mercoledì 2 luglio 2014

pc 2 luglio - Lettera all'ambasciata indiana a Roma e al Ministero degli esteri per la libertà di SAIBABA

all'Ambasciata India 
via XX settembre 
Roma

Al Ministrodegli Esteri  Italia
sua sede

oggetto:
richiesta di prestare attenzione al caso del Dr. Saibaba

Noi un gruppo di intellettuali scrittori, universitari, giornalisti , rappresentanti di organizzazioni politiche e sindacali, esponenti del movimento delle donne  sottoponiamo alla vostra attenzione
il recente caso dell'arresto del Dr. GN Saibab.

Il Dr. G N Saibaba, docente assistente presso il Dipartimento di inglese del Ram Lal Anand College, Università di Delhi, è stato arrestato dalla polizia del Maharashtra venerdì 9 maggio 2014, per i suoi presunti legami con i dirigenti naxaliti.
Il dott. G N Saibaba è un insegnante molto popolare e rispettato, considerato una colonna della comunità dell’Università per cui lavora.
La sua è una voce molto autorevole e ascoltata, dentro e fuori dell’università, a difesa dei diritti del popolo e del rispetto delle norme democratiche. Un’instancabile voce critica, insieme a quella di altri intellettuali, contro ogni palese violazione dei diritti umani realizzata dalle politiche dello Stato Indiano e di suoi apparati di polizia e paramilitari nelle regioni abitate dalle popolazioni tribali nella parte centrale e orientale del paese, comunemente,  rientranti nel quadro di quella che è complessivamente nota come “Operazione Green Hunt”.
Queste sue critiche costante gli sono valse le “attenzioni”.
Nel settembre 2013 la sua abitazione è stata perquisita da decine agenti della polizia, con la pretestuosa motivazione di ricercare oggetti rubati, non specificati. Nessuna refurtiva è stata ritrovata nel corso della perquisizione, ma sono sequestrati vari materiali di proprietà del dottor Saibaba, quali documenti, il suo computer portatile, diversi pen-drive e hard-disk, per altro con modalità gravemente irregolari e lesivi del suo diritto alla difesa. La polizia lo ha poi sottoposto a continue intimidazioni e pressioni psicologiche.
Successivamente, nel gennaio 2014, una squadra di poliziotti ha interrogato Saibaba nella sua abitazione sua per oltre 5 ore. Il Dottor Saibaba ha sempre fornito piena collaborazione agli inquirenti.
Da ultimo il 9 maggio Saibaba è stato catturato, con forme che ricordano più un sequestro che un arresto. La sua auto è stata costretta ad accostare da un mezzo della polizia, da cui sono usciti agenti in borghese. Alcuni di questi hanno bendato, malmenato e costretto a seguirli l’autista, mentre altri portavano via il Saibaba via sulla sua auto. Nessun mandato di arresto o qualsiasi altro documento che giustificasse l'arresto è stato mostrato. Un’operazione che sconcerta e preoccupa chiunque abbia a cuore il rispetto dei diritti democratici e umani, in qualsiasi parte del mondo.
La persecuzione del Dottor Saibaba, purtroppo, non è un fatto isolato. Migliaia sono i prigionieri politici detenuti nelle carceri indiane,. Vogliamo qui ricordare l’arresto, avvenuto pochi giorni da quello di Saibaba del presidente della stessa organizzazione in Uttarakhand, Jeevan Chandra e come quelli dello studente di Delhi Hem Mishra e del giornalista indipendente Prashant Rahi, torturati e detenuti da mesi nella prigione centrale di Nagpur.
Ancora, va detto che Dott. Saibaba è costretto su una sedia a rotelle, soffre del 90 % di invalidità per paralisi da poliomelite ad entrambi gli arti inferiori. È ammalato di cuore, soffre di forti dolori cronici alla schiena, conseguenza dell’uso della sedia a rotelle. Egli non rappresenta alcuna sorta di rischio di fuga.
Si è avuta notizia che Saibaba viene tenuto in una cella d'isolamento, al buio e priva di strutture adeguate alla sua precaria condizione di salute. Gli è negata ogni terapia, provocandogli un dolore costante. Subisce la costante umiliazione di non poter soddisfare con dignità neppure le più elementari esigenze quotidiane, i servizi igienici presenti nella sua cella non sono utilizzabili da un paziente nelle sue condizioni.

Per questi motivi abbiamo sottoscritto in Italia una petizione allegata, unendosi alle decine di migliaia che in India e nel mondo si sono mobilitate per richiedere il rilascio immediato e incondizionato del Prof. Saibaba.

segue lista delle firme

Per info e comunicazioni:
comitato per la libertà di Saibaba
csgpindia@gmail.com
347-1102638
giugno 2014

Nessun commento:

Posta un commento