mercoledì 2 luglio 2014

pc 2 luglio - Petizione da sottoscrivere in italia - comitato per la libertà di Saibaba - csgpindia@gmail.com

All’ambasciata/Consolato dell’India in Italia
e, per suo tramite,
al Governo dell’Unione Indiana
Al Governo dello Stato del Maharastra

Noi sottoscritti esprimiamo il nostro sdegno per il sequestro e arresto clandestini e illegali del Prof. G N Saibaba, Professore associato del Ramlal Anand College della Delhi University e dirigente del Fronte Democratico Rivoluzionario, avvenuto alle 13.00 circa del 9 maggio.
Già da un anno il prof. Saibaba subisce soprusi e intimidazioni. Nel settembre scorso la sua abitazione è stata perquisita e in gennaio ha già subito un interrogatorio senza che emergessero elementi utili all’arresto.
Otto mesi dopo, poco dopo il suo viaggio in Europa in cui ha continuato e propagato le sue denunce, viene sequestrato, arrestato e trasferito in un altro stato con una operazione segreta.
Questo arresto, come quello avvenuto pochi giorni prima in circostanze simili del presidente della stessa organizzazione in Uttarakhand, Jeevan Chandra e come quelli dello studente attivista culturale Hem Mishra e del giornalista indipendente Prashant Rahi, torturati e detenuti da mesi nella prigione centrale di Nagpur su accuse pretestuose, confermano che è in corso in India un piano di annientamento di ogni dissenso tra gli intellettuali e di ogni opposizione alla repressione di stato contro i movimenti popolari, un’intollerabile caccia alle streghe.
Il Prof. Saibaba è disabile al 90%, vive su una sedia a rotelle ed necessita di terapia per patologia cardiaca. L’accanimento e le intimidazioni contro di lui sono una evidente violazione dei suoi diritti umani.
Per questo condanniamo l’operazione illegale condotta dalla polizia del Maharastra come parte del piano per soffocare tutte le voci che prendono posizione contro l’ingiustizia e l’oppressione e a favore della lotta per eliminarle.
Per questo esigiamo la liberazione immediata e incondizionata del Prof. Saibaba, di Jeevan Chandra, Hem Mishra, Prashant Rahi e ci impegniamo a continuare e intensificare la nostra mobilitazione fino a quando la nostra richiesta non sarà soddisfatta.

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