sabato 6 dicembre 2014

pc 6 dicembre - LA CORRUZIONE DEI FUNZIONARI STATALI... DA "STATO E RIVOLUZIONE" DI LENIN

UN PICCOLO PASSO ILLUMINANTE:

"...Nella repubblica democratica - continua Engels - "la ricchezza esercita il suo potere indirettamente, ma in maniera tanto più sicura", in primo luogo con la "corruzione diretta dei funzionari" (America), in secondo luogo con "l'alleanza tra governo e Borsa" (Francia e America). [5]

Nel momento attuale, l'imperialismo e il dominio delle banche "hanno sviluppato" sino a farne un'arte raffinata, in qualsiasi repubblica democratica, questi due metodi di difesa e di realizzazione dell'onnipotenza della ricchezza. Se, per esempio, fin dai primi mesi della repubblica democratica in Russia... il signor Palcinski [6] ha sabotato tutti i provvedimenti tendenti a frenare i capitalisti e la loro speculazione, il saccheggio da parte loro dell'erario mediante le forniture militari; se in seguito il signor Palcinski, uscito dal ministero (e naturalmente sostituito da una altro Palcinski del suo stesso stampo), è stato "gratificato" dai capitalisti di una piccola sinecura con uno stipendio di centoventimila rubli all'anno, - che cosa è questo? corruzione diretta o indiretta? alleanza del governo con le organizzazioni dei capitalisti o "semplicemente" relazioni di buona amicizia? Quale funzione hanno i Cernov e gli Tsereteli, gli Avksentiev e gli Skobelev? Sono alleati "diretti", o soltanto indiretti, dei milionari concussionari?

L'onnipotenza della "ricchezza" è, in una repubblica democratica, tanto più sicura in quanto non dipende da un cattivo involucro politico del capitalismo. La repubblica democratica è il migliore involucro politico possibile per il capitalismo; per questo il capitale, dopo essersi impadronito (grazie ai Palcinski, ai Cernov, agli Tsereteli e consorti) di questo involucro - che è il migliore - fonda il suo potere in modo talmente saldo, talmente sicuro, che nessun cambiamento, né di persone, né di istituzioni, né di partiti nell'ambito della repubblica democratica borghese può scuoterlo...

I democratici piccolo-borghesi... aspettano dal suffragio universale proprio qualche cosa "di più". Essi condividono e inculcano nel popolo la falsa concezione che il suffragio universale possa "nello Stato odierno" esprimere realmente la volontà della maggioranza dei lavoratori e assicurarne la realizzazione. Noi possiamo qui soltanto rilevare che questa concezione è falsa..."

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