lunedì 22 settembre 2014

pc 23 Settembre- La Tunisia laica e progressista si mobilita contro il fascismo islamico e neomedievale dell'ISIS

Abbiamo tradotto e rigiriamo il seguente appello per la "Prima manifestazione in un paese arabo e musulmano contro l'EIIL in Tunisia".
La manifestazione è organizzata dal basso da alcuni giovani che si definiscono "indipendenti e portatori di valori universali", da quel che sappiamo nessun partito tunisino  laico, secolare o di sinistra sta dando un contributo per la riuscita di questa manifestazione anche i  partiti sedicenti "comunisti" facenti parte del Fronte Popolare sembrano troppo impegnati nella campagna elettorale per le prossime elezioni parlamentari del 26 Ottobre e quelle presidenziali del 26 Novembre.

Sosteniamo questa manifestazione spontanea contro l'oscurantismo fascista-islamico rappresentante un reale rischio di ritorno al medioevo in Tunisia ma allo stesso tempo crediamo fermamente che solo continuando ciò che è rimasto incompiuto questo pericolo possa essere evitato.

Solo respingendo il tentativo di restaurazione del regime di Ben Ali senza Ben Ali ma che si continua a basare su uno stato di polizia con ex membri del suo regime riciclati nei  partiti che stanno contestando le elezioni e reinseriti nelle istituzioni, con legami stretti con l'imperialismo, dove i giovani che hanno dato vita alla rivolta vengono incarcerati per aver dato fuoco alle stazioni di polizia mentre gli aguzzini che le dirigevano continuano a essere scarcerati vergognosamente, dove il tasso di disoccupazione continua ad aumentare e l'inflazione colpisce in particolar modo i consumi dei beni di prima necessità.

Le avanguardie del movimento rivoluzionario tunisino nelle scuole, università, posti di lavoro e quartieri devono guardare con attenzione a questo tipo di movimenti, dare il loro contributo e mettersene alla testa per dare continuità alla rivolta popolare del 2011/2012, contrastare i tentativi di restaurazione e pacificazione messi in atto dalla borghesia compradora tunisina per mezzo dello strumento elettorale quale falsa soluzione ai problemi delle masse tunisine.

Seguiranno aggiornamenti...


dalla pagina fb degli organizzatori: https://www.facebook.com/events/1420598154853642/?ref_dashboard_filter=upcoming

Prima manifestazione in un paese arabo e musulmano contro l’EIIL in Tunisia:

Questo comunicato della manifestazione è un testo non definitivo, ogni volta che sarà necessario verrà aggiornato. Si tratta della prima manifestazione, in Tunisia, contro l’EIIL ( Emirato Islamico in Iraq e al Levante). Gli organizzatori di questa manifestazione sono coscienti della probabilità che questa fallisca, ma tuttavia restano determinati nell’ organizzarla come esperienza che nel peggiore dei casi avrebbe il merito di rivelare la posizione imparziale del cittadino tunisino, arabo-musulmano, sui crimini contro l’umanità rivelati dall’EIIL.
In effetti, questo cittadino si oppone a questo genere di crimini solo quando c’è un rapporto d’identificazione o d’interesse ben determinato.
Così, il criterio determinante del grado di simpatia o di sostegno ad una causa definita, non è il grado di attentato ai diritti umani o ai valori della modernità, ma, spesso, l’appartenenza della vittima  allo stesso prisma identitario sia esso religioso, settario, territoriale o tribale
La logica di ragionamento diffusa chiama a sostenere il prossimo anche a torto e non c’è bisogno di dire che in alcuni casi, una specie di complesso di superiorità derivante da un sentimento di superiorità religiosa e ideologica conduce, talvolta , a una certa giustificazione dei crimini contro l’umanità commessi dall’EIIL in nome dell’Islam, o nel migliore dei casi a un ricorso alle teorie di cospirazione per avere la coscienza a posto.

Noi siamo un gruppo di giovani tunisini indipendenti portatori di valori universali e difensori incondizionati di questi ultimi, abbiamo deciso di stare dietro a un movimento che ha l’ambizione di aprire il dibattito, a breve termine, su questo argomento del fondamentalismo religioso al fine di avere un dibattito nazionale e a grande scala, a medio termine, con lo scopo di gettare la prima pietra contro il fondamentalismo, il fascismo, e questa predisposizione sociale al discorso sanguinario raccomandato dagli jihadisti e soprattutto l’EIIL nei nostri paesi.

