martedì 6 gennaio 2015

pc 6 gennaio - La guerra contro il popolo del regime indiano del fascista indu MODI - mobilitazionale internazionale e internazionalista anche in italia

La guerra del regime di MODI contro il popolo vuole cancellare le organizzazioni di massa popolari e democratiche
Sviluppiamo anche in italia le campagne di denuncia e azione di massa democratiche e antimperialiste
Sosteniamo la organizzazione di una delegazione internazionale in India
Sosteniamo le tre giornate internazionali di sostegno il 29 -30-31 gennaio

dalla stampa indiana

La guerra al 'terrorismo rosso' non si limita più alle giungle dei distretti più remoti, dato che maoisti nelle città sono diventati un pericolo visibile e presente. Da diversi anni le organizzazioni maoiste di fronte che operano lontano dalle loro roccaforti nella giungla dell'India centrale, sono riuscite a penetrare nell’India urbana, sfuggendo alle agenzie di intelligence. 
Contro di esse il governo sta ora pianificando un giro di vite. Nella nuova politica adottata dal Ministero degli Interni per la lotta al 'terrorismo rosso' si parla anche della minaccia rappresentata da queste organizzazioni, che occorre contrastare con forza. 
In una nota di indirizzo del ministero, si dice che "organizzazioni di fronte" del Partito Comunista dell’India (maoista) sono attive in 21 stati del paese.
Fonti dicono che il Ministero dell’Interno dell’Unione ha ordinato alle agenzie di intelligence di questi Stati, oltre che alle agenzie di intelligence centrali, di sorvegliare strettamente le attività di queste organizzazioni e raccogliere le prove contro di loro. Sono 128 le organizzazioni nei radar dei servizi segreti per i loro legami con i ribelli. "Queste organizzazioni svolgono apertamente attività di agitazione, nel tentativo di ampliare la base di massa del partito e preparare il terreno per l’insurrezione armata", prosegue la nota. Funzionari del ministero dicono che un giro di vite contro queste organizzazioni è una priorità. Rapporti intelligence indicano che molte di queste organizzazioni di fronte hanno sede in centri urbani e forniscono supporto logistico al movimento, garantendo fusione tra attività pubbliche e attività clandestine.
Sono responsabili del reclutamento di giovani e intellettuali che viaggiano nelle zone rurali per mantenere vivo il movimento e svolgere il ruolo di ideologi, dicono le fonti. "Tali organizzazioni sono state identificate, ma occorre stabilire che queste sono la faccia urbana della ribellione armata, non semplici simpatizzanti" ha detto un funzionario del ministero degli Interni. Il ministero ha in programma un giro di vite contro queste organizzazioni e hanno chiesto alle agenzie di intelligence di far emergere le prove del loro sostegno ai maoisti. L’avvio di un’azione di forza contro di esse è problematico, in quanto esse operano infiltrandosi in gruppi di lavoratori, forum sociali e ONG. Le agenzie di intelligence si sono imbattute nella strategia maoista di stabilire basi urbane in città come Delhi con l'arresto, proprio a Delhi, di Kobad Ghandy, nel 2009.
"Vorremmo trattarli come maoisti, ma questo è possibile solo se riusciamo a produrre prove concrete che forniscono supporto logistico ai ribelli armati, realizzano per loro il reclutamento nelle aree urbane e raccolgono sostegno finanziario", ha aggiunto il funzionario. Oltre che negli stati notoriamente affetti dall’estremismo di sinistra, come Chhattisgarh, Jharkhand, Bihar, Bengala Occidentale e Andhra Pradesh, queste organizzazioni fronte sono attive anche a Delhi, Haryana,
Gujarat, Karnataka, Tamil Nadu, Punjab, Maharashtra, Uttarakhand e Kerala.
Fonti dicono che diverse organizzazioni a Delhi e nel suo distretto sono state identificate come organizzazioni di fronte maoiste. Secondo il ministero degli Interni, gli ideologi maoisti nelle città grandi e piccole lanciano una propaganda concertata e sistematica contro lo Stato.
"In realtà, sono questi ideologi che hanno mantenuto vivo il movimento maoista e per certi versi sono molto più pericolosi dei quadri dell’Esercito Popolare Guerrigliero di Liberazione ", dice un rapporto del ministero degli Interni sulle attività maoiste nelle aree urbane. Il ministero degli Interni casa ritiene che i maoisti vogliano conquistare terreno nelle campagne e circondare gradualmente i centri urbani.
Le agenzie di intelligence si sono imbattute nella strategia maoista di stabilire basi urbane in città come Delhi nel 2009, con l'arresto a Delhi di Kobad Ghandy. Ghandy è ritenuto il responsabile del reclutamento nei centri urbani. Più di recente, Hem Mishra, uno studente della Jawaharlal Nehru University di Delhi, è stato arrestato dalla polizia del Maharashtra lo scorso anno con l'accusa di aiutare maoisti.
All'inizio di quest'anno, professore Università di Delhi GN Saibaba, appartenente al Fronte Democratico Rivoluzionario (RDF), è stato arrestato dalla polizia del Maharshtra con l'accusa di sostenere i ribelli. Fonti dell’intelligence indicano che questi gruppi lavorano allo scopo di infiltrare quadri nelle organizzazioni dei lavoratori per lavorare al loro interno e spingerle a realizzare proteste violenti. Le stesse fonti di intelligence dicono che questi quadri operano a diversi livelli. Il modus operandi di alcuni di questi gruppi è volto a innescare la violenza. Iniziano distribuendo materiali ideologici maoisti, tenendo riunioni e infine cercano di penetrare nelle manifestazioni di protesta e innescare la violenza.

info a cura
del Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare - sezione italiana
csgpindia@gmail.com

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