mercoledì 15 ottobre 2014

pc 15 ottobre - I padroni vogliono essere sempre più “attori fondamentali” sulla scena della scuola/istruzione

La Confindustria ha presentato in questi giorni addirittura 100 proposte per “migliorare” la scuola italiana perchè quello scolastico è «un sistema assai costoso non perché di grande qualità ma perché inefficiente e dispersivo», ha dichiarato Squinzi.
La "buona scuola" del governo Renzi secondo il presidente della Confindustria oggi può costituire «o il teatro più stimolante per mettere in scena o una sonora sconfitta del gattopardismo o celebrarne la definitiva invincibilità. Sia chiaro che noi non compriamo il biglietto per sederci cinicamente in platea a vedere chi vince. Noi siamo in scena perché riteniamo di essere un attore fondamentale di questa trama. Le imprese sono parte attiva e fondamentale di un moderno modello di istruzione». 
E le regole i padroni le dettano molto chiaramente, regole che la ministra Giannini non ha esitato ad apprezzare perché arricchiscono il progetto del governo con una piena sintonia sulle priorità, certamente, quelle del Capitale però! E “l'arricchimento” i padroni lo mettono senza alcun indugio nero su bianco con la riduzione di un anno del curriculum scolastico che significa letteralmente buttare in mezzo alla strada migliaia di docenti e personale Ata, richiedendo lezioni più pratiche per gli studenti riducendo la quantità di materie presenti e dando maggiore importanza alle competenze trasversali, basta con l’era del centralismo del Miur per garantire alle scuole una vera autonomia didattica, organizzativa, finanziaria, mentre più stretto deve essere il rapporto tra imprese e scuole (i giovani studenti vanno indirizzati rapidamente verso lo sfruttamento della produzione capitalistica), via libera alla chiamata diretta dei presidi, da assimilare ad una sorta di nuovi padroni, che devono premiare il merito degli insegnanti cancellando le graduatorie per anzianità... per arrivare al cuore del cuore delle 100 proposte per cui i padroni scalpitano, la semplificazione dell’apprendistato, l’aumento del monte ore dedicato alla formazione «on the job» e la previsione di incentivi per l’imprenditore che investe in formazione.
I padroni, come si vede, non stanno a guardare e si attivano per portare avanti i loro interessi di classe pressando il governo a fare di più, a potenziare le misure reazionarie della “buona scuola” per rendere il teatro dello smantellamneto della scuola pubblica “più stimolante” per loro e rapido, ma è ora che la scena sia sempre più animata da altri attori fondamentali che apportino un cambiamento nella trama, le contestazioni contro il governo Renzi che si sono messe in campo sin da questa estate, la combattiva manifestazione a Napoli contro la Bce, i cortei studenteschi di questi ultimi giorni in diverse città sono passi significativi  nella lotta contro i progetti reazionari dei padroni e contro il governo Renzi/Giannini al loro servizio per togliere via via la scena a chi ci vuole imporre sfruttamento e oppressione solo e unicamente a misura e vantaggio del Capitale.
p.s.: la Giannini sabato prossimo dovrebbe essere a Palermo in occasione della due giorni della “Repubblica delle idee” a propagandare la" scuola nuova" del governo ma non solo... l'aspettiamo...

 

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