lunedì 17 novembre 2014

pc 17 novembre - Turchia: RedHack cancella 1,5 miliardi in bollette elettriche!




[Ripubblicato from http://www.techworm.net/2014/11/redhack-hacks-turkeys-electric-distribution-company-website-delete-bills-worth-1-5-trillion-turkish-lira.html ]


Il collettivo di hacker comunisti turchi RedHack nella giornata di ieri, venerdì 14 novembre, ha annunciato sul suo profilo Twitter di avere hackerato il sito della Turkey Electricity Transmission Company (tuttora in down) e di aver cancellato le fatture in sospeso di migliaia di cittadini per un importo di 1,5 miliardi di lire turche, pari all'incirca a 665mila dollari. RedHack ha inoltre fatto trapelare i nomi utente e le password appartenenti ai gestori dell'amministrazione della società elettrica.
Il debito cancellato è relativo a parte delle bollette del distretto di Soma, noto alle cronache soprattutto per il tragico massacro di 301 minatori nello scorso maggio, episodio che scatenò settimane di proteste contro il governo Erdogan. Il distretto, attualmente, è inoltre alle prese con la distruzione di terreni agricoli e uliveti nella cittadina di Yirca per la costruzione di una centrale elettrica a carbone, lo stesso carbone che veniva estratto nella miniera in cui sono morti i lavoratori.
Recentemente all'incirca 5mila ulivi sono stati abbattuti, nonostante la strenua resistenza della popolazione locale che da alcuni mesi manifestava contro l'ennesima devastazione ambientale. Proprio ai resistenti e alle resistenti di Yirca è stata rivolta l'operazione di RedHack, che ha infatti dichiarato "Dedichiamo questa azione agli abitanti del villaggio di Yırca, a coloro che resistono in Validebağ, e a chi sa che esistono cose più importanti del denaro e dello stato in questa vita".
Redhack (Kızıl Hackerlar, Kızıl Hackerlar Birligi), sono hacker marxisti-leninisti. La RedHack ha finora violato diversi siti web turchi di alto profilo come Consiglio di istruzione superiore, le forze di polizia turche, l'esercito turco, Türk Telekom, e l'Organizzazione National Intelligence e molti altri siti web .

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