giovedì 25 settembre 2014

pc 25 settembre - messaggio del PCIndia (maoista) al Meeting internazionale in occasione del 10° anniversario della Fondazione del Partito

A tutti i delegati riuniti in questo Meeting
A tutti i partiti, le organizzazioni e compagni che hanno lavorato per organizzarlo,
Al Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India, che dirige questo Meeting,

Il nostro più caloroso saluto rivoluzionario e il nostro sincero Lal Salam dal PCI (Maoista), dall’Esercito Popolare Guerrigliero di Liberazione Guerrilla, dai Comitati Popolari Rivoluzionarie (CPR), dalle organizzazioni di massa rivoluzionarie e dai rivoluzionari indiani che esso dirige.
Vi salutiamo specialmente, con la gioia di celebrare lo storico 10° anniversario della fondazione del nostro partito e con profonda apprezzamento per aver voluto organizzare questo Meeting in concomitanza con queste celebrazioni, proprio in una situazione di grande fermento mondiale. La formazione del PCI (Maoista), che ha unito le due principali correnti rivoluzionarie in India, ha realizzato un sogno a lungo accarezzato dai rivoluzionari e dalle masse. Nei suoi 10 anni di esistenza 2.332 compagni, tra cui i membri del Politburo, del Comitato Centrale, dei comitati di partito a livello di Stato, Zona, Distretto, Cub-zona, area e Villaggio e comitati di partito, semplici membri di partito e molti altri combattenti del PLGA e attivisti del Fronte Unito, hanno fatto il supremo sacrificio per realizzare i compiti rivoluzionari che esso aveva prefisso. Rendiamo omaggio a questi martiri, alle masse rivoluzionarie che hanno sofferto la perdita di vite umane e una repressione inimmaginabile per partecipare e sostenere la guerra popolare, e a tutti coloro che hanno dato la vita per la grande causa del comunismo in tutto il mondo.
Per noi la celebrazione del 10° anniversario del nostro partito è l'occasione per fare il punto delle nostre conquiste e carenze. L’EPGL, la Milizia Popolare e le masse rivoluzionarie da esso guidate hanno condotto eroiche battaglie politiche e militari contro un nemico pesantemente armato e addestrato, guidato e sostenuto dall'imperialismo, in particolare l'imperialismo USA. I nostri compagni in carcere hanno scritto splendide pagine di resistenza. Noi celebriamo questi risultati, consapevoli dei nostri limiti, per avanzare andare avanti lungo la via della guerra popolare di lunga durata.

Compagni,
Lasciate che per prima diamo un resoconto degli ultimi dieci anni.
Durante questo periodo il nostro partito, l’EPGL, i CPR e tutte le organizzazioni di massa rivoluzionarie da esso dirette hanno lottato duramente per realizzare i compiti che ci siamo assunti al momento della formazione del P. Nel 2007, sconfiggendo i continui tentativi del nemico di fermarci, abbiamo convocato con successo il nostro a lungo atteso Congresso di Unità, il 9° Congresso. Questo ci ha permesso di approfondire ulteriormente e arricchire la nostra unità ideologico-politica. Vi abbiamo condotto un riesame completo di conquiste e arretramenti, successi e carenze, a due anni e mezzo dalla fusione. Insieme al compito centrale e principali altri importanti compiti sono stati definiti. La direzione è stata ulteriormente rafforzata. Così, il nostro partito è uscito dal Congresso, più affilato nelle sue posizioni ideologico-politiche, più solido nella sua unità, più forgiato nella sua determinazione e spirito di combattimento, per adempiere i suoi compiti di avanguardia della rivoluzione di nuova democrazia in India, quale contingente del proletariato internazionale.
Dal 2004, e ancora di più dopo il Congresso, l’EPGL ha compiuto grandi passi, con duri sforzi e realizzato eroiche incursioni e imboscate. Da formazioni a livello di compagnia è cresciuto e sta facendo i primi passi verso la formazione di battaglioni, ha migliorato la sua capacità di comando e di coordinamento delle forze primarie, secondarie e di base. Questo ha permesso di attaccare e annientare completamente le forze para-militari mercenarie dello stato indiano, in generale a livello di plotone, e in particolare, nella battaglia di Mukaram a livello di compagnia. Ha costruito un’ampia Milizia Popolare, di migliaia di membri. Questo è stato determinante nella sconfitta dei gruppi di paramilitari contro-rivoluzionari, come Salwa Judum, Sendra, ecc. con cui il nemico cerca di “mettere masse contro masse”. Milizia Popolare e masse rivoluzionarie sono state anche di grande importanza per i successi del PLGA nelle battaglie più importanti.
