venerdì 12 settembre 2014

pc 12 settembre - il presidio NOTAV blocca gli espropri a Arquata Scrivia

AGGIORNAMENTO: l'esproprio sarebbe dovuto iniziare alle 9 ma i tecnici di Cociv non si sono presentati. Il presidio rimane comunque fino a mezzanotte. Oltre un centinaio arrivati anche dalla Val Susa, che hanno bloccato il cantiere, impedendo l'ingresso ai camion

15:30 Tutto calmo dal "fronte" di Radimero
Non abbassano la guardia i No Tav che stanno presidiando il terreno a Radimero, Arquata Scrivia, dove oggi erano attesi i tecnici di Cociv per dare avvio alla procedura di esproprio. Nonostante sia arrivata da più fonti la notizia secondo la quale Cociv avrebbe rinviato l'atto di presa in possesso, il presidio resterà attivo fino alle 24 di oggi, mercoledì 10.
Gli attivisti hanno iniziato a radunarsi nel campo allestito in prossimità del cantiere del Terzo Valico già dalla serata di ieri. A sostenere, infatti, il movimento della provincia di Alessandria sono arrivati da diverse parti d'Italia, in particolare dalla Val Susa.
Ma già dalle prime ore di oggi circolava la voce della rinuncia di Cociv, decisione assunta da prefettura e questura. "Una decisione probabilmente presa di fronte all'imponente mobilitazione attivata dai No Tav - Terzo Valico e per evitare quindi di ripetere la pessima gestione già sperimentata il 30 luglio per procedere agli espropri, realizzati solo al prezzo di pesanti e ripetute cariche e lancio di lacrimogeni contro gli attivisti e permettendo semplicemente agli operai del Cociv di scattare qualche foto dei terreni da dietro i cordoni di polizia", dicono i No Tav.
Il prefetto avrebbe chiesto a Cociv un "cambio di strategia", invitando il consorzio a contattare direttamente i proprietari del terreno, che sembrano risiedere in America, per proporre una transazione. Un terreno che, però, è fondamentale per il proseguimento dei lavori: su di questo dovrà essere portata la "talpa", la trivella con la quale realizzare il tunnel. C'è, quindi, da attendersi che l'esproprio non sia annullato ma solo rinviato. Intanto, per tutta la giornata di oggi, gli attivisti hanno bloccato il cantiere, fermando i camion all'ingresso dell'area ed impedendo i lavori.


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