mercoledì 24 settembre 2014

pc 24 settembre: Nella battaglia contro i rifiuti tossici, in Lombardia la "protesta" reazionaria/populista dei 5 Stelle, che mette masse contro masse

Polemica rifiuti, M5S in Consiglio Regionale con sacchi di spazzatura

Sui sacchetti c’è la scritta “regalo di Renzi alla Lombardi’’ in segno di protesta contro il decreto 'sblocca Italia' che imporrà alla Lombardia di utilizzare al massimo i propri impianti per bruciare rifiuti provenienti da tutta Italia

Milano, 23 settembre 2014 - Protesta del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale. M5S ha portato questa mattina nell'aula del Consiglio regionale lombardo alcuni sacchetti neri, come quelli usati abitualmente per contenere la spazzatura, con la scritta “regalo di Renzi alla Lombardia’’ in segno di protesta contro il decreto 'sblocca Italia' che - spiegano gli esponenti del Movimento 5 Stelle - imporrà alla Lombardia di utilizzare al massimo i propri impianti per bruciare rifiuti provenienti da tutta Italia.
"Il decreto prevede un 'sistema integrato degli inceneritori', una sigla elegante sotto la quale si cela una tragica volonta': mettere a disposizione dei forni esistenti (in gran parte lombardi e emiliano romagnoli), spesso (fortunatamente) sottoutilizzati o a rischio di sottoutilizzo, i rifiuti provenienti da tutta Italia", si spiega in una nota.
"Sarebbe un danno gravissimo all'ambiente e alla salute dei cittadini lombardi e emiliani, e un danno economico altrettanto grave per le comunita' da cui verrebbero presi i rifiuti, che pagherebbero per l'incapacità gestionale e organizzativa delle classi politiche locali. La solidarieta' tra i territori e tra le regioni non c'entra nulla", ha commentato il consigliere M5s Gianmarco Corbetta.
"Il governo Renzi, per assecondare gli interessi lobbistici di qualche gruppo industriale, ha adottato una soluzione semplicistica e sbagliata a fronte di un problema complesso che richiederebbe maggiore attenzione e competenza, esautorando le funzioni delle Regioni e violentando i territori con una imposizione barbara".


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