mercoledì 12 novembre 2014

pc 12 novembre - "LA LEGGE DELLA INSTABILITA'" DEI TERRITORI E DELLA VITA DELLE POPOLAZIONI

La legge della stabilità (da Il Manifesto)
E' normale che basta una pioggia, sia pur forte, perchè intere zone nel nostro paese, dalla Liguria, alla Toscana si trasformino in zone da terzo mondo, i cui disastri possono essere paragonati solo a quelli di tornadi, alluvioni, maremoti, ecc.? E' chiaro che non è normale e che tutto quanto sta accadendo si chiama "sistema capitalista", si chiama privatizzazione di intere zone che invece dovevano restare pubbliche, si chiama opere strutturali per la difesa del territorio volutamente non fatte perchè i soldi in questo Stato devono servire solo per le grandi opere contro i territori e le popolazioni, che però danno grandi profitti alle imprese o per le spese militari per mantenere il posto all'Italia imperialista nel mondo; si chiama disprezzo per la sicurezza della gente, menefreghismo ignobile che ci consegna al massimo i comizi del "bamboccione Renzi", che continua a parlare e fare il sorriso fesso davanti ai morti, ai tremendi disastri di tante vite.
Si chiama, ora, attesa di tante altre zone inondate, distrutte grazie ad una "legge di stabilità" che vuole rendere "stabile" la devastazione dei territori, le grandi opere inutili e dannose, le trivellazioni, e aumenta scientemente la "instabilità" di milioni di persone.

Contro questa "pianificazione" del disastro, non c'è "protezione civile o esercito" che tenga, l'unica strada è quella iniziata dalle ribellioni di massa delle popolazioni di Genova, di Massa Carrara.
E' bene che questa ribellione si estenda, cresca, si organizzi.

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