuti ai paesi di transito - come Sudan, Egitto, Ciad e Niger - per aumentare i controlli alle frontiere.

La Commissione conferma poi che verranno triplicati i soldi per Frontex, ovvero per la missione Triton nel Canale di Sicilia; ovvero per la missione di difesa, controllo delle coste dell'Italia imperialista e di morte per i migranti. 

Ma momento! I padroni italiani, europei sanno bene che una parte di immigrati serve per essere sfruttata per i loro profitti. Per cui... "Novità arriveranno anche sulla migrazione legale, quella economica, ritenuta necessaria per rispondere alle necessità del mercato del lavoro. Si pensa ad una Blu Card europea che funzionerà grazie una piattaforma comune che identificherà che genere di specializzazioni, professionalità o mano d'opera sia richiesta in ogni momento in Europa".
Quindi i migranti andranno a costituire una sorta di mercato di nuova forza-lavoro a basso costo e senza diritti, da cui i capitalisti nostrani potranno attingere quando e come gli serve. 

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