sabato 17 gennaio 2015

pc 17 gennaio - CONTRO IL CONVEGNO DEGLI INTEGRALISTI SULLA FAMIGLIA DELLA REGIONE LOMBARDIA - IL MFPR ALLA MANIFESTAZIONE PROMOSSA DA GAY E LESBICHE A MILANO

L’ Expo e la famiglia

Grande risalto ha avuto la notizia in merito al convegno che si terrà a Milano “Difendere la famiglia per difendere la comunità”. I riflettori sono puntati, da un lato, su un mal celato attacco ai gay e ai matrimoni gay- visto l’elenco dei promotori e partecipanti al convegno stesso-, dall’altro, sull’uso strumentale del logo di Expo. Noi crediamo che il punto centrale sia proprio la questione della “Festa della famiglia Naturale e del ruolo in essa delle donne, che, naturalmente, esclude le coppie gay: non è un caso che, in una sua nota l’assessore alle Culture, Cristina Cappellini, afferma: “Il convegno promosso legittimamente e convintamente da Regione Lombardia ha come unico scopo quello di riflettere sul valore e
sul futuro della famiglia naturale, che per noi rappresenta il modello cardine di famiglia”. “Il tema - continua l’assessore - e’ di grande importanza e di forte attualita’ perche’ la famiglia rappresenta da sempre il nucleo principale e la base fondante delle nostre comunita’. Abbiamo il diritto e il dovere, come cittadini e rappresentanti delle istituzioni, di promuovere il modello di famiglia e di societa’ in cui crediamo, senza intenti discriminatori”.
Nel dibattito a distanza tra rappresentanti del Pd,  Lega e Expo- che assume caratteri a tratti surreali- ma, anche, il contenuto degli articoli dei giornali, svia il nucleo reale del discorso: si tratta di un ulteriore tassello nella campagna ideologica, nell’offensiva contro le donne, in una fase di perdita di posti di lavoro, tagli ai servizi, al welfare..nonostante i dati pubblicati dall’Ufficio anagrafe del Comune di Milano confermano il trend in questa città di aumento di divorzi e separazioni: la famiglia scoppia, ma, siccome è il puntello ideologico, pratico di questa società, bisogna a tutti i costi preservarla. Anche contro l’evidenza dei fatti, contro la realtà concreta.
Quanto, poi, alla levata di scudi “democratica” dei rappresentanti del PD, ricordiamo, solo per citare, il ritorno del “bonus bebè” di Renzi e del suo governo e la proposta, anche questa con la Lega a far da apripista in Lombardia, ma ripresa a livello nazionale dalla senatrice Maria Spillabotte per la legalizzazione della prostituzione, cioè la riapertura delle case chiuse. Perché, in questa società vale la doppia morale: le donne o angelo del focolare a fare da serve o puttane. 
Ancora, vogliamo ricordare che tutti questi paladini che oggi si strappano le vesti in difesa della famiglia, dei gay, delle donne.sono gli stessi che hanno lanciato la campagna dei 200 sfratti a settimana, cioè sono gli stessi che non danno soluzioni ai problemi reali e non gliene importa niente se i nuclei familiari vengono divisi, se vivono in macchina o mangiano alle mense dei poveri, se devono convivere per necessità sotto lo stesso tetto e se, in particolare per le donne, la vita è sempre più difficile…
Quanto ad Expo, che, nel dibattito in corso sembrerebbe assurgere a un ruolo positivo, ricordiamo solo che tra le “attrazioni” è stato organizzato Women for Expo, a quanto è dato capire, donne che aiuteranno l’immagine di Expo..proponendo ricette.., la donna sempre intenta alla cura, a soddisfare bisogni. Come conviene alle donne in questa società. Un piccolo contributo alle campagne ideologiche contro le donne.

MIlano sembra diventato il crocevia di integralismo cattolico - vedi i No194 -, di fascisti e razzisti: il concentrato dell’ideologia contro le donne, il Dio-Patria- Famiglia di triste memoria. Nel 70° della Liberazione dal nazifascismo, per cui Milano è stata insignita con la Medaglia d’oro. 

Noi crediamo che la lotta vada condotta a tutto campo: contro le politiche familiste, ma, più in generale  contro le politiche antipopolari che per le donne rappresentano sempre un doppio attacco, di governo, Regione, Comune; contro le iniziative, campagne ideologiche di integralisti cattolici, fascio-leghisti, ma anche pratiche, delle istituzioni, contro le donne.
Pertanto, in continuità con le mobilitazioni da noi promosse in città contro gli integralisti cattolici del NO194, la Regione e i suoi provvedimenti legislativi-in occasione dell’ 8 marzo, Comune, in concomitanza con lo sciopero delle donne del 25 novembre 2015, ma anche in sostegno con la lotta per il diritto alla casa, per citare, come compagne del movimento femminista proletario rivoluzionario parteciperemo con questi contenuti alla mobilitazione già indetta da associazioni gay e lesbiche per il 17 gennaio dalle 14 in piazza Luigi Einaudi

Movimento femminista proletario rivoluzionario – Milano
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