martedì 23 settembre 2014

pc 23 settembre - OPERAZIONE "NUOVA ILVA SPA": SVENDITA, POSTI DI LAVORO TAGLIATI, AMBIENTALIZZAZIONE NESSUNO SE LA VUOLE ACCOLLARE - CHI SONO ARCELOR MITTAL E JINDAL



Mentre oggi a Roma è in corso l'incontro tra Ministro Guidi, il commissario dell'Ilva Gnudi e Arcelor Mittal, più la Marcegaglia, all'Ilva di Taranto, sempre oggi arriva anche la Jindal - ma le prospettive sono svendita dello stabilimento ai nuovi acquirenti (come si fece a suo tempo con Riva), taglio di posti di lavoro, nessun serio impegno per l'ambientalizzazione...

"... Oggi e domani la delegazione di Jindal sarà all'Ilva di Taranto per fare un sopralluogo agli impianti, mentre giovedì e venerdì a Milano, quartier generale della società, dove incontrerà il managing director dell'Ilva... e probabilmente anche il commissario Piero Gnudi... Jindal è in corsa per la Lucchini di Piombino ma è anche interessato all'Ilva così come ha fatto presente, due settimane fa, al premier Matteo Renzi incontrato in Prefettura a Firenze...
Ora sarebbero almeno quattro i potenziali acquirenti di Ilva: oltre ad Arcelor Mittal e Jindal, c'è anche un gruppo brasiliano e gli arabi di Emirates, ma questi ultimi due non hanno ancora fatto passi formali.
Rispetto a Jindal, Arcelor Mittal appare tuttavia più avanti avendo cominciato prima. E oggi pomeriggio al Mise esponenti del gruppo incontreranno il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e il commissario Gnudi. Dovrebbe esserci anche il gruppo Marcegaglia in quanto soggetto potenzialmente interessato a far parte della nuova cordata dell'Ilva... Nell'incontro odierno Arcelor Mittal – che a Taranto ha i suoi tecnici già a giugno e per due volte – potrebbe chiedere al Governo garanzie in ordine al percorso per l'acquisizione dell'azienda. In sostanza, il gruppo franco indiano sembrerebbe disposto a farsi carico dei costi industriali e ambientali dell'acquisizione (tra l'altro il Governo ribadisce che la bonifica è una priorità) ma non di quelli derivanti dalla vicenda giudiziaria in corso... (che dovrebbe) invece essere accollata sul patrimonio dei Riva sequestrato dalla Procura di Milano, di cui una parte servirebbe anche ai lavori ambientali dello stabilimento...". 
(da Sole24Ore)

Il modello di riferimento sembra essere per questa acquisizione quello dell'Alitalia. C'è da dire che se tanto mi dà tanto, c'è eccome da preoccuparsi, visti i passaggi successivi che vi sono stati dopo l'operazione Alitalia, con oltre duemila lavoratori fuori.

(da TarantoOggi) - "Secondo indiscrezioni provenienti dal mondo finanziario, i futuri proprietari dell'Ilva rileveranno almeno il 30-40% delle azioni... un altro 10-15% dovrebbe essere rilevato da un gruppo italiano (Marcegaglia e Arvedi insieme o soltanto il gruppo Marcegaglia). Ai Riva, almeno inizialmente, dovrebbe restare non più del 20%, proprio per evitare che facciano ancora la parte del leone..." Si formerebbe una nuova società, "Nuova Ilva Spa". 
Ma - (continua TarantoOggi)"... nella "Nuova Ilva Spa" non ci sarà posto per tutti gli attuali 16,200 dipendenti e per tutti gli stabilimenti in possesso dell'attuale Ilva Spa. Sarà il nuovo acquirente a decidere cosa tenere in vita e cosa no. E di quanto personale avrà bisogno... Stringendo il campo ciò avverrà soprattutto per lo stabilimento di Taranto... Tra l'altro Arcelor Mittal ha già da tempo chiarito che non ha la minima intenzione di accollarsi i lavori previsti dal piano di risanamento ambientale...
...L'Ilva, proprio come avvenne esattamente 20 anni fa con il gruppo Riva, sarà svenduta dal governo italiano..."

