martedì 23 dicembre 2014

pc 23 dicembre - Terrorismo di stato è fare la TAV, terrorismo di stato è la caccia alle streghe contro il movimento!

Lupi nel cantiere della Tav: "Molotov contro i treni, questo non è terrorismo?"

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La strategia dell'ala violenta del movimento No Tav sta cambiando: "Non potendo bloccare un cantiere che ormai è partito, ci sono delinquenti che compiono attentati lungo le linee ad alta velocità italiane. E c'è ancora chi non ritiene che questo sia terrorismo". Maurizio Lupi, ministro delle infrastrutture, visita il cantiere Tav di Chiomonte, in Valle di Susa, ed esprime "solidarietà ai lavoratori e alle forze dell'ordine che hanno lavorato da anni nel cantiere. A chi contesta in modo violento quest'opera ricordo che, proprio a causa di quelle violenze, i costi del cantiere sono aumentati di 20 milioni". Oltre le reti del cantiere una delegazione del movimento grida slogan contro la delegazione.

Lupi arriva a Chiomonte poco dopo la sentenza che ha scagionato dall'accusa di terrorismo i 4 anarchici arrestati a dicembre 2013 per un assalto notturno a colpi di molotov, e all'indomani dell'attentato incendiario contro la linea dell'Alta velocità a Firenze. Il ministro attacca la sentenza? "Personalmente mi auguro che la Procura ricorra contro quella sentenza. Non riesco a capire come si possano definire diversamente gli assalti con le bombe incendiarie se non terrorismo. E questo dovrebbero capirlo anche gli intellettuali che mostrano di sottovalutare questi fatti".  Un giudizio duro sui No Tav? "Non sui No Tav ma sui criminali che usano una protesta legittima per attaccare lo Stato. La sentenza di primo grado - ha aggiunto il ministro - ha comunque condannato questi criminali e violenti a tre anni e mezzo di reclusione. Se si trattasse semplicemente di ragazzi che giocano a calcio e che contestano forse non sarebbero stati condannati a questa pena".

Dopo la visita al tunnel geognostico, Lupi si è fermato a pranzo con gli operai. Ha annunciato che incontrerà i sindaci No Tav "il 29 o il 30 dicembre" e che, in relazione alla recente polemica sulle leggi antimafia, "la Francia recepirà la normativa italiana e queste norme saranno incluse nel trattato aggiuntivo" sulla Torino-Lione "che Italia e Francia firmeranno: faranno parte degli accordi bilaterali, come da sollecitazioni dello stesso Parlamento italiano. Le preoccupazioni sono legittime e va tenuta sempre alta l'attenzione ma abbiamo lavorato per prevenire, il problema l'abbiamo affrontato in tempo e la Francia ha dato un grande disponibilità. Il presidente dell'Osservatorio Virano ne ha parlato con il commissario Cantone".

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