mercoledì 26 novembre 2014

pc 26 novembre - Messico, un documentario per approfondire - un testo di bloque rojo mexico - il testo da proletari comunisti nuovo numero


¡Viva la lucha del pueblo mexicano! ¡Viva la lucha de Ayotzinapa!

El 26 y 27 de septiembre han marcado la historia de nuestro país, cuando el Estado fascistoide de México descubrió completamente su naturaleza represiva al asesinar a tres normalistas y desparecer a 43 más. Se ha señalado la complicidad del gobierno en sus tres niveles, pero lo peor es que este hecho no es un evento aislado, sino que se encuentra enmarcado en una casi infinita lista de crímenes de lesa humanidad cometidos en contra de nuestro pueblo.
Es por esto que el pueblo ya no aguanta más, que sale a las calles en cada rincón de nuestro país a luchar en contra de la barbarie, del infierno al que nos han sometido. De igual forma en el extranjero, los pueblos no pueden callar ante semejante acto.
La pólvora se prende, encendiendo nuestros corazones en llamas, para que todos juntos ardan y por fin consuman hasta los cimientos a la vieja sociedad de opresión.
A pesar de ello, hay quienes disfrazados de luchadores sociales, solo buscan desgastar esta lucha, limitarla y retrasarla, cuando se ven rebasados, recurren a lo único que saben hacer: romper las instancias de organización. No debemos permitir que agentes de la reacción trunquen la lucha que va para a adelante.
Desde esta trinchera, hacemos un llamado a los estudiantes, a los trabajadores, a los maestros, a los campesinos, a las trabajadoras domesticas y a todo el pueblo a que den una lucha sin cuartel, a que no aceptemos nunca más la obscuridad a la que el Estado nos ha sometido. Todas las formas de lucha son válidas, siempre y cuando correspondan a un plan determinado.

¡¡¡LA REBELIÓN SE JUSTICIA!!!
bloque rojo 


Le masse popolari di tutto il mondo sono state scosse dal nuovo orribile crimine realizzatosi in Messico: 43 studenti, e forse più, sono stato prima brutalmente attaccati, poi rapiti, trucidati e bruciati e gettati in una discarica nello Stato del Guerrero, “colpevoli” di rivendicare il loro diritto allo studio e finiti nelle grinfie di un potere politico e poliziesco che si nutre del narcotraffico e come gli antichi satrapi feudali ritengono di avere diritto di vita e di morte e possono finora impunemente pensare di cancellare in maniera così barbare giovani vite.
Il Messico è diventato veramente il teatro dei film dell’orrore, da quelli che avevano impressionato già il mondo della catena infinita delle donne uccise di Juarez, ai continui crimini dei narcotrafficanti che hanno reso alcune zone del Messico dei veri e propri inferni.
Ma il crimine verso questo studenti è un crimine assoluto, mostra dove può arrivare un potere economico e politico corrotto, asservito all’imperialismo, principalmente USA, fuso come non mai con la grande criminalità da non distinguersi più.
Le masse messicane, i giovani, le donne, hanno però questa volta reagito, riepito le piazze, assaltati i Palazzi governativi, portato con lacrime e rabbia il desiderio di verità e giustizia, smascherato e lacerato le ignobile bugie e ipocrisie dei governanti.
Sul sangue di questi ragazzi, forse il Messico si risveglierà, forse il regime dell’orrore ha cominciato a contare i suoi giorni. Certo non sarà il solo sdegno emovimento popolare di massa che può spazzarlo via, serve la guerra popolare, serve che tutto il popolo si unisca in un’autentica guerra di liberazione.
I comunisti marxisti leninisti maoisti italiani sentono questi ragazzi come propri, sono figli della stessa rabbia che ci deve animare per spazzare via in ogni paese l’imperialismo assassino e i mostri al suo servizio.  

da proletari comunisti  - giornale del PC maoista Italia - nov-dic 2014 -richiedi a pcro.red@gmail.com

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