Questo periodo ci ha anche lezioni importanti sulla lotte di massa rivoluzionarie e sul coordinamento tra le lotta armate e lotte di massa. In particolare, va segnalato che ciò è stato fatto in una situazione in cui quasi tutte le organizzazioni di massa aperte legate al nostro partito, o anche solo sospettate di avere rapporti ad esso, sono bandite e i loro membri perseguitati, uccisi o imprigionati. Nel pieno di questa persecuzione, consapevoli che le “sono le masse che scrivono la storia e noi comunisti siamo loro figli”, abbiamo persistito nella costruzione di organizzazioni di massa adeguate alla situazione e a mobilitare le masse a centinaia di migliaia. Abbiamo duretto alcune grandi lotte di massa che hanno preso la forma di sollevazioni di massa. Sono emerse nuove forme di lotta e di organizzazione, come quelle in Lalgarh e Narayanpatna. Si sono gettate basi favorevoli per il consolidamento di un fronte anti-feudale, anti-imperialista. In molte altre parti del paese sono esplose grandi lotte in cui le masse si sono fatte avanti per difendere la loro terra. Hanno combattuto contro i piani di evacuazione per aprire grandi miniere, dighe e altri progetti a vantaggio delle classi dominanti e degli imperialisti. Abbiamo sostenuto queste lotte e diretto alcune di esse. Questo ci ha dato una ricca esperienze di come dirigere importanti lotte di massa, unendo un’ampia varietà di forze. Queste lotte hanno fatto emergere il ruolo guida del partito e della guerra popolare che esso dirige. Esse sono stati di grande aiuto per estendere le zone di guerra e accrescere il partito e l’EPGL grazie alla conquista di forze nuove.
Un’altra importante arena di lotta si sta gradualmente espandendo all'interno delle carceri. Diverse migliaia sono i prigionieri. In diverse carceri centrali e distrettuali in circa 20 Stati si sono estesi scioperi della fame a oltranza per le rivendicazioni dei prigionieri politici. Attraverso le loro lotte, i nostri compagni in carcere sono riusciti a mobilitare detenuti comuni a lottare per i loro diritti. Anche organizzazioni e forze democratiche hanno svolto un ruolo cruciale, anche nel mezzo di una dura repressione a livello nazionale. Attività di sostegno e lotta che rivendicano la liberazione rilascio di tutti i prigionieri politici si sono diffuse in tutto il territorio nazionale e a livello internazionale. Le attività di solidarietà che avete intrapreso a sostegno dei prigionieri politici in India sono state erano particolarmente importanti e ci sono care, come esempio luminoso di internazionalismo.
In questi dieci anni il partito ha ulteriormente sviluppato le sue capacità in diversi campi. Si è attivamente impegnato nella lotta ideologica contro diverse deviazioni, sia all'interno del paese che a livello internazionale. Ha svolto un ruolo chiave nella formazione e funzionamento del Centro di Coordinamento dei Partiti e organizzazioni Maoiste in Asia meridionale (CCOMPOSA).
Il partito ha rivolto la sua attenzione ad elevare il suo livello ideologico attraverso corsi di studio sistematici e campagne di rettifica. Materiale di studio e riviste sono stati pubblicati in diverse lingue. È stata fatto uno sforzo particolare per approntare materiali di studio/propaganda nelle lingue adivasi. Programmi e testi preparati per l'istruzione elementare sono stati ulteriormente arricchiti. Questi sono utilizzati nelle scuole gestite dalle RPC e per l'educazione dei combattenti dell’EPGL e dei membri delle organizzazioni di massa.
Un contributo straordinario del partito è stato quello di sollevare le donne, che sono la metà del cielo, e sviluppare le loro capacità in ambito politico, organizzativo, militare, culturale ecc. affinché possano svolgere la loro parte nella lotta. Oggi circa il 40% della forza combattente dell’EPGL è costituito da donne, anche se la percentuale varia nelle diverse zone di guerriglia. Le donne sono comandanti a livello di plotone e membri di comitati di partito a livello aziendale.
