venerdì 24 aprile 2015

pc 24 aprile - Lo stato borghese contro i NO TAV rinnova i fasti del fascismo giudiziario

Presidio No Tav al Palagiustizia


Duecento manifestanti hanno srotolato due striscioni con le scritte «Sabotare tutto» e «Resistenza»

A Palazzo di Giustizia si è svolta l’udienza per i tre attivisti No Tav accusati di aver partecipato all’assalto al cantiere di Chiomonte la notte del 13 luglio 2013. Lo stesso assalto per cui altri quattro antagonisti sono stati condannati e, in precedenza, erano stati accusati di atti terroristici contestazione poi caduta. Davanti al tribunale si sono radunate circa duecento persone, appartenenti al movimento No Tav, guardate a vista da un fitto schieramento di forze dell’ordine schierato all’ingresso, che poi hanno dato vita a un corteo bloccando il traffico in corso Vittorio.
Il presidio di No Tav si è mosso da palazzo di giustizia per improvvisare un corteo. I manifestanti sono circa un centinaio e sfilano dietro due striscioni intonando slogan per le vie di Borgo San Paolo. Dopo aver percorso via Monginevro, piazza Sabotino, via Di Nanni, il corteo è tornato a palazzo di giustizia e si è fermato in via Cavalli.

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