giovedì 18 settembre 2014

pc 18 settembre - Fincantieri Palermo: riprende il lavoro... ma come e fino a quando?

Dopo anni in cui tantissimi operai della Fincantieri di Palermo sono stati in cassa integrazione, adesso sono rientrati quasi tutti e stanno lavorando ad una nave della Msc per trasformarla.
E sono subito tornati alla ribalta grazie appunto ad una "operazione di alta chirurgia metallurgica" con tanto di tv e giornali addirittura da tutto il mondo che hanno ripreso le operazioni di allungamento della nave, intervistando anche i dirigenti che hanno vantato ancora una volta l'abilità delle "maestranze" che "hanno finito il lavoro con due giorni di anticipo" rispetto alla data prevista. Altre navi che fanno parte del programma Rinascimento della Msc (Sinfonica: lavori dal 12 gennaio al 16 marzo 2015; Opera dal 2 maggio al 4 luglio; Lirica dal 31 agosto al 2 ottobre per un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro) arriveranno nei prossimi mesi, dopo che questa sarà uscita a novembre, così dicono i responsabili, per un lavoro che dovrebbe durare almeno un anno. Inoltre è previsto l'arrivo per il prossimo 19 settembre della Saipem 7000, la nave officina più grande del mondo, che resterà ormeggiata per 45 giorni per lavori di manutenzione.


Insomma una "boccata d'ossigeno" e una certa "tranquillità", così ne abbiamo parlato con gli operai, che permetterà di pensare ad altri problemi oltre quello di lottare per tenersi il posto di lavoro…
Se a questa ripresa facesse seguito finalmente il concreto impegno della Regione con il finanziamento di 50 milioni (già stanziati) mille volte promesso e mai attuato per la costruzione del nuovo bacino da 80mila tonnellate al posto dei due bacini da 19 e 52mila tonnellate, qualche anno di lavoro potrebbe essere davvero assicurato.
Certo, l'intenzione che sta dietro la costruzione di questo bacino, e cioè, l'impegno dell'azienda di "aggredire" il mercato delle costruzione di megayacht ci sembra azzardato e comunque anche se andasse in porto non richiederebbe tutti gli operai attualmente in forza alla Fincantieri di Palermo, se ci si dovesse affidare solo a questo settore.

Ma a queste "buone notizie" si affiancano quelle relative alla privatizzazione della metà della Fincantieri dal mese di luglio scorso; la Borsa però non ha risposto come l'azienda (quasi tutta statale) pensava, confermando sia la scarsa comprensione, da parte del "management", dei meccanismi del mercato capitalistico soprattutto nei periodi di crisi, sia la scelta più per necessità ideologica che economica del governo. E quanto questa ideologia, abbassati oramai fino al servilismo, abbia ormai toccato nel profondo i sindacati confederali, questa volta, rispetto agli anni passati, non solo l'annuncio, ma nemmeno la privatizzazione vera e propria ha provocato una opposizione (nemmeno della Fiom, che l'anno scorso aveva accennato almeno ad un piccolo sciopero!)

Dalla parte degli operai comunque le conseguenze della lunga cassa integrazione sono ancora sul tappeto dato che alcuni hanno fatto causa contro l'azienda per discriminazione nell'utilizzo appunto della cassa, mentre nel frattempo è partita un'altra causa per il riconoscimento del tempo di lavoro che riguarda il "cambio tuta"… vedremo nelle prossime settimane come queste iniziative si evolveranno. Iniziative che abbiamo inserito nelle discussioni nate con gli operai stimolate dal cartello con il quale abbiamo presidiato l'ingresso della fabbrica, che denuncia la politica del governo Renzi. Dalla privatizzazione all'attacco al salario e all'art. 18 dello Statuto dei lavoratori…

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