Il partito ha prestato molta attenzione allo sviluppo di attività culturali rivoluzionarie. In molti Stati esistono organizzazioni culturali di massa, a livello di come a livello statale. Esse diffondono il messaggio della rivoluzione e promuovono i valori democratici e scientifici attraverso forme culturali molteplici, che attingono a tradizioni e stili culturali etnici e nazionali e li sviluppano. Motivano il popolo a lottare per un cambiamento radicale. I loro messaggi culturali svolgono anche un ruolo di strumento di rettifica, attaccando i valori reazionari della vecchia società che influenzano le idee delle masse. Queste organizzazioni sono armi poderose, che connettono il partito alle larghe masse. Oltre a queste organizzazioni di massa, anche in seno all’EPGL si sono formati gruppi culturali, a livello di compagnia e battaglione.
Ancora più importante, grazie al lavoro pianificato intrapreso dopo la formazione del partito unificato, siamo riusciti ad estendere alcune basi guerrigliere, passaggio verso la creazione di zone liberate. In diversi villaggi in queste basi siamo riusciti a consolidare i Comitati Popolare Rivoluzionaria (CPR). Le basi guerrigliere ci hanno permesso di portare avanti compiti strategici per consolidarle ed espanderle ulteriormente e far avanzare la guerra rivoluzionaria. Nel periodo successivo al Congresso sono emersi organi di potere politico popolare. In Telengana e Andhra Pradesh si erano già formati alcuni CPR. Nonostante ci sia stata in questi Stati qualche battuta d'arresto, il popolo, che ha sperimentato il potere politico e da questo è incoraggiato, sta lottando per superare la situazione. In Dandakaranya (Chhattisgarh) si erano già formati i diversi organi di governo popolare rivoluzionario a livello di area. Hanno iniziato a funzionare alcuni organi di governo popolare a livello di Divisione (distretto). È questa è un’esperienza nuova nella storia del movimento rivoluzionario nel nostro paese. questi stanno proponendo al popolo dell’India un modello politico, economico e culturale alternativo, rifiutando il falso sistema democratico e le pseudo-riforme dei governi sfruttatori. Questi governi popolari cercano di aumentare la produzione agricola del popolo, attraverso il lavoro cooperativo e collettivo, impegnandosi duramente per avanzare verso l'autosufficienza. per lo sviluppo economico del popolo e per sostenere il partito e l’EPGL. Stiamo così avanzando verso la realizzazione del compito centrale della nostra rivoluzione, la conquista del potere politico attraverso la lotta armata.
Dopo la formazione del partito unico nel 2004, il nemico ha moltiplicato i suoi sforzi per distruggere la rivoluzione espandendo a tutto il paese la strategia di “guerra a bassa intensità” diretta dell'imperialismo USA. Oggi ci indica come la “più grande minaccia” alla sua sicurezza.
Attraverso questa strategia, il nemico ha fatto uno sforzo particolare per attaccare e distruggere la nostra direzione. Come noto, vi è riuscito in misura significativa, causando pesanti perdite. Nel 2009 ha lanciato la suo ancora più spietata, intensa ed estesa strategia di repressione, la “Operazione Green Hunt”, la famigerato “guerra al popolo”. Un grande piano preparato per annientarci, impiegando metodi fascisti. Forze enormi, tra cui forze speciali, sono state formate e concentrate. Sono stati spesi miliardi di rupie. È stata condotta una massiccia propaganda che ci marchia come gruppo di terroristi nemici dello sviluppo. Vaste operazioni di rastrellamento, attacchi a sorpresa contro le nostre forze, attacchi alle nostre basi di massa nelle zone di guerra sono stati condotti, mobilitando in ogni operazione un numero enorme di truppe. Gli arresti su larga scala di attivisti di tutte le organizzazioni popolari nelle zone rurali e urbane e delle milizie in tutte le zone di guerriglia, incendi e distruzione di abitazioni, beni e colture, i massacri di abitanti e stupri e uccisioni di massa di donne, le razzie di bestiame sono diventato una routine, mentre continuano gli assassinii mascherati da falsi scontri, la distruzione delle nostre reti nelle città, la distruzione delle infrastrutture costruite col lavoro collettivo delle masse, cui accompagnano progetti di riforme volte a deviare il popolo. A fronte di questo assalto fascista abbiamo subito gravi perdite. Guidati dal Comitato centrale, tutto il partito, l’EPGL, la Milizia Popolare e le masse rivoluzionarie guidate dai CPR e dalle organizzazioni di massa, hanno resistito, imparato dai nostri errori, raddoppiato gli sforzi e colpito ancora. Allo stesso abbiamo condotto una battaglia politica. Abbiamo risposto denunciando la propaganda del nemico. Questo ha aperto la strada a una polarizzazione politica favorevole nel paese. Le forze progressiste e democratiche si sono fatte avanti al fianco dei rivoluzionari per denunciare la “Operazione Green Hunt” del nemico come una “guerra al popolo”. Anche a livello internazionale, un ampio movimento si è riunito per costruire opinione pubblica a livello mondiale contro questa aggressione dello stato indiano. Questo conferma la capacità della nostra ideologia per controbattere alla guerra psicologica del nemico e ci dà ricchi insegnamenti.
