martedì 9 dicembre 2014

pc 9 dicembre - Fiat Termini Imerese: la "sorte appesa a un filo". 11 dicembre prossimo incontro e da Grifa ancora nessuna certezza

Giovedì 11 i sindacati sono stati convocati al ministero dello Sviluppo e il tempo stringe: i 760 lavoratori attualmente ancora a libro paga Fiat, tutti in cassa in deroga, (indotto escluso, altri 200 operai circa) verranno messi in mobilità se il ramo d'azienda non dovesse essere trasferito a Grifa entro il 31 dicembre.

Ma la Grifa non ha ancora dato nessuna certezza sui fondi che si è impegnata ad investire per subentrare nella produzione dello stabilimento di Termini Imerese.
"Grifa dovrebbe dimostrare la disponibilità di fondi per 25 milioni di euro, - ci ricorda il Sole 24 Ore di oggi - mentre altri 75 dovrebbero in teoria arrivare da una banca brasiliana. I fondi sono il presupposto necessario per assicurare la validità del progetto e per ottenere i finanziamenti pubblici al piano di rilancio, che prevede la produzione di piccole auto a propulsione ibrida. Dopo sei mesi di trattative, però, né i fondi promessi da Grifa né quelli brasiliani si sono materializzati."
Mentre l'affermazione del governo, che ha più volte garantito sulla solidità della cordata Grifa, che starebbe ora «lavorando al rafforzamento della compagine societaria», ovvero cercando nuovi soci finanziatori per l'impresa aggiunge confusione e insicurezza alla vicenda.

"Nessun accordo sulla cessione di ramo d’azienda finché non ci saranno garanzie su Grifa, non vogliamo ritrovarci il 31 dicembre licenziati dalla Fiat e in mano a un’azienda che non ha le gambe per camminare”, dichiarano i sindacati confederali. I giorni volano e i sindacalisti sono ancora lì che fanno incontri che non portano soluzioni e soprattutto sembra non abbiano nessuna intenzione di mobilitare davvero le forze necessarie per provare a dare una vera svolta a questa lunghissima vertenza, cosa che potrebbero fare direttamente gli operai se questa vertenza la prendessero nelle proprie mani.

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