lunedì 5 maggio 2014

pc 5 maggio - LA LOTTA E IL COORDINAMENTO DEGLI OPERAI DELLA LOGISTICA DI BERGAMO/MILANO SI ESTENDE E SI RAFFORZA - SVILUPPIAMO UNA CAMPAGNA DI SOLIDARIETA'

Questa mattina con un grosso presidio alla Prefettura di Milano è ripresa la lotta/assedio degli operai della Logistica di Vignate e Capriate; ma questa volta non sono soltanto loro! Altre realtà della logistica, dagli operai della Sma agli operai della Rvp, agli operai della MD, si sono unite, in lotta e in sciopero.
E' il frutto del percorso, determinato, sempre con uno spirito di classe della lotta degli operai dello slai cobas per il sindacato di classe di Vignate e Capriate; è il frutto dello sciopero e manifestazione del 17 aprile che ha lanciato e cominciato a costruire un coordinamento per unire in un'unica forza gli operai della logistica in lotta. 



L'importante assemblea tenutasi ieri a Bergamo - con la presenza della coordinatrice nazionale e del rappresentante del sud dello Slai cobas per il sindacato di classe andati a sostenere questa battaglia, importante ed esemplare per tutti i lavoratori - che doveva organizzare l'iniziativa alla Prefettura con gli operai della lotta di Trezzo, via via vedeva arrivare altri gruppi consistenti di operai di altri settori della logistica, che sull'esempio dei loro compagni, denunciando una situazione drammaticamente comune in tutte le cooperative della logistica (licenziamenti, trasferimenti punitivi, attacco ai diritti, condizioni di lavoro disumane fino a 14 ore al giorno, ricatti verso i lavoratori per dividerli e impedirne la lotta, repressