sabato 17 gennaio 2015

pc 17 gennaio - La scontata abiura del sindaco di L'Aquila di fronte a re Giorgio e le opinioni di un'aquilana terremotata e licenziata

Per una cosa giusta che ha fatto nel post terremoto il sindaco Cialente (riconsegnare nel 2013 la fascia tricolore per denunciare la scarsità di fondi per la ricostruzione di L'Aquila), ora egli abiura e sbava davanti a re Giorgio Napolitano in nome del "suo paese" mentre re Giorgio se ne va tranquillamente a godersi la sua alta pensione di fronte "al suo paese", di fronte a chi:
  • Non ha avuto giustizia per la perdita dei propri cari e ora deve anche subire la beffa di pagare la TASI per la casa inagibile
  • Non ha avuto un alloggio agibile provvisorio grazie alla protezione incivile di questo stato, a Berlusconi, a re Giorgio e ai governi Letta, Monti e Renzi (quindi, chi ha avuto la "fortuna" di alloggiare nel progetto case o nei map, ora inagibili, deve pagare la TASI per questi e per la casa vera, ancora, anche essa, inagibile!)
  • Non ha avuto né alloggio provvisorio (anche inagibile), né contributi dello Stato per rendere agibile la casa vera
  • Oltre a perdere la casa, i propri cari, ha perso anche il lavoro, il proprio unico mezzo di sussistenza
Questo è il paese di re Giorgio e del sindaco Cialente! Quindi il sindaco Cialente non ha alcun diritto di scusarsi con re Giorgio a nome del "suo paese" (di cosa poi dovrebbe scusarsi? Di ammainare il tricolore? Ma per piacere!...) e re Giorgio dovrebbe piuttosto scusarsi con il "suo paese" per aver bloccato, durante la sua visita ai funerali di stato, ogni emergenza sanitaria nella provincia di L'Aquila durante lo sciame sismico (durante il G8 e i funerali di Stato, chi doveva recarsi al lavoro o al pronto soccorso doveva vedersela con i vertici dello Stato e se riusciva a dimostrare telefonicamente lo stato di necessità, in quei giorni in cui le comunicazioni telefoniche erano praticamente impossibili, veniva prelevato con l'elicottero perché ai comuni mortali era praticamente impedito l'accesso alla città e all'ospedale, a causa della capillare e massiccia militarizzazione del territorio, perché ci doveva essere il G8, perché doveva venire re Giorgio).
Il "paese" di re Giorgio e di Cialente è quello di milioni di disoccupati, di proletari senza tetto ma legge, quella che non protegge, quella di Renzi e di Lupi, quella della borghesia al potere, quella delle masse oppresse, quella che reprime le masse in lotta contro l'oppressione...
Perciò, sindaco Cialente, sbava per te e i comitati d'affari che ancora ti tengono in carica e non in nome del "paese": NON IN NOSTRO NOME!
Giorgo Napolitano è stato il peggiore dei presidenti della repubblica borghese che abbiamo avuto e al peggio non c'è mai fine, se questo fine non lo pone il proletariato, le masse in lotta contro il sistema capitalistico!

Luigia De Biasi

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