domenica 10 agosto 2014

pc 10 agosto - SPROPORZIONE INDEGNA corrispondenza da Genova


Dunque, vediamo se ho capito bene: in giro c'è un 'signore' l'ex ministro Scajola che vive ad Imperia, in una splendida villa sulla collina prospicente il bellissimo mare di Oneglia, che è stato incriminato per una sfilza di reati da far impallidire Al Capone.
Concorso in associazione mafiosa, favoreggiamento della latitanza di un ex parlamentare forzitaliota condannato in via definitiva per mafia (Amedeo Matacena), violazione sistematica della privacy dei suoi avversari politici (anche quelli interni alla sua stessa co..., pardon formazione), ingiusto arricchimento per la vicenda della casa a due passi dal Circo Massimo regalatagli da non si sa chi (e, nonostante abbia detto di volerla vendere, non risulta lo abbia mai fatto), sono solo alcune delle attività illegali contestategli dagli inquirenti.
Ebbene: questo essere immondo, dopo solo qualche giorno di meritatissima galera - fatta comunque in una comodissima cella singola, degna di un boss - è agli 'arresti domiciliari' nella sua 'modesta villetta' di nome Ninina.
Ora sembra che i Magistrati abbiano disposto il 'processo immediato'... ad ottobre: nel frattempo se la gode a casa alla faccia degli italiani onesti.
Tutto questo mentre, da diverse settimane, quattro attivisti del movimento NO TAV - Chiara, Claudio, Mattia, e Niccolò - marciscono in galera soltanto per il fatto di aver protestato vivacemente contro la costruzione di un'opera devastante, inutile, e costosissima.
Sembra difficile sostenere che i reati, di cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino accusa i quattro attivisti ambientalisti, siano più gravi di quelli contestati all'ex ministro degli Affari interni a sua insaputa: eppure questa è l'inaccettabile situazione a cui siamo di fronte.
Genova, 09 agosto 2014

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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