mercoledì 24 settembre 2014

pc 24 settembre - ISRAELE UCCIDE 2 PALESTINESI PER CHIUDERE UNA VICENDA CHE RESTA AMBIGUA

«Eli­mi­nati gli assas­sini dei tre ado­le­scenti». Così tito­lava ieri il sito del quo­ti­diano Yisrael HaYom un ser­vi­zio sull’uccisione da parte di una unità spe­ciale dell’esercito di Amer Abu Aisha e Mar­wan Qawa­sme, i pale­sti­nesi sospet­tati del rapi­mento e dell’omicidio di tre gio­vani ebrei, lo scorso giu­gno nei pressi di Hebron. Una «eli­mi­na­zione» che i pale­sti­nesi non hanno tar­dato a defi­nire un «omi­ci­dio mirato» che chiude per sem­pre la bocca ai due uomini che non potranno più rac­con­tarci la loro ver­sione di un caso che ha fatto esplo­dere la ten­sione in Cisgior­da­nia e a Geru­sa­lemme e poi è stato il motivo o il pre­te­sto per l’attacco israe­liano con­tro Gaza e Hamas e della con­fi­sca di altri 400 ettari di terra pale­sti­nese per espan­dere una colonia."

Il comunicato ufficiale parla che i due palestinesi sarebbero morti in uno scontro a fuoco.In realtà è stata una vera e propria esecuzione, preparata da giorni. 

Al di là dei fatti veri circa il rapimento e l'uccisione dei tre giovani israeliani, che ora, per l'azione deliberatamente portata avanti dallo Stato sionista di Israele affinchè i cosiddetti "responsabili" non fossero presi vivi, sarà quasi impossibile accertare, la realtà è che i tre giovani morti sono stati una "manna" per il criminale Netanyahu che ha così potuto sterminare più di duemila palestinesi, decine di dirigenti di Hamas, distruggere intere zone di Gaza.   

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