Chi sono Mittal e Jindal? Quei magnati venuti da Oriente signori di metalli e miniere

SONO SOTTO IL CONTROLLO DI FAMIGLIE RICCHISSIME LE CONGLOMERATE CHE DOMINANO LA SIDERURGIA IN INDIA...

di Paola Jadeluca

Roma Tre milioni di euro solo per i fiori. Il matrimonio da favola a Savelletri di Fasano (40 chilometri da Brindisi) tra Rohan Meta e Ritika Agarwa, ha fatto atterrare in Puglia uno stuolo di famiglie che messe insieme fanno una buona quota del Pil indiano. Sarà un caso, la siderurgia l’ha fatta da protagonista. Il padre di Rikita è Pramod Agarwal, miliardario indiano del ferro, fondatore e proprietario del colosso Zamin Group. Mentre, tra gli ospiti, spicca la figura di Sajjan Jindal, presidente di Jsw Steel, che ha presentato la proposta di acquisto per le acciaierie Lucchini di Piombino. Si dice che l’idea gli sia saltata in mente mentre era qui per il matrimonio. “Business is business” e gli eventi mondani spesso si prestano a forgiare business, a consolidare legami, ad ampliare il network.... La Jsw Steel è il più grande gruppo indiano privato dell’acciaio, in piena fase di espansione... «A Brindisi, due passi da Taranto, dove c’è la storica Ilva, Sajjan Jindal deve aver fiutato l’aria di dismissioni che tira sull’acciaieria italiana e ha capito che probabilmente è il momento per portare a casa un buon affare»,
Il mercato dell’acciaio è in una fase di transizione. A livello mondiale la domanda è ancora debole, ma l’outlook è positivo, tra il 2016-2018 dovrebbe cessare il ciclo di sovrapproduzione per l’Europa, dove, secondo Carsten Riek, analista di Ubs, le imprese più solide sono tutte in ripresa ed è il momento di comprare azioni.

E la regina dei listini e dei rating è ArcelorMittal, altro colosso del settore di origine indiana che vuole comprare l’Ilva di Taranto. Comprare, investire, costruire: per Ernst & Young sono le tre direttrici per conquistare posizioni... L’acciaio è il barometro dell’economia di un paese. E l’India già oggi al quarto posto nella classifica della produzione mondiale, dovrebbe balzare al secondo, dicono le stime di Ibef, Indian brand equity Fondation, subito dopo la Cina, un gigante in questo ambito.

Una crescita al ritmo del 6,9% l’anno tra il 2008 e il 2012, ultimi dati disponibili. Confermata dalle proiezioni della World Steel Association. Un mercato dove dominano da una parte imprese pubbliche dall’altra imprese private nelle mani di famiglie ricche ma anche potenti politicamente.

Sajjan Jindal ha altri tre fratelli, tutti al timone di comando dei business ereditati dal padre, Om Prakash, imprenditore e parlamentare. Anche uno dei fratelli, Naveen, è parlamentare del partito Indian National Congress. Solo Jsw Steel, nata nel 1982, vale oggi 9 miliardi di dollari americani, ha sei stabilimenti in India ma opera dagli Usa al Sud Africa e sta facendo acquisizioni anche nelle miniere, altro asset importante in India, per garantire materia prima a minor costo...

Il re dell’acciaio è Lakshmi Nivas Mittal, 49mo uomo più potente al mondo nella classifica del magazine Forbes, a capo di Arcelor Mittal,.. E’ nato nel Rajsthan ma vive a Kensington, Londra. E’ uno degli uomini più ricchi del pianeta. Arcelor Mittal fattura 59 miliardi di dollari. E’ quotata a Parigi, Amsterdam, Lussemburgo, New York, Bruxelles e Madrid. Se dovesse, per assurdo, fallire, affonderebbe gli indici di Borsa di tutto il mondo... Ora vorrebbe comprare le acciaierie Ilva di Taranto e quelle di Genova. Due basi chiave per partecipare all’annunciata ripresa dell’acciaieria europea". 

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