Per effetto dei gravi smacchi subiti per mano dell’EPGL, in alcune offensive tattiche in cui molti di loro sono stati eliminati, il nemico ha iniziato a lanciare le operazioni con forze ancora maggiori. Dopo essere riuscito a colpire a colpire direzione e quadri nelle aree urbane e di pianura, il nemico si sta interessando alla direzione nella aree di foresta. In queste zone di guerra il nemico ha già impegnato 500.000 truppe centrali e statali e sta pianificando aggiungere parecchie migliaia. Sono usati droni. L’aviazione è già coinvolto in un ruolo di supporto e l'esercito si prepara a intervenire.
Di fronte a questi attacchi, l’EPGL ha maturato ricca esperienza di combattimento e rottura delle campagne “accerchiamento e rastrellamento” del nemico, in cui a volte sono stati impiagati anche 10.000 uomini. L’EPGL, grazie al pieno sostegno del popolo e con iniziativa esemplare, ha coraggiosamente combattuto battaglie durate ore, anche tre giorni, per rompere l’accerchiamento del nemico ed è riuscito a sconfiggere e i suoi piani di catturare compagni della direzione. Le forze dell’EPGL e della milizia popolare hanno anche combattuto la tattica del nemico di portare sul campo forze di polizia e paramilitari con elicotteri, colpendoli e infliggendo loro perdite usando comuni fucili.
I blocchi sempre più stretti, i rastrellamenti e gli attacchi non solo hanno temprato l’acciaio della stragrande maggioranza delle nostre file, hanno anche messo a nudo gli elementi corrotti rimasti nascosti tra di noi. Liquidazionisti che pretendono che la guerra popolare di lunga durata non sia più adatta alla nostra situazione, vigliacchi che fuggono con diversi pretesti e cercano disperatamente di coprire il loro disfattismo, traditori che vendono il popolo per la miseria offerta loro dal nemico - questi tempi difficili li hanno portati allo scoperto, uno dopo l'altro. Tra le masse, alcuni si sono “arresi” alla forza bruta del nemico. I ripetute e pesanti attacchi hanno causato gravi danni alle strutture di partito nei villaggi e di conseguenza anche ai CPR e alle organizzazioni di massa. Un settore delle masse è diventato passivo.
Nel primo trimestre del 2013, nel valutare la situazione che avevamo di fronte, il Comitato Centrale ha notato debolezze ineguali nella nostra situazione soggettiva erano. Ha valutato che il nostro movimento nazionale si trova ad affrontare una condizione molto difficile. Le ragioni del verificarsi di questa situazione sono sia oggettive che e soggettive. Le classi dominanti indiane, col pieno supporto e sotto la guida degli imperialisti, hanno lanciato una offensiva strategica nazionale su più fronti senza precedenti per sopprimere il nostro movimento che si sviluppava. Abbiamo sofferto alcune perdite, abbiamo perso temporaneamente terreno, ritirandoci di fronte a forze superiori. L'altra ragione di ciò è soggettiva, gli errori commessi nell’affrontare le esigenze delle mutevoli condizioni della guerra rivoluzionaria e della direzione dell’EPGL e del popolo, la persistenza di residui di tendenze non proletarie tra noi e il non essere riusciti ad evitare gravi perde. Il Comitato Centrale ha formulato le tattiche fondamentali per superare questa situazione. E ha lanciato un appello a Bolscevizzare il partito per essere in grado di superare la difficile situazione attuale e a farlo educando l'intero partito col MLM, la linea politica e militare e le politiche, le tattiche fondamentali, lo stile di lavoro di partito e di combattimento dell’EPGL, le lezioni apprese dalla pratica, la rettifica di errori e carenze e rafforzando così il partito, l’EPGL e la base di massa, aprendo la strada all’avanzata del movimento. Qualunque sia la situazione, abbiamo un'arma potente per affrontarla. Questa è la nostra ideologia, il MLM. Assumere profondamente e impugnare sempre più saldamente questa arma; questo è il punto cruciale della Bolscevizzazione del partito. Questa campagna è in corso e il partito e tutte le forze guidate da esso si stanno sforzando per sviluppare le proprie capacità di sconfiggere l’assalto del nemico.
