sabato 20 dicembre 2014

pc 20 dicembre - Stralci dell'intervento di SRP all'assemblea nazionale contro la repressione di Teramo di oggi

                                         i compagni brasiliani imprigionati ci salutano dal carcere

"Da nord a sud assistiamo e siamo protagonisti di lotte di varia natura (no tav, contro la militarizzazione e le guerre imperialiste a vicenza, niscemi e sardegna, antifasciste, antirazziste, contro l’attacco ai diritti dei lavoratori, dei disoccupati per il diritto al lavoro, studentesche, senza casa e posti occupati ecc ecc.) che hanno di fronte lo stesso nemico: il sistema capitalista e lo stato imperialista con i suoi apparati repressivi, primo ostacolo che si para davanti ad ogni lotta portata avanti coerentemente.

Infatti qualsiasi vincolo alla protesta imposto dalle questure e dal ministero degli interni, a cui vorrebbero farci abituare, ha l’obiettivo di rendere inefficaci le lotte che al contrario, in particolare nelle ultime settimane, tendono a scavalcare coerentemente il recinto imposto dal nemico e a confrontarsi con le sue forze repressive.

Ciò diventa palese in occasioni di grandi giornate nazionali di lotta solo per citare quelle degli ultimi anni dal 14 Dicembre degli studenti al 15 Ottobre al 19 Ottobre al 12 Aprile, in queste occasioni spesso le forze del movimento riescono ad attaccare il nemico sul campo, ma siamo carenti nel difenderci dall’offensiva repressiva che avviene subito dopo... Da un lato lo stato imperialista con il suo apparato poliziesco e giudiziario organizzato, dall’altro il movimento di opposizione che necessita di una soglia minima di organizzazione comune, di un fronte che sia in grado di respingere colpo su colpo gli attacchi del nemico.

Da Genova 2001 siamo in una fase in cui vi è una tendenza in questo paese di “moderno fascismo che avanza tramite lo stato di polizia”. Il moderno fascismo non è un “nuovo fascismo” bensì il fascismo di fine xx secolo inizio xxi, partorito dalla borghesia imperialista, è un fenomeno a 360 gradi sistematicamente presente nel campo economico, politico, culturale. Il moderno fascismo fa si che partiti riformisti e propri esponenti cambino di natura e diventino fascisti, basti pensare all’attuale PD e alle dichiarazioni del governo sul diritto di sciopero tanto per citarne una...

Questa avanzata reazionaria qualitativa prevede l’utilizzo sistematico dello stato di polizia. Questo clima fa si che gli sbirri assassini rimangano impuniti e che aumentino gli assassinii da parte dei poliziotti contro giovani e proletari in particolare.


È necessario rispondere a tutto ciò colpo su colpo in maniera organizzata. Ciò non significa mettere in piedi una “semplice” campagna contro la repressione

Dobbiamo e possiamo osare qualcosa di più... questo cauto ottimismo ha una base materiale e concreta proveniente dalle lotte degli ultimi mesi: ultimamente le masse in lotte più o meno organizzate hanno assunto un carattere maggiormente offensivo: vedi le lotte per la casa, quelle degli operai della logistica, degli studenti e degli antifascisti...

Questo governo e questo stato sono sempre più delegittimati agli occhi delle masse, noi dobbiamo denunciare a gran voce un tribunale che assolve un assassino in divisa e che contemporaneamente mette in galera chi lotta per dei diritti spesso sbandierati dalla loro stessa costituzione

Noi dobbiamo rivendicare il fatto che i palazzi del potere e istituzionali compresi i tribunali della loro (in)giustizia, gli esponenti del governo e di questo sistema sono obiettivi legittimi da parte delle masse costrette a subire le angherie e lo sfruttamento della classe dominante. 

Dire e praticare questo significa lottare e rispondere alla repressione con la consapevolezza che il nemico che abbiamo davanti sotto la millantata democrazia nasconde il volto della dittatura Anche grazie a questa condotta offensiva anche nei tribunali abbiamo accolto la notizia che i giovani compagni no tav non sono stati condannati per terrorismo ma in ogni caso stanno scontando 3 anni e mezzo solo per il fatto di lottare per una causa giusta, stesso discorso per Davide, Mauro e tutti gli altri prigionieri politici. 
Dobbiamo costruire un fronte unito con il compito di solidarizzare concretamente con tutti i prigionieri politici in carcere, lottare contro tutte le montature giudiziarie e poliziesche contro compagni e organizzazioni proletarie e di movimento. Questo lavoro unitario per forza di cose deve allo stesso tempo smascherare i “falsi amici” che ostacolano le lotte e che provano a dividere il movimento in buoni e cattivi, violenti e non violenti e così via.

Noi invece dobbiamo affermare che contro lo sfruttamento, il fascismo e il razzismo va usato ogni mezzo necessario e che se la repressione tocca uno toccano tutti indipendentemente dalle appartenenze politiche, nella lotta contro la repressione

L’altro compito indispensabile e parallelo al primo è lottare coerentemente nel solco degli episodi che ho citato poc’anzi e che sostanzialmente sono mossi dal principio che la “migliore difesa e l’attacco”, il movimento no tav nel nostro paese ce lo mostra in maniera organica, e che la “repressione alimenta la ribellione” e non ci intimidisce, anzi se così possiamo dire ci dà uno stimolo in più alla lotta contro il sistema che la partorisce che questa lotta contro di essa, avanzata, ci fa avanzare qualitativamente contro il sistema che la produce, in un certo senso ci aiuta a combattere meglio contro l’obiettivo, ci pone potenzialmente su un terreno di unità contro il nemico comune e questa assemblea potrebbe rappresentare un piccolo passo in avanti in questo."

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