lunedì 15 settembre 2014

pc 15 settembre - Renzi inaugura l'anno scolastico a Palermo ma non trova l'accoglienza che vorrebbe ma quella che si merita da Buffone a Pezzo di m

Renzi atteso a Palermo, oltre cento precari
davanti all’Istituto don Puglisi: «Lavoro, lavoro»
La polizia ha transennato la zona, agenti in tenuta antisommossa. Il premier non è ancora arrivato

PALERMO - Un centinaio di manifestanti tra edili e docenti precari della scuola sta protestando a pochi metri dall’ingresso dell’Istituto don Pino Puglisi a Palermo, dove è atteso il premier Matteo Renzi per l’inaugurazione dell’anno scolastico. La polizia ha transennato la zona, gli agenti sono in tenuta antisommossa. Gli edili urlano «lavoro... lavoro». Ad attendere Renzi ci sono gruppi di precari della scuola che chiedono di essere stabilizzati ma anche vincitori del concorso del 2012, che attendono l’immissione in ruolo. Poco distante un gruppo di disoccupati che per anni ha lavorato nel settore dell’edilizia, invece, rivendicano l’applicazione di un protocollo di intesa stipulato nel 2013 dal Comune di Palermo e dalle associazioni sindacali e di categoria.
LE VOCI DEI MANIFESTANTI - Daniele Midolo è uno degli insegnanti che da anni lavora con contratti a termine nella scuola, da 28 anni insegna educazione musicale a Catania, così come Antonio Geraci, che di anni ne ha 60 e da 35 è precario. «Chiediamo la stabilizzazione - dicono i due docenti - l’immediata immissione in ruolo. A Matteo Renzi diremo che nella scuola ci sono cattedre vuote». «Non siamo grasso che cola - gli fa eco Claudia Platania, dell’Anief di Catania, insegnante di musica - è inutile fare concorsi quando da anni nelle scuole insegnano docenti come noi». I manifestanti hanno striscioni con scritto «Premiate il merito», «Esclusi senza motivo». Gli edili sono scesi in piazza con gli elmetti gialli. «Siamo qui per chiedere i nostri diritti - dice Salvatore Bruno, operaio di 29 anni - Chiediamo a Renzi di fare rispettare il protocollo di intesa firmato con il Comune di Palermo per promuovere politiche attive del lavoro funzionali ai bisogni occupazionali del settore».
15 settembre 2014
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e naturalmente per poter fare il suo veloce passaggio si è dovuto blindare per bene

blindatura che ha penalizzato l'intera città

Effetto Renzi a Palermo, città blindata e paralizzata: è caos

15 settembre 2014
di Redazione
Slitta di due ore l’arrivo a Palermo del Premier Matteo Renzi, che oggi nell’anniversario dell’uccisione di Don Pino Puglisi parroco di Brancaccio inaugurerà l’anno scolastico. E in città è caos. Strade di accesso alla città bloccate, gruppi di manifestanti e forze dell’ordine dispiegate in tenuta anti sommossa.
Più di un chilometro di coda si registra per entrare in città dall’Autostrada Catania-Messina. E’ chiuso alla circolazione il ponte di via Giafar. Code anche nella zona Sud di Palermo.
Davanti alla scuola nel quartiere Brancaccio un cordone di poliziotti separa i manifestanti dall’ingresso della struttura.
“Buffoni, buffoni, andate via…” urlano i manifestanti. A protestare sono i vincitori di concorso a cattedra delle scuole, gli operai edili che chiedono lo sblocco delle opere e che non credono all’efficacia dello ‘Sblocca Italia’, i senza casa di Palermo che vorrebbero potere usufruire dei beni confiscati alla mafia da utilizzare come alloggi e le mamme degli alunni siciliani secondo cui il Governo nega loro il diritto allo studio.

In prima fila a contestarlo i compagni di proletari comunisti

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