Negli ultimi 15 mesi abbiamo fatto sforzi per preservare il nostro movimento e la direzione nel mezzo di un intensificata offensiva nemica. Nell’ultimo periodo l’EPGL, col sostegno del popolo, ha condotto campagne di controffensiva tattica e diverse azioni armate, ha annientato forze nemiche e sequestrato armi e munizioni. Migliaia di persone e la milizia popolare guidata dal PLGA hanno distrutto macchinari per la costruzione di strade, veicoli, pensioni, sedi e uffici distaccati del governo e delle grandi imprese di costruzioni e minerarie. Con l'avvio della campagna bolscevizzazione in tutto il gruppo, nell’EPGL nelle organizzazioni di massa e organizzazioni del Fronte Unito, abbiamo potuto conseguire alcune esperienze positive in alcune parti ed estenderci in alcune nuove aree strategiche. Ci stiamo sforzando duramente per rivitalizzare il movimento in alcune delle aree da cui abbiamo dovuto ritirarci.
Nelle zone in cui ci siamo indeboliti il partito sta cercando di affrontare la situazione con spirito bolscevico. Tra difficoltà e perdite, stiamo aprendo un nuovo fronte di guerra nella regione di Sahyadri (Ghati occidentale) al confine tra Karnataka-Keralam-Tamilnadu.
Sono continuati gli sforzi del nostro partito per unire le larghe masse in forme sia clandestine che aperte contro le politiche filo-imperialiste al servizio degli interessi delle classi dominanti attuate dai governi centrale e statali. Migliaia di persone hanno manifestato ed espresso la loro rabbia chiedendo il ritiro delle forze centrali e statali. Hanno protestato contro i falsi scontri, i massacri, gli arresti illegali e le atrocità sulle donne, gli attacchi ai villaggi, il saccheggio e distruzione di beni del popolo e hanno chiesto la liberazione dei prigionieri politici. Riforme agrarie rivoluzionarie e programmi di welfare per il popolo sono stati condotti dai CPR con la mobilitazione delle masse e anche l’EPGL ha partecipato a questi programmi. La cattura ed esecuzione dell’odiato Mahendra Karma, il principale responsabile delle brutali atrocità di Salwa Judum, è stato un risultato importante. Accogliendo l’appello del partito, il popolo nelle zone rurali del Dandakaranya (DK) ha boicottato le elezioni parlamentari e locali del Chhattisgarh e il popolo di alcune zone rurali del Bihar, Jharkhand, Odisha e Andhra-Odisha Border (AOB) ha boicottato con successo le elezioni parlamentari da migliaia, resistendo all’invio di ulteriori forze da parte dello Stato e alla loro brutale repressione. Nelle zone in cui sono in corso movimenti delle popolazioni adivasi contro le attività minerarie e le evacuazioni la maggioranza della popolazione ha boicottato le urne del Loksabha e ha espresso la sua protesta contro i questi progetti devastanti.
Come parte della campagna di boicottaggio elettorale, nella maggior parte delle zone di guerra dell'India centrale e orientale forze dell’EPGL hanno condotto con successo azioni di contro-offensiva tattica contro forze nemiche dispiegate per costringere il popolo a votare. Alcune di queste azioni hanno avuto luogo in aree che il nemico aveva dichiarato di aver “ripulito” e averne ripreso il controllo. Nei primi cinque mesi del 2014, che comprendono il periodo elettorale, in 31 azioni 63 unità nemiche sono state annientate e 122 ferite. Un combattente dell’EPGL è caduto martire in questi attacchi. Siamo riusciti a sequestrare 36 armi e 3366 set di munizioni. È interessante notare che queste azioni sono avvenute in risposta e nel corso di due speciali massicce campagne di “accerchiamento e rastrellamento” condotte dal nemico su scala nazionale. Per effetto di continue azioni di guerriglia condotte dall’EPGL nelle diverse zone di guerriglia le forze nemiche hanno dovuto disperdere le loro forze in una vasta area e così sono stati costretti in una situazione in cui non hanno potuto concentrare come volevano le loro forze nelle nostre aree strategiche. Per la carenza di rinforzi, il nemico non è riuscito a condurre più intensamente queste campagne in tutte le aree allo stesso tempo, tranne che Bijapur (DK) e in alcune altre parti del paese.