Non dimentichiamo che le vittime del progetto ideale dell’EIIL, non sono soltanto i civili siriani e iracheni che subiscono il suo terrore tutti i giorni, ma anche i nostri valorosi soldati che vegliano sulla protezione delle frontiere tunisine e pagano il prezzo del terrorismo con il loro sangue e le loro lacrime.

Non dimentichiamo, neanche, che numerosi sono i Tunisini che appartengono a questo gruppo terrorista dell’EIIL e che un giorno rientreranno in Tunisia dopo aver commesso tutti gli atti barbari di decapitazione e di tortura che vediamo nei media o sulle reti sociali.

Tutte le cause giuste dovrebbero essere sostenute incondizionatamente e non secondo la simpatia religiosa o etnica , altrimenti noi non meritiamo la nostra umanità . Al di là della manifestazione che stiamo organizzando, abbiamo altre proposte per sostenere i civili vittime del fascismo dell’EIIL.
Abbiamo deciso di scendere in strada per protestare contro l’EIIL il 25 settembre 2014.

Attualmente, in Iraq e in Siria il semplice sospetto di slealtà verso l’EIIL è passibile della pena di decapitazione e questa pratica comincia a diventare di routine e banale . Uccidono donne e bambini a sangue freddo e nel migliore dei casi li rendono schiavi. La schiavitù qui è la porta d’accesso a pratiche di abuso sessuale e di violazione dell’integrità fisica delle vittime, il tutto sostenuto da un’interpretazione fondamentalista sclerotizzata degli antichi testi religiosi .

I membri dell’EIIL, a tratti, hanno dato dopo la decapitazione le teste delle vittime ai bambini per giocarci. Le sequenze dei video che circolano sul net lo confermano e sono accessibili a tutti.
L’EIIL non rappresenta un pericolo soltanto per le minoranze religiose, ma per tutti. Tutti coloro che non manifestano la loro lealtà a questo movimento diventano oggetto di minacce di morte e di abusi sia realmente sia virtualmente sui social network.
I protagonisti dell’EIIL sono, al di là di tutto, fieri di questi crimini contro l’umanità. Le loro convinzioni dogmatiche riposano sul terrore, l’intimidazione e l’eliminazione del nemico poiché tutti i mezzi sono buoni per realizzare il sogno del califfato islamico.

Per sensibilizzare e richiamare l’opinione pubblica sui crimini dell’EIIL, ci permettiamo di pubblicare tutti i link dei video e delle foto delle atrocità commesse da questi terroristi .  

arab version:

  النصّ العربي :
ملاحظة: هذا النّص الملحق بالدعوة للتظاهرة، سيقع تحيينه كلّ ما تطلّب ذلك وهو غير نهائي.

أوّل مظاهرة في تاريخ تونس يدرك منظّموها أنّها قد تفشل فشلاً ذريعًا ولكنهم عاقدو العزم على تنظيمها كتجربة، في أسوأ الأحوال، قد تفضح هذه التظاهرة، أكثر طريقة تفكير الإنسان العربي والمسلم غير المتسامحة والتي لا تنتمي لروح العصر.

الإنسان العربي والمسلم لا يتحرّك ولا يندّد ولا يحزن على الجرائم التي تنفّذ ضدّ شقيقه الإنسان إلاّ عند وجود رابط مصلحي ضيّق معيّن.

مقياس الإنسان العربي والمسلم عمومًا للتعاطف مع قضيّة ما (وسنحاول بقدر الإمكان تفادي الشّموليّة) هو إنتماء الضّحية أو المضطهد، العرقي والدّيني والطائفي والقبائلي، والمعيار ليس مدى فضاعة تلك الجريمة وإنتهاكها لحرمة الإنسان وحقوقه الأساسية،بطريقة مبدئيّة تسمو على المنطلقات الضّيقة والسكتارية التي سبق ذكرها.

منطلق التّفكير السائد عندنا هو المثل التونسي القائل: "أنا و ولد عمّي على الغريب".

