martedì 9 settembre 2014

pc 9 settembre - No Tav ad Arquata si prepara la lotta

dalla stampa borghese 

ARQUATA SCRIVIA - Gli attivisti del movimento contrario alla realizzazione dell'opera ferroviaria si preparano alla giornata di espropri, previsti per mercoledì 10. Le "forze" saranno concentrate ad Arquata, in particolare nel terreno di Radimero, dove le aziende che lavorano per conto del consorzio di imprese per la realizzazione del terzo valico dei Giovi dovranno portare a giorni la “talpa”, il macchinario che realizzerà il tunnel di valico. Parte dell'area è “occupata” dal presidio permanente dei No Tav.

"Sarà una resistenza pacifica e molto determinata nell’impedire che i tecnici del Cociv possano raggiungere le aree a rischio esproprio", annunciano gli attivisti. Da questa sera, martedì 9, alle 18, verrà allestito un campeggio libero proprio a Radimero. Da Bussoleno, in Val Susa, è previsto l'arrivo di un autobus di attivisti, impegnati nella battaglia parallela contro l'alta velocità.

Lo scorso luglio, ad attendere i manifestanti, c'era un consistente spiegamento di forze dell'ordine in assetto anti sommossa. Tenuto conto dell'importanza strategica del terreno per l'avvio dei lavori è possibile che, all'appuntamento di domani, mercoledì, ci sia un analogo spiegamento. La zona resta distante circa un paio di chilometri dal centro abitato di Arquata che, pertanto, non ha assunto particolari precauzioni.

Non ci sarà, invece, il presidio a Serravalle Scrivia, a difesa del terreno di “Sandro”, un attivista mancato recentemente. Gli eredi di Sandro Bolgiani, questo il nome del militante, tra i fondatori dei comitati No Tav, si sarebbero infatti accordati con Cociv per la vendita regolare del terreno, un’area che sarà utilizzata per realizzare una strada di collegamento tra il cantiere di Radimero al deposito di smarino di Libarna.

Rinviato a futura data l'esproprio di un terreno a Pozzolo Formigaro, acquistato dal Movimento No Tav. Secondo Cociv oltre il 50% degli espropri relativi al primo e a parte del secondo lotto ha avuto esito positivo. Per il consorzio si tratta di una lotta contro il tempo, viste le sollecitazioni che arrivano da Roma, pronta a finanziare parte del terzo lotto con i fondi recuperati dal decreto "Sblocca Italia".

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