giovedì 13 novembre 2014

pc 13 Novembre - Dal sito PALESTINAROSSA

COMUNICATO DEL FRONTE POPOLARE PER LA LIBERAZIONE DELLA PALESTINA CONTRO IL COLLABORAZIONISMO DI FATAH. MA ANCHE IL FRONTE NON HA FUTURO SE NON SI INTRAPRENDE LA VIA DELLA GUERRA POPOLARE

FPLP: la leadership ufficiale palestinese sta violando i suoi obblighi in difesa di Gerusalemme e della sua gente

“L'Autorità palestinese e la sua leadership mancano nell'osservanza delle loro responsabilità e dei loro doveri di confrontarsi con gli attacchi dell'occupazione di Al-Aqsa e della città occupata di Gerusalemme”, ha dichiarato ad Al-Quds TV lo scorso 7 novembre il compagno Abdel-Alim Da'na, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

"In un momento in cui gli abitanti di Gerusalemme sono continuamente attaccati dall'occupazione con la scusa della difesa di Gerusalemme, il capo negoziatore palestinese è ad un incontro con il Segretario di Stato John Kerry per discutere la ripresa dei negoziati con l'occupazione sionista", ha proseguito poi Da'na, definendo ormai inaccettabile la linea del presidente dell'ANP Mahmoud Abbas che continua a prestarsi ai negoziati che hanno portato al disastro per il popolo palestinese.
Da'na ha affermato che “è una vergogna per l'Autorità Palestinese voler tornare alla via dei negoziati, mentre le violazioni contro al-Aqsa e i luoghi sacri di Gerusalemme continua a degenerare”. Il compagno ha anche fatto notare che la Cisgiordania sta vivendo un periodo di rivolta contro l'occupazione, sostenendo che “i palestinesi in tutto il mondo respingono le pratiche di assassinio, la repressione ed il silenzio dell'occupazione”.
Il compagno Zaher Shishtary, in accordo con Da'na afferma che "la continua dipendenza dal governo degli Stati Uniti da parte della leadership dell'Autorità Palestinese porterà solo ad un ulteriore degrado della causa nazionale. Vi è un crescente movimento popolare di massa in Palestina, in esilio e in diaspora, tutti i tentativi di stroncare questa sollevazione popolare devono essere affrontati. E' chiaro che la leadership palestinese non voglia che emerga una lotta di massa, il suo interesse è quello di mantenere lo status quo. Continua a scommettere sui negoziati nonostante abbiano ormai rilevato di essere un fallimento".
Shishtary ha osservato che la questione della risoluzione alle Nazioni Unite si concluderà con un visto degli Stati Uniti, mentre “la leadership palestinese dovrebbe concentrarsi sull'adesione alle istituzioni internazionali, in particolare alla Corte penale internazionale, per mettere l'occupazione sotto processo per i crimini commessi contro il nostro popolo”.
Inoltre, ha denunciato l'immobilismo arabo istituzionale di Gerusalemme, notando che si è limitato a denunce e dichiarazioni verbali che sono arrivate troppo tardi e che non saranno di beneficio per nessuno.

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