هذا دون ذكر أنّ الطّبع المستبدّ والغرور ووهم التفوّق الإيديولوجي والدّيني على باقي الإنسانيّة قد يجعلنا في الكثير من الأحوال نبرّر تلك الجرائم أو في أحسن الأحوال نعطي تفسيرًا مؤامراتيًّا يجعلنا نطمئّن ونحن نسلك سلوكا غير إنساني تجاه الآخر المختلف.

نحن مجموعة من الشّباب التونسي المستقّل الحامل لمجموعة من المبادئ الكونيّة والمدافع عنها، قرّرنا أنّ نكون وراء تحرّك نأمل أن يكون منطلقا مستقبلا لإطلاق جدل وحوار وطني قد يؤدّي إلى بداية إقتلاع بذور الفاشيّة والتهيؤ الفكري والفعلي لتقبل الدموية والعنف في هذه المنطقة من العالم، نحو آفاق أنسانية أرحب تناضل وتنحاز للإنسان بما هو إنسان.

لا يجب أن ننسى أنّ ضحايا المشروع الفكري الدّاعشي الذي نتظاهر ضده، ليسو مواطني سوريا والعراق فقط، بل إخوتنا وعناصر جيشنا التونسي المتمترسين في جبال تونس الغربيّة والذين يواجهون ضربات الدواعش الغادرة منذ مدة.

لا يجب أن ننسى أيضًا أنّ العديد من التونسيّين وهم بالآلاف يقاتلون في صفوف التنظيم الفاشي "داعش" وهم يمارسون الآن القتل والذبح و قد يعودون يومًا لتونس، ولذلك علينا أن نقول بصوت عال، إنّ هؤلاء لا يمثلون تونس، وأن تونس لا تتشرف بجرائهم.

كلّ القضايا العادلة في العالم وجب مساندتها من منطلق الأخوّة الإنسانيّة وليس فقط من منطلق التعاطف الدّيني والعرقي.

لن نتظاهر فقط، فلدينا أيضًا مجموعة من الإقتراحات الفعليّة لمساندة المدنيين ضحايا فاشيّة داعش في سوريا والعراق، ونرحّب بكل عمل أو نشاط يصب في هذا الإتجاه.

في العراق وسوريا الآن، يتم ذبح النّاس على شبهة أو تهمة عدم ولائهم لتنظيم "الدّولة الاسلامية" الإرهابي.

يقتل النّساء والأطفال في مناطق النّزاع بدمّ بارد و في أفضل الأحوال يمارس عليهم الرّق والإستعباد والسّبي.

الرّق والإستعباد هو مدخل للإغتصاب والتنكيل الجسدي "المباح" والتفسيرات السلفية للنّصوص الدّينيّة تبيح للارهابيين فعل ذلك.

يقوم أحيانا أعضاء داعش بعد ذبح عدّوهم أو أسراهم، بإعطاء الرؤوس للأطفال ليلعبوا بها وهذا موثق عبر الانترنت.

مصيبة داعش لم تطل فقط الأقليّات الدّينيّة بل شملت الجميع، كلّ فرد لا يعلن الولاء لتلك الدّولة هو ضحيّة مفترض للقتل والذّبح والتنكيل.

هم يتفاخرون بتلك الجرائم ولا يخفونها البتّة فمنطلقهم الفكري العقائدي هو "إرهاب العدوّ بكلّ الوسائل وكلّه متاح في سبيل حلم الخلافة الإسلاميّة".

سننشر في حائط الصفحة فيديوات وصور جرائهم لتذكير الرأي العامّ، ونحن نعتذر عن قسوة ودموية تلك الصور.

وبناء على ما ذكرناه أعلاه، قرّرنا القيام بمظاهرة في وسط العاصمة يوم الخميس 25 سبتمبر 2014، ونرجو من المواطنات التونسيات والمواطنين التونسيين المشاركة للتعبير عن انسانيتهم وتسامحهم ورفضهم للجرائم ضد الانسان كإنسان، أيا كان جنسه أو لونه أو عرقه أو ديانته.... تونس ستقول لا للإرهاب... لا للجرائم على أساس ديني.
Le texte Français:
Première manifestation contre l'EIIL en Tunisie:
Ce communiqué de la manifestation est un texte non définitif, son actualisation s'effectuera chaque fois cela est nécessaire.

