lunedì 16 febbraio 2015

pc 16 febbraio - L'ALTRO LAVORO, QUELLO SFRUTTATO CHE PRODUCE MERCE PER IL PROFITTO DEL CAPITALE - DA UN CONTRIBUTO DI UNA LAVORATRICE SULLA FORMAZIONE OPERAIA


La merce ha due fattori: valore d'uso e valore
La merce è una cosa-oggetto e come oggetto in base alle sue qualità soddisfa i bisogni umani, al di là di quale bisogno umano soddisfi.
È attraverso l'utilizzo della cosa-merce-oggetto che la merce assume il valore d'uso - quindi il valore d'uso si realizza soltanto nell'uso-nel consumo.

I valori d'uso costituiscono il contenuto materiale della ricchezza.

Ogni cosa utile deve essere considerata da due punti di vista:
1 - dal punto di vista della qualità,
2 - dal punto di vista della quantità,
Le merci differiscono l'una dall'altra secondo le differenti qualità; come valori invece differiscono soltanto per la quantità, possono cioè avere più o meno valore. 

Il valore di scambio è il rapporto quantitativo in cui una merce si scambia con un'altra merce. Questo è possibile, al di là delle loro differenti caratteristiche fisiche, perchè hanno una qualità quella di essere prodotto del lavoro, cioè per realizzare, produrre una tale merce è stata spesa della forza lavoro umana.

Domanda - ma tutte le merci sono o no prodotto del lavoro? SI lo sono. La Qualità essenziale della merce è, come si diceva prima, di essere prodotto di lavoro; un prodotto di lavoro in generale, non individuale ma sociale. L'oggetto d'uso acquista valore soltanto se è filtrato dal lavoro, se incorpora lavoro umano. Tuttavia una cosa può essere valore d'uso senza possedere valore. Ciò avviene quando la sua utilità non è ottenuta mediante il lavoro (es: la terra vergine, ecc.).  

La quantità di lavoro si misura con la sua durata nel tempo, il tempo di lavoro si misura in determinate frazioni di tempo: ora, giorno, ecc...
La grandezza di valore è determinata dalla quantità di tempo di lavoro medio sociale necessario per la produzione di quella merce-valore d'uso, quindi: tutte le merci contengono il valore determinato da tempo di lavoro.

Il valore della merce quindi è dato dal dispendio di forza lavorativa umana - lavoro umano astratto; quindi dallo sfruttamento della forza-lavoro dell'operaio.

Abbiamo detto che il tempo di lavoro di una merce è quello occorrente alla sua produzione in condizioni sociali medie. Benchè tali condizioni varino di tempo in tempo e di paese in paese, ciononostante in un'epoca data e in un paese determinato, questo tempo di lavoro è dato, determinato. Il tempo di lavoro è una grandezza variabile. Esso varia con il cambiamento della forza produttiva del lavoro, che si verifica in conseguenza di molteplici fattori (sviluppo della tecnica,combinazioni sociali del lavoro, particolari situazioni naturali). La grandezza di valore di una merce varia comunque direttamente con il variare della quantità del lavoro (cioè, più lavoro c'è più aumenta il valore e viceversa) e inversamente col variare della forza produttiva (cioè, più aumenta la forza produttiva, meno tempo di lavoro occorre per produrre una singola merce e quindi, meno valore è incorporato in quella merce, e viceversa). 

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