giovedì 7 agosto 2014

pc 7 agosto - Nella Sicilia di Crocetta... prima di tutti si pagano gli onorevoli!

La Sicilia, è risaputo, è la regione che sta in fondo a tutte le classifiche per quanto riguarda la disoccupazione, la chiusura delle fabbriche, la mancanza di case, la scuola, l'assenza di servizi, per la mafia lo smaltimento dell'immondizia, per la generale invivibilità delle città, la burocrazia e la corruzione, i politici in galera o inquisiti,  per l'inefficienza ad ogni livello ecc. ecc, , quest'anno perfino l'approvazione della legge finanziaria è diventata una barzelletta, e non stiamo parlando del contenuto, perché come si può immaginare non è per niente una legge che possa dare la benché minima risposta ai bisogni sociali, ma perché è stata approvata "a rate", in tre parti e perché ancora in agosto si aspetta la supervisione del commissario straordinario che potrebbe ancora rinviarla alla Regione.

Davanti a tutto questo gli "onorevoli" hanno pensato bene di salvare i loro stipendi. Ma quali precari e forestali e altri lavoratori che aspettano fino ad una anno! I loro vengono prima di tutto e tutti! E infatti, l'"onorevolissimo" Ruggirello, uno dei tanti che hanno cambiato casacca e uno dei firmatari dell'emendamento, piuttosto arrabbiato dice: "Siamo stanchi di avere trasferimenti finanziari a singhiozzo. L'ultimo stipendio ci è stato accreditato solo oggi, con un ritardo di 15 giorni"!!!
La Repubblica del 5 agosto continua: "… con un blitz nell'ultima notte di lavori, tre deputati dotati di un ampio mandato trasversale hanno inserito nella legge finanziaria una norma che "blinda" i soldi per i loro compensi… Un blitz, appunto, che mette sotto chiave indennità da 8.500 euro al mese, le più robuste nella giungla delle retribuzioni di chi ogni mese attende un trasferimento da parte della Regione siciliana. La norma, firmata dai deputati questori Paolo Ruggirello, Franco Rinaldi e Antonino Oddo, consiste in tre righe di difficile comprensione immediata [e ti  pareva!]: in sostanza, inserisce il contributo annuale per l'Ars (149 milioni di euro) fra le spese obbligatorie dell'amministrazione regionale, al pari di quelle che ad esempio - garantiscono lo stipendio dei dipendenti degli assessorati."

Ma "Nello stesso elenco prioritario non figurano quelle categorie che pure battono cassa un giorno sì e l'altro pure (i sindaci hanno azzerato i servizi sociali) o protestano proprio perché, in alcuni casi, non vedono lo stipendio anche da un anno (gli operatori della formazione professionale). È la casta che si autotutela, urlano loro, gli svantaggiati, in una terra che segna livelli di disoccupazione da record (quella giovanile ha raggiunto il 60 per cento) e dove il commissario dello Stato, solo qualche giorno fa, ha segnalato un nuovo buco da 66 milioni nel bilancio della Regione che ha costretto il governo Crocetta ad accendere un nuovo mutuo."

E tutto questo, come oramai è di moda, "all'insaputa dello stesso Crocetta ('Non mi sono accorto di nulla')!!!"

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