Il s'agit de la première manifestation, en Tunisie, contre l'EIIL ( Emirat Islamique en Irak et au Levant). Les organisateurs de cette manifestation sont conscients de la probabilité d'échec de cette dernière, mais ils restent, tout de meme déterminés à l'organiser comme expérience qui au pire des cas aurait le mérite de révéler la position impartiale du citoyen tunisien, arabo-musulman, contre les crimes contre l'humanité révélés par l'EIIL.
En effet, ce citoyen ne s'oppose à ce genre de crimes que lorsqu'il y a un rapport d'identification ou d'intérêt bien déterminé.
Ainsi, le critère déterminant du degrés de sympathie ou de soutien d'une cause définie, n'est pas le degré d'atteinte aux droits de l'homme ou aux valeurs de la modernité, mais, souvent, l'appartenance de la victime au même prisme identitaire qu'il soit religieux, sectaire, territorial ou tribal.
La logique de raisonnement répandue appelle à soutenir le proche même à tort et cela va sans dire que dans certains cas, une sorte de complexe de supériorité provenant d'un sentiment de supériorité religieuse et idéologique mène, parfois, à une certaine justification des crimes contre l'humanité commis par l'EIIL au nom de l'Islam, ou au meilleur des cas à un recours aux théories de conspiration afin de se donner bonne conscience.

Nous sommes un groupe de jeunes tunisiens indépendants porteurs des valeurs universalistes et défenseurs inconditionnels de cette dernier, et avons décidé d'être derrière un mouvement qui ambitionne d'ouvrir le débat, sur le court terme, sur cette question de fondamentalisme religieux afin d'avoir un débat national et à grande échelle, sur le moyen terme, ayant pour but de jeter la première pierre contre le fondamentalisme, le fascisme et cette prédisposition sociale et sociétale au discours sanguinaire prôné par les djihadistes et notamment l'EILL dans nos pays.
N'oublions pas que les victimes du projet 'idéel' de l'EIIL, ne sont pas uniquement les civiles syriens et irakiens qui subissent ses terreurs tous les jours, mais aussi nos valeureux soldats qui veillent sur la protection des frontières tunisiennes et payent le prix du terrorisme de leur sang et de leurs larmes.
N'oublions pas, non plus, que nombreux sont les tunisiens qui appartiennent à ce groupement terroriste de l'EIIL, et qu'un jour ils rentreront en Tunisie après avoir commis tous les actes barbares de décapitation et de torture que nous voyons dans les médias ou sur les réseaux sociaux.

Toutes les causes justes devraient être soutenues inconditionnellement et non à partir du prisme de la sympathie religieuse ou ethnique, autrement nous ne méritons pas notre humanité.

En dehors de la manifestation que nous organisons, nous avons d'autres propositions tendant à soutenir les civiles victimes du fascisme de l'EIIL.

Nous avons décidé de sortir dans la rue pour protester contre l'EIIL le 25 septembre 2014.

Actuellement, en Irak et en Syrie la simple suspicion de déloyauté envers l'EIIL est passible de la peine de décapitation. et cette pratique commence à devenir routinière et banale.
Les femmes et les enfants se font tuer de sang froid, et au "meilleur" des cas font l'objet d'esclavagisme. l'esclavagisme ici est la porte d'accès à des pratiques d'abus sexuel et de violation de l'intégrité physique des victimes, le tout étayé par une interprétation des anciens textes religieux d'une manière fondamentaliste sclérosée.

Les membres de l'EIIL ont, par moment, donné les têtes , après décapitation des victimes, aux enfants pour jouer avec. Les séquences de vidéo qui circulent sur le net le confirment et sont accessibles à tous.
l'EIIL ne représente pas uniquement un danger pour les minorités religieuses, mais tout le monde. Tous ceux qui n'expriment pas leur loyauté à ce mouvement deviennent objet de menaces de mort et d'abus, que ça soit réellement ou virtuellement sur les réseaux sociaux.
Les acteurs de l'EIIL sont, par dessus tout, fiers de ces crimes contre l'humanité. leurs convictions dogmatiques reposent sur la terreur, l'intimidation et l'élimination de l'ennemi car tous les moyens sont bons pour la réalisation du rêve du califat islamique.

En guise de sensibilisation et de rappel de l'opinion publique des crimes de l'EIIL, nous nous permettrons de publier tous les liens des vidéos et des photos des atrocités commises par ces terroristes

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