venerdì 22 agosto 2014

pc 22 agosto - In questi giorni di rivolta a Ferguson e negli USA, ricordiamo il 21 agosto 1971 -L'ASSASSINIO DI GEORGE JACKSON

Commozione e rabbia nella comunità afroamericana e fra tutti i detenuti rivoluzionari degl stati uniti per la morte di George Jackson, avvenuta il giorno precedente. Il 21 agosto 1971, infatti, nel cortile della prigione San Quentin veniva ucciso a colpi di fucile da un secondino George L. Jackson, field marshal per le prigioni del Black Panther Party.

L'omicidio diede il via ad un a feroce campagna di repressione contro il movimento dei neri che coinvolse, fra gli altri, anche la militante comunista Angela Davis.


"Sono stato in rivolta per tutta la vita" scrisse George Jackson in una sua lettera. La prima rivolta fu il crimine. George Jackson fu arrestato per la prima volta a 14 anni per il furto di una borsetta, Da qui fu un susseguirsi costante di arresti, riformatori e rilasci provvisori. A 18 anni fu arrestato per il furto di 70 dollari da un distributore di benzina; ebbe una condanna a tempo indeterminato: da 1 anno a vita.

Proprio in carcere iniziò la sua maturazione politica:
"...scoprii Marx, Lenin, Trockij, Engels e Mao, e ne fui redento. Durante i primi quattro anni non studiai altro che economia e discipline militari. Conobbi i guerriglieri neri, George "Big Jake" Lewis, e James Carr, W.L. Nolen, Bill Christmas, Terry Gibson e molti, molti altri. Tentammo di trasformare la mentalità del criminale nero nella mentalità del rivoluzionario nero."


DI SEGUITO ALCUNE SUE CITAZIONI

Col sangue agli occhi
Lettera a un compagno
28
 marzo 1971
Mia sorella mi ha informato che sei stato rilasciato e che hai costituito un corso di educazione
 politica. Noi due siamo ancora vicini, l'ho sentito nelle parole di mia sorella e nelle tue lettere. Da quando ci hanno separato siamo passati più o meno attraverso le stesse scoperte: dalle fughe confuse verso l'Africa delle rivoluzioni nazionali, fino allo stadio delle sommosse dell'Amerika nera rivoluzionaria. Adesso siamo giunti, con il resto del mondo coloniale, al socialismo scientifico rivoluzionario. Ho sempre sperato di non vederti intrappolato allo stadio delle sommosse, come lo sono in piena buona fede tanti e tanti altri fratelli. Qui devo tutti igiorni fargli la predica: pensano che essere pronti alla battaglia sia più che sufficiente. Eppure, senza disciplina e senza direzione, finiscono a lavare macchine in qualche garage, o finiscono cadaveri senza nome negli obitori dello stato metropolitano. Ma ero quasi certo che un fratello come te non sarebbe finito in quel modo.
Citazioni
La rivoluzione all'interno di una moderna società industriale capitalistica ha un solo significato: il rovesciamento di tutti i rapporti di proprietà esistenti, e la distruzione di tutte le istituzioni che, direttamente o indirettamente, sostengono i rapporti di proprietà esistenti.
·         Avere un cambiamento rivoluzionario significa prendersi tutto ciò che è in possesso dell'1 per cento e trasferirlo nelle mani del rimanente 99 per cento. Se questo 1 per cento è semplicemente sostituito da un altro 1 per cento, allora di cambiamenti rivoluzionari non ce ne sono stati.
·         Per lo schiavo, la rivoluzione è un imperativo, è un atto cosciente di disperazione, dettato dall'amore.
·         L'idea amerikana
Avere un servo era per Frankestein una necessità e un'espressione del suo ego tarato; egli creò allora una creatura deforme e demente, patologicamente forte ed enorme. Diede a questo bestione un'intelligenza inferiore, per poterne limitare a volontà le azioni. Edificò intorno al gigante delle istituzioni abbastanza flessibili per farlo lavorare, e abbastanza rigide per prevenire ogni crescita delle sue facoltà mentali. inserì nel cranio del bestione, malvolentieri, un cervello, solo perché era necesario per farlo muovere. Il bestione lavorava e combatteva i nemici del suo creatore. Il bestione era felice quando guardava il suo creatore sempre più potente. Viveva attraverso il suo creatore. E quando alla fine si vide come era in realtà, impazzì.
·         La giustizia amerikana
Vogliono la libertà di depredare i popoli del mondo... qualunque ne sia il prezzo in sangue.
·         L'oppressione suprema della legge non è l'ordine, è la prigione.
Dopo la morte del fratello, Jackson scrisse in una lettera:
Non ho versato una lacrima, sono troppo fiero per farlo. Un bellissimo, bellissimo uomo-bambino con un fucile automatico in mano. Lui sapeva come essere con il popolo. Ho amato Jonathan, ma la sua morte ha solo rafforzato la mia volontà di lottare. Per essere fiero mi basta sapere che era carne della mia carne e sangue del mio sangue.


Nessun commento:

Posta un commento