lunedì 20 aprile 2015

pc 20 aprile - Strage di migranti nel canale di Sicilia: oltre 700 vittime

da infoaut

L'ennesima strage nel canale di Sicilia, l'ennesima tragedia che colpisce persone
 alla ricerca di una speranza di vita migliore, in fuga dalla povertà, dalle guerre
 e dagli orrori. Dalle prime ricostruzioni questa volta le proporzioni del disastro
 sembrano essere spaventose, il più grande di sempre: probabilmente
 l'imbarcazione che si è rovesciata trasportava circa 700, 49 i superstiti.
Non abbiamo le parole per andare oltre queste scarne righe e il cordoglio 
per tanti esseri umani affogati in mare aperto, per tante vite umane
 spezzate tragicamente, sacrificate sull'altare della fortezza Europa, 
della xenofobia e della rapacità degli interessi economici che depredano 
 comunità e territori.
Non si ferma lo schifo della classe politica italiana il cui unico pensiero
 è la strumentalizzazione di ogni tragedia per ottenere qualche minuto di 
 visibilità mediatica, qualche percentuale in più nei sondaggi, qualche 
 seggio e così intascarsi i loro luridi stipendi da politicanti. Le parole di 
Renzi, Boldrini e Mattarella, nella loro falsa gravità, sono quelle di un 
governo che deve gestire la situazione, cercando di mettere sotto i riflettori
 anche le responsabilità degli altri stati europei. Dalle parole degli esponenti 
della destra ritroviamo i disparati tentativi di rinfocolare l'odio per i migranti 
come brand su cui fare campagna elettorale. Lo sfacciato e furbo Matteo Salvini 
gioca anche nell'abiguità di rimproverare al governo le responsabilità delle morti,
 come se la Lega Nord non fosse un partito xenofobo, la cui base gioisce sui 
social network per questa strage. Fino ad arrivare alle dichiarazioni di
 quell'essere subumano di Daniela Santanchè che propone l'affondamento
 dei barconi alla partenza. Sono falsi e ipocriti alla ricerca di consenso. 
La verità è che per loro la vita dei proletari (italiani o migranti) vale meno 
di un'apparizione di dieci secondi in un TG.
altAnche per noi la soluzione migliore 
è quella di affondare i barconi in mezzo
 al mare, ma carichi di questi politicanti di 
merda e dei loro lacchè.
Per il resto non possiamo che essere 
sempre pronti al sostegno delle lotte 
 dei migranti nel nostro paese, come 
quelle delle popolazione dei paesi di
 partenza contro i diversi aspetti della
 violenza capitalistica.

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