mercoledì 4 marzo 2015

pc 4 marzo - L'ALTRA FACCIA DELLA FIAT-SATA DI MELFI: DA META' MARZO 20 TURNI... GLI OPERAI NON CE LA FANNO PIU'

Ora Marchionne parla di aumentare le assunzioni a 1900, non solo, a metà marzo ci sarebbe la trasformazione a Tempo Indeterminato dei contratti di somministrazione..
Ma gli operai e le operaie dicono che non ce la fanno: i ritmi di lavoro sono diventati frenetici, le pause sono state ridotte...
Azienda e Uilm, Fim, Fismic, Ugl, Associazione quadri barattano l'assunzione di "carne fresca per il padrone" con la salute, i diritti degli operai. Ma fino a quando potranno tirare la corda?
Riportiamo un COMUNICATO DELLA FIOM, il cui appello ad "aprire una vera trattativa che si concluda con un mandato vincolante espresso dalle lavoratrice e dai lavoratori attraverso un referendum" appare debole e impotente, la stessa proposta di referendum nel clima di pesante ricatto esistente alla Sata rischia di avere lo stesso risultato molto negativo delle elezioni Rsu.
"Questa mattina (2 marzo) Fim, Uilm, Fismic, Associazione quadri, Uglm e la direzione di Fca Sata hanno firmato l’accordo sulla nuova turnistica settimanale confermando l’intesa raggiunta giovedì scorso, nonostante il forte dissenso manifestato dai lavoratori nell’assemblea di giovedì e venerdì scorsi...
  • Il diverso regime dei turni che sarà introdotto (20 per Jeep Renegade e 500X, 12 per la Grande Punto) e che entrerà in vigore dalla metà di marzo, creerà di fatto due stabilimenti in uno, con condizioni di lavoro e trattamenti salariali differenti;
  • L’introduzione dei 20 turni, non solo non si prevede una riduzione dell'orario di lavoro - come contemplato da accordi realizzati in altre aziende del Paese- ma si derogherà il Decreto Legislativo 66/2003 in materia di riposi. Infatti, nel passaggio dal primo al terzo turno, dopo aver lavorato sei giorni al mattino smontando il sabato alle 14, bisognerà tornare al lavoro alle 22 della domenica sera per quattro giorni di turno notturno. Inoltre, questa organizzazione della turnistica prevede che a partire dal mese di marzo sono occupati o i sabati o le domeniche di tutte e quattro le settimane;
  • Il disagio causato da questa nuova organizzazione della produzione (la prima a ciclo continuo nel settore, secondo l'azienda; destinata a subordinare pesantemente il tempo della vita a quello della produzione, secondo noi) viene riconosciuto in termini salariali attraverso l'erogazione di un elemento retributivo aggiuntivo in caso di lavoro effettivamente prestato nel 18 esimo, 19 esimo e 20 esimo turno: 20 euro lordi per il sabato notte, 25 per la domenica notte, 40 per la domenica pomeriggio. La proiezione dell'insieme di queste cifre su base annua, secondo l'azienda, porterebbe ad un incremento medio pari a 1.300 euro lordi. Ma dato che nell'accordo ė stabilito l'utilizzo di sei PAR collettivi per coprire le domeniche pomeriggio, quella cifra può scendere a 1.060 euro..."

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