BENVENUTI IN BARLAMENTO La cronaca della giornata alla Camera sembra più il reportage da un bar di provincia durante la visione di una partita di calcio che un’assemblea parlamentare . “Fascisti”, “Infami”, “Coglione”. Il catalogo è stato piuttosto vasto. E il fischio di inizio è spettato al ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi (nella foto), quando ha annunciato l’intenzione del governo sulla legge elettorale: porre la fiducia. Apriti cielo. La carrellata delle reazioni a suon di insulti rende l’idea del clima da Curva che si respirava nell’emiciclo. E anche del degrado che sempre più trascina in basso la rispettabilità del Parlamento
ONOREVOLI MAIALI – Il deputato di fede fittiana di Forza Italia, Maurizio Bianconi, ha subito fatto irruzione nel dibattitto con un “Vergogna”, seguito da un “Fate schifo”. L’escalation è stata servita con le urla di “maiali, rottinculo”.
CORNUTA A CHI? Il mistero, svelato, sul “cornuta” alla Boldrini – Il Movimento 5 Stelle si è scatenato all’annuncio della fiducia posta dal governo. La giornata sui siti e sui social è stata caratterizzata dal mistero. Qualcuno ha detto “cornuta” alla presidente della Camera, Laura Boldrini, sostenevano alcune fonti. Ma non era vero. L’audio ha chiarito il mistero: il deputato dei 5S, Diego De Lorenzis ha dato della “collusa” alla numero uno di Montecitorio, riferendosi alla decisione di ammettere la fiducia sulla legge elettorale.
COGLIONE SENZA SPERANZA Bersaglio Rosato: “Sembri un nazista” – La giornata non è stata memorabile per Ettore Rosato, capogruppo reggente del Pd dopo le dimissioni di Roberto Speranza. Sembra un “un generale nazista” ha detto nel suo intervento Giulia Grillo del Movimento 5 Stelle, commentando la sua fedeltà alla linea indicata da Renzi. E non solo. Rosato è stato apostrofato “coglione” dai grillini durante l’intervento in Aula e qualcuno gli ha rivolto anche un “vaffa”. Impossibile decifrare chi sia stato, ma il messaggio si è sentito.
EDUCANDE FASCISTE All’armi son fascisti – Al confronto con queste parole, l’intervento del capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, è sembrato una lezione da educande quando ha parlato di “fascismo renziano”, citando il “bivacco di manipoli” di mussoliniana memoria. Non è stato da meno Davide Crippa, del Movimento 5 Stelle, che ha ricordato: “Qualcuno qualche giorno fa cantava ‘Bella ciao’, oggi imita i fascisti”.
CRISANTEMI PER LOR SIGNORI “Il funerale della democrazia” – Lo spettacolo, in questo caso, non è andato in scena verbalmente. Sel ha pensato alla scenografia: così ha lanciato crisantemi. Niente di più appropriato per celebrare il funerale sulla rispettabilità perduta del Parlamento.