venerdì 28 novembre 2014

pc 28 novembre - Milano, tra sgomberi e resistenza, giornata di mobilitazione in una decina di quartieri verso la manifestazione cittadina del 4 dicembre

report dei compagni del circolo di proletari comunisti dalla fiaccolata/corteo nel quartiere di S. Siro

Il giorno dopo il fallito sgombero di via Tracia ieri sera una fiaccolata corteo di 300 occupanti e non, studenti e solidali, ha attraversato il quartiere per ribadire che i vertici di Aler-Regione-Comune-Governo pensano di gettare per strada chi occupa per necessità si illude, ma anche per respingere al mittente il tentativo di innescare una guerra tra poveri, ovvero tra chi occupa per necessità e chi è un assegnatario

Prima che iniziasse era visibile una nutrita presenza dei media, locali e nazionali, addirittura La7 aveva mandato una folta pattuglia di fotografi e cameramen guidati da Gad Lerner, che si aggiravano tra i partecipanti con fare famelico alla ricerca non si sa bene di chi e cosa, riteniamo forse di uno scoop che mostrasse un quartiere diviso a metà o intervistare i ragazzi che il giorno prima avevano subito il tentativo di sgombero ed erano stati ammanettati e che dopo la ritirata dei celerini avevano visto l'inciviltà di questi giannizzeri che avevano distrutto bagni-lavandini e le cosa personali. Questa spasmodica ricerca dello scoop è andata delusa, perchè le uniche testimonianze che sono riusciti a registrare sono state quelle degli abitanti delle case popolari che non si scagliavano contro gli occupanti ma contro Aler e soci, che i commercianti non abbassavano le saracinesche e non si scagliavano contro gli immigrati
Così come quando il giornalista di La7 si è avvicinato a noi chiedendoci se fossimo occupanti è rimasto quasi stupito che rispondessimo che eravamo lì in solidarietà con chi occupa, rimarcando il fatto che i delinquenti non sono chi occupa ma chi sta seduto sulle poltrone di Aler anzichè della regione, del Comune come del governo, che fanno affari con gli speculatori, non ristrutturano le case popolari, non le assegnano  e le lasciano piene d'amianto, ricordando anche che oggi chi occupa sono operai e lavoratori che perdono il lavoro e che quindi non possiamo che essere da questa parte della barricata contro il nemico comune. Non siamo sicuri che manderanno in onda l'intervista ma la cosa di cui siamo sicuri sono i commenti positivi alla locandina della Rete che abbiamo attaccato, alcune le hanno attaccate i ragazzi, e la spiegazione di quanto c'era scritto, condividendone di fatto il messaggio. Ma anche fare insieme gli slogan con un gruppo di studentesse arabe, ci ha fatto sentire a casa
Ma quello che è importante sottolineare è l'ottimo lavoro dei compagni del Cantiere, che hanno mostrato il buon lavoro che in questi hanno fatto sulla questione abitativa. Certo non tutto è oro ciò che luccica ma mostrare un radicamento sul territorio (sporcandosi le mani tra le mille contraddizioni che attraversano le masse; portando la lotta contro il razzismo e contrastandolo nella pratica; l'intervento nelle scuole che ha prodotto iniziative in vari licei) che si è tradotta in una manifestazione molto comunicativa che ha trovato ascolto nel quartiere e che ha convinto molti a scendere e sfilare insieme; una fiaccolata che gettato un ponte con Ferguson e denunciando la matrice comune della brutalità poliziesca (è stato ricordato l'omicidio di Ferulli); ma sopratutto un corteo che ribadito dei messaggi chiari e netti: "Nessuno più per strada, ogni sgombero sarà una barricata" - "Nessuna guerra tra poveri, noi la guerra ve la facciamo e ve la portiamo a casa"

A conclusione della manifestazione si sono ribaditi i prossimi appuntamenti: le colazioni antisgomberi quotidiane; la riunione per domenica in preparazione della manifestazione cittadina del 4 dicembre e infine il 4 per portare la battagli a casa Pisapia, a casa Aler, a casa Maroni
Di seguito alcune foto delle altre iniziative nei quartieri di Niguarda-Giambellino-Baggio-Ticinese-Ponte Lambro- Lambrate


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