Nuove forme di lotta sono state sviluppate per contrastare la “sicurezza a tappeto” del nemico, la rete strategica di accampamenti pesantemente fortificati con centinaia di soldati posti a brevi distanza, 2-6 km l'uno dall'altro, per circondare stabilmente le nostre basi guerrigliere e le altre zone di guerra. In due casi, le masse, insieme all’EPGL o per proprio conto col supporto di questo, si sono impegnate in attacchi di disturbo armati o hanno assediato per giorni questi accampamenti costringendone la chiusura. Il ruolo delle donne in queste lotte è stato esemplare. Abbiamo assistito anche a casi in cui le masse hanno rifiutato i beni distribuiti gratuitamente dai mercenari nemici come parte dei programmi di azione civica o ne hanno fatto un falò.
Un risultato importante ottenuto in questi ultimi 15 mesi è stata la fusione in un unico partito del PCI (Maoista) e PCI (ML) Naxalbari. Questo è stato un altro punto di svolta nello sforzo di raggiungere l'unità degli autentici rivoluzionari nel nostro paese. Come sottolineato nella dichiarazione di fusione, questo dà una spinta alla capacità del nostro partito di svolgere meglio il suo ruolo di avanguardia della rivoluzione indiana. L'unità dei maoisti a fronte di un intenso attacco nemico ha notevolmente incoraggiato tutto il nostro partito, l’EPGL e le masse rivoluzionarie. È stata accolta con entusiasmo anche a livello internazionale.
Nel complesso, la situazione che abbiamo di fronte è ancora molto difficile. Ma stiamo tenendo saldamente, affrontandola con coraggio, e spingendoci in avanti per superarla. Non occorre dire che la solidarietà ci state portando ci aiuta enormemente in questo compito. Siamo lieti di vedere che siete d'accordo con noi sulla necessità di portare avanti con forza la campagna per porre fine alla Operazione Green Hunt. Questa campagna e il movimento di solidarietà e sostegno alla guerra popolare in India si completano a vicenda. Sconfiggere questa offensiva controrivoluzionaria nazionale su più fronti del nemico è un compito immediato che davanti a noi.
Ogni rivoluzione avanza a ondate. È una legge della storia. In tempi di difficoltà dobbiamo elevare il nostro livello ideologico, tenere la politica al posto comando, portare il messaggio della rivoluzione in maniere più profonda e più ampia tra le masse, applicare creativamente la linea della guerra popolare di lunga durata e sviluppare le nostre tattiche, essere “rossi ed esperti” nei nostri compiti politici, militari, organizzativi, di propaganda, di formazione, culturali, di produzione tecnici e in tutti gli altri compiti, essere più determinato, più fervidi e pronti al sacrificio. Solo così possiamo uscire da questa situazione con più uniti, più disciplinati, più coraggioso, più forti, più solidi e più dinamici. Questa è la lezione che impariamo dai grandi rivoluzioni della nostra classe, come riassunto negli insegnamenti dei nostri grandi maestri. Questi ci hanno anche insegnato la necessità di rinforzare i nostri legami con le masse a un livello più profondo e più alto ad ogni svolta della guerra rivoluzionaria. In ogni congiuntura decisive, ci si pone nuovamente il compito di approfondire non solo la politicizzazione di noi stessi ma anche, allo stesso tempo, la politicizzazione delle masse. Stiamo assumendo con decisione questo compito per scatenare l'energia rivoluzionaria e l'iniziativa delle masse in modo ancora più poderoso.
Questo è un breve racconto resoconto dei nostri successi e carenze, della guerra popolare in India negli ultimi dieci anni. Tale è il modo in cui abbiamo principalmente contribuito a far avanzare la rivoluzione socialista mondiale.

Compagni,
Negli ultimi dieci anni una serie di importanti sviluppi hanno avuto luogo a livello internazionale. Vogliamo attirare la vostra attenzione su alcuni aspetti salienti.
