lunedì 1 settembre 2014

pc 1 settembre - combattere il piano casa del governo ovunque - l'esempio di firenze

Firenze. Barricate contro piano casa e articolo 5


altBlocchi e barricate durante tutta la mattinata di venerdì per le vie di Firenze. Viale Gori continua a essere bloccata dai manifestanti del Movimento di Lotta per la Casa. Gli occupanti resistenti hanno improvvisato due barricate nel viale che, dall'importante arteria di via Baracca, prosegue in direzione autostrada e aeroporto.
I blocchi nascono come risposta alla scellerata decisione di staccare la luce al Concorde Occupato in base all'art.5 del piano casa. Mercoledì 20 Agosto fin dalle 7.30 un ingente numero di forze dell’ordine aveva infatti blindato via Sgambati per permettere agli operai di Enel di staccare la luce al Concorde di viale Gori, lasciando così numerose famiglie con bambini al buio e senza la possibilità di usare gli elettrodomestici.

Come ribadito nella recente conferenza stampa convocata dal Movimento, a causa del piano casa “in una città come Firenze non viene riconosciuta la possibilità a 1.500 persone, compresi donne e bambini, di avere il minimo essenziale per vivere”. Questa situazione emergenziale si intreccia all'aumento degli sfratti in città: a settembre sono programmati 120 sfratti esecutivi rispetto ai quali, annunciano dal Movimento, “già da lunedì, difendendo due sfratti, cercheremo di resistere in tutti i modi alla forza pubblica perché senza soluzioni non si va avanti”. È da oltre due anni infatti che moltissimi degli sfrattati aspettano un bando per le case popolari che ancora il Comune di Firenze decide di non pubblicare accampando come scusa un'imminente nuova legge regionale sulla casa.
L'amministrazione cittadina, anche con il nuovo corso Nardella, si dimostra ligia esecutrice della linea di governo renziana, andando ad aggravare, in una guerra ai poveri senza quartiere, i contesti di emergenza abitativa. Il Movimento non ci sta e oggi ha eretto le prime barricate. Dalle 10 del mattino in poi si sono susseguiti gli ultimatum della questura che intimava lo sgombero delle strade, ma i manifestanti non hanno abbandonato il presidio resistente non avendo il Comune risposto alle rivendicazioni degli occupanti in merito al riallaccio dell'elettricità al Concorde. D'altra parte l'alternativa è secca: se ci vogliono per la strada ci avranno nelle strade!

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