sabato 26 luglio 2014

pc 26 luglio: Giornata internazionale di mobilitazione - Milano con la Resistenza Palestinese fino in fondo

Anche se all’inizio si era in pochi, circa 400,quando il corteo è partito ci siamo scoperti di essere in tanti e possiamo dire di aver sfiorato i 3.000 partecipanti.



Delegazioni di palestinesi sono venute da Bergamo-Sondrio-Monza-Mantova-Cremona-Varese-Como piene di ragazze e ragazzi.


Tanti gli “indigeni” italiani e con anche una delegazione del Si Cobas, segnale positivo nel desolante panorama dei silenti antagonisti e del sindacalismo di base milanese.
Come è giusto che fosse tante, tantissime e di tutte le misure le bandiere palestinesi, ma come è altrettanto giusto come circoli di Proletari comunisti BG/MI con le nostre bandiere,il nostro striscione, i nostri volantini, le locandine (che hanno trovato posto anche sul camion che apriva il corteo. Un mescolarsi salutare come un melting pop di lotta e solidarietà.
Così si sono lanciati slogan comuni e si è intervenuti anche ai microfoni del camion.

Certo il corteo voleva fare un altro percorso, andando verso San Babila e cacciare un gruppo di fascisti scesi in piazza al fianco della Palestina (sic!) ma un imponente e spropositato numeri di sbirri e digossini ha impedito che che si impartisse la giusta lezione ai topi fi fogna. D'altronde come è stato ribadito negli interventi finali non lasceremo nessuno spazio a questa feccia coperti dai loro amici in divisa.
Tra le presenze anche quella della consigliera Anita Sonego, unica voce nel consiglio comunale a denunciare Israele, che di fatto ha pulito la coscienza alla giunta Pisapia che nei giorni scorsi ha partecipato con Maroni e Podestà alle manifestazioni filo israeliane, in verità molto sparute al massimo 30, e iper difese come una zona rossa.
Unica nota stonata il momento in cui dal camion, dopo che vi erano stati degli interventi di denuncia della connivenza dello stato italiano-dela giunta Pisapia e dopo che era stata mandata Bella Ciao, è stato fatto partire l’inno italiano. Prontamente intervenuti  fischiando sonoramente e denunciando che del sangue versato a Gaza l’Italia è il 1° alleato di Israele, lo scempio dell’inno è cessato.
Circoli Proletari Comunisti BG/MI  


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