I primi anni del decennio scorso hanno visto gigantesche sollevazioni delle masse contro le politiche di globalizzazione che hanno distrutto le loro vite e un rafforzamento delle guerre popolari e lotte armate di liberazione. L'ideologia del proletariato si è proposta più affilata con l’assunzione del marxismo-leninismo-maoismo. La sua più ampia assunzione ha rafforzato le basi per una più stretta unità tra le forze maoiste, a livello internazionale e nei diversi paesi. Si sono potuti vedere in tutto il mondo i fermenti di una nuova ondata rivoluzionaria. Principalmente in risposta a questo, l'imperialismo, in particolare l'imperialismo USA, ha avviato e ha lanciato una massiccia offensiva contro-rivoluzionaria mondiale, diretta contro il popolo. Questo è stato il contenuto principale della cosiddetta “guerra al terrorismo” cui tutti gli imperialisti e i reazionari si sono uniti o hanno supportati. Le guerre di aggressione contro l'Afghanistan e l'Iraq, la restrizione dei diritti democratici, gli attacchi contro le lotte popolari, la fascistizzazione in crescita in tutto il mondo, l’intensificazione delle campagne repressive contro le lotte armate, le guerre popolari e partiti maoisti – questi sono stati i suoi aspetti principali. Ma l'arroganza dell'imperialismo USA, unica superpotenza è stata presto sonoramente respinta. La sfida è stata raccolta. In tutto il mondo è cresciuta la lotta contro la guerra in Iraq, che è continuata dopo il lancio della guerra. La forte resistenza in Iraq e in Afghanistan hanno fatto impantanare gli aggressori e sconvolto i loro piani. In tutto il mondo le masse non si sono lasciate intimidire e hanno continuato le lotte contro le devastazioni di globalizzazione, liberalizzazioni e privatizzazioni. Le guerre popolari hanno continuato ad avanzare. Come risultato di tutti questi fattori, nel giro di pochi anni l'imperialismo americano è stato costretto a cambiare tattica. Bush è stato sostituito con Obama. I discorsi sui “decenni di guerra” sono stati sostituiti da frettolosi piani di disimpegno e ritiro di truppe. Questo è forte indice della situazione favorevole che è emersa nel mondo. Questo periodo ha visto anche una crescita della contesa tra le potenze imperialiste, con l'imperialismo russo che ha cominciato ad affermarsi nel quadro dell’impantanamento degli USA.
Come tutti sappiamo, la crisi globale del sistema imperialista scoppiata nel 2008 ha ulteriormente aggravato la situazione mondiale sopra. Sia nei paesi imperialisti che in quelli oppressi, milioni sono scesi in piazza e hanno dato battaglia alle forze reazionarie statali, i lavoratori hanno occupato fabbriche, le masse hanno preso le piazze e rovesciato governi. Studenti, giovani, donne, lavoratori, immigrati, pensionati - tutti sono scesi in lotta. I giorni esaltanti della Primavera araba sono ancora vivi nella nostra memoria. Diverse odiate dittature sono stati abbattute dalle lotte determinate del popolo. Questa effervescenza delle masse non è arrivata a realizzare le loro aspirazioni ad una vera democrazia, a un sistema libero dallo sfruttamento e al potere popolare. Ma ha risvegliato queste società in modo profondo. Ha dato speranza ai popoli del mondo. Sicuramente ne appariranno i risultati.
Questo è il mondo di oggi. Mostra una situazione di un grande potenziale per una nuova poderosa ondata rivoluzionaria. Ma questo ha un altro lato di questo, un lato amaro, di tradimento. Ancora una volta nella storia del movimento comunista internazionale, il revisionismo ha impedito di trarre vantaggio da una situazione favorevole. Il tradimento della guerra popolare in Nepal da parte della leadership del PCN (maoista), in particolare la cricca Prachanda-Bhattarai, è stato la più dannosa delle sue azioni. La possibilità di costringere i nemici del popolo a gettare la maschera di salvatori della democrazia che combattono forze fanatiche oscurantiste e portarli allo scontro diretto con un popolo rivoluzionario, di alzare le bandiere di guerra popolare diretta dai maoisti come centro della mobilitazione contro l'imperialismo e la reazione, di conquistare ampie fasce della popolazione alla causa del comunismo, è stata distrutta. D’altra parte, si assiste a un attacco liquidatori contro la nostra ideologia che cerca di abbattere le bandiere del MLM e sostituirle con i vacui proclami dell’Avakianismo. Questo ha già distrutto alcuni partiti maoisti che in passato avevano un posto di rilievo nelle file del MCI. Entrambe queste deviazioni sono state affrontate dai maoisti e la lotta continua. Continuano gli sforzi per consolidare i partiti maoisti e costruirne di nuovi. Ma le perdite sono evidenti. Vi è un notevole calo delle forze soggettive della rivoluzione proletaria mondiale, causato non dalla repressione nemico ma dai nemici che emergono dal suo interno.
