martedì 18 novembre 2014

pc 18 novembre - Milano solidarietà ai centri sociali e agli occupanti di Corvetto

Milano. Quartiere Corvetto sotto attacco, ancora sgomberi e cariche

altSe il sindaco Pisapia - in combutta con Regione Lombardia, Prefettura, Aler- ha dichiarato la sua battaglia contro le occupazioni a scopo abitativo, con l'aiuto della macchina mediatica delle ultime settimane, ieri non sono evidentemente bastate le teste rotte e i lacrimogeni sparati ad altezza uomo, per effettuare l'ennesimo sfratto nella città di Milano.
Questa mattina il sindaco di Milano ha voluto sorprendere la cittadinanza regalandosi momenti di "gloria" e soddisfazione, con lo sgombero di due spazi sociali -Corvaccio e Rosa Nera- e sfratti di alcuni appartamenti delle case popolari di via Comacchio, in zona Corvetto. Il modus operandi degli sgomberi di questa mattina ricalca quello di ieri: utilizzo massiccio di lacrimogeni e manganelli, con diversi feriti e alcuni fermati. Un comportamento indegno e un uso della forza spropositato che ha portato a cariche e lanci di lacrimogeni (oltre che dentro le abitazioni), anche in via Ravenna e in via Pomposa nel quartiere Corvetto. Emblematico della follia poliziesca, è il lancio di lacrimogeni all'interno del mercato rionale in mezzo alla gente che faceva la spesa, e un insieme di cariche ripetute che hanno in un primo momento portato ad alcuni fermi.
Sin dalle prime ore del mattino, centinaia di solidali si sono recati nel quartiere del Corvetto, mentre alcuni occupanti hanno deciso di resistere allo sgombero salendo sul tetto. Durante la mattinata,  gli studenti di una scuola adiacente alle occupazioni, sono usciti dalle classi per una mobilitazione spontanea di solidarietà con gli sgomberi. Moltissimi gli studenti e le studentesse che sono quindi usciti all'istituto scolastico ma che sono stati fermati fisicamente dalla celere. Con l'arrivo di molte persone solidali -tra cui anche famiglie- si è poi dato vita ad un corteo che ha attraversato le strade del Corvetto, durante il quale non sono state esenti provocazioni da parte della polizia e manganellate sui manifestanti.
Nel frattempo, sul tetto del Corvaccio, tre compagni continuano a resistere, mentre per la Rosa Nera, l'operazione di sgombero è terminata questa mattina. I solidali continuano comunque a raggiungere il quartiere, dove attualmente vi è un presidio permanente in via Cinquecento. Durante le diverse cariche e gli sgomberi di questa mattina, 9 persone sono state fermate. Di queste, sei sono stati fermati all'interno della palazzina occupata, mentre altri tre durante le pesanti cariche della polizia. Per le h 17 è stato indetto un concentramento cittadino, sempre in via dei 500 (Metro Corvetto): per rilanciare l’autodifesa dei quartieri popolari. Per la solidarietà! Contro la prepotenza delle guardie e dei padroni! Per fermare immediatamente sfratti e sgomberi! Per la liberazione immediata di tutt*!

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