Vediamo così la contraddizione, il divario evidente tra il potenziale della situazione oggettiva e le capacità soggettive delle forze maoiste. Questo è ciò che dobbiamo affrontare. Tutte le nostre attività devono essere volte a superarlo. Questo è la necessità più profonda degli oppressi e sfruttati in tutto il mondo, l’esigenza di questi giorni. Come direbbe Mao, “Dobbiamo cogliere l'ora, cogliere il momento”. Il nostro partito ritiene che la necessità del momento per le forze comuniste sia adoperarsi per mobilitare il più ampiamente possibile le forze antimperialiste, democratiche e rivoluzionarie per rafforzare la campagna per porre fine alla OGH e per costruire un ampio fronte imperialista mondiale anti – il che è in corso. E l'ulteriore rafforzamento dell'unità delle forze comuniste nel mondo porterebbe anche ad un sostegno più forte per la Rivoluzione indiana.
Nella situazione attuale, il potenziale oggettivo della situazione mondiale supera di gran lunga le capacità soggettive dei singoli partiti. Eppure, attraverso il loro sforzo congiunto, si può fare molto per conquistare ampi settori alla causa del comunismo. Gli ultimi anni hanno visto attività collettive, nella forma di dichiarazioni per il congiunte Primo Maggio, seminari su importanti avvenimenti, conferenze di partiti maoisti per fare un bilancio delle esperienze di organizzazione internazionale e di rafforzare la lotta contro il neo-revisionismo, organismi congiunti quali il Comitato Internazionale di sostegno organizzatore di questa Conferenza e le attività di solidarietà che ha promosso. Abbiamo accolto con favore questi sforzi e continuiamo a sostenerli. Dobbiamo ora esplorare le possibilità di fare dei più stretti i legami nati da queste attività e della crescente unità di idee sulle questioni politiche, ideologiche la base per un ulteriore avanzamento.
Così come la rivoluzione indiana è al servizio la rivoluzione proletaria mondiale, anche il suo futuro è vitalmente legato a quanto più e quanto meglio riescono a fare i maoisti in tutto il mondo in questa situazione mondiale e a far avanzare la rivoluzione mondiale. Traiamo la fiducia dal desiderio ardente di rivoluzione espresso nei lavori della Conferenza di Amburgo, visto nel suo motto che far avanzare la rivoluzione nei rispettivi paesi è il modo migliore per esprimere solidarietà alle rivoluzioni in altri paesi.
Il nostro partito, che porta avanti l'eredità di Naxalbari, ha sempre considerato la rivoluzione di nuova democrazia che stiamo facendo in India parte integrante della rivoluzione socialista mondiale, il nostro partito un contingente dell’avanguardia del proletariato mondiale. I preziosi e inestimabili sacrifici che vengono fatti dal popolo e dai compagni nella nostra rivoluzione sono anche parte integrante dei grandi sacrifici fatti dagli innumerevoli e amati martiri della rivoluzione socialista mondiale in ogni paese.

Infine, prima di concludere, vogliamo parlare dei grandi sforzi che si stanno facendo a sostegno della guerra popolare in India. La notizia delle vostre campagne, le loro vive immagini, vengono riportate il più ampiamente possibile tre le nostre file, tra i combattenti dell’EPGL e le masse rivoluzionarie, attraverso le nostre riviste pubbliche e clandestine e con molti altri mezzi. Quando sanno che i loro fratelli e sorelle in terre lontane si levano in solidarietà militante con loro, quando vedono le immagini di proteste davanti alle ambasciate indiane, di scritte sui muri che portano il messaggio della loro rivoluzione alle masse di quei paesi, i loro cuori si riempiono d'orgoglio - non siamo soli, il nostro popolo è lì, siamo ovunque.
Le vostre azioni sono un’ispirazione, ci hanno reso più determinati. Ci impegneremo al meglio per corrispondere la fiducia che riponete in noi. Il nostro futuro, il futuro della rivoluzione mondiale, il futuro del proletariato mondiale, delle nazioni e popoli oppressi è sicuramente brillante, ma il percorso è tortuoso, arduo e pieno di tornanti. Il futuro dei nostri nemici, degli imperialisti e dei loro lacchè in tutto il mondo, è il buio e la loro fine inevitabile.

Con i nostri saluti rivoluzionari,
Central Committee, CPI(Maoist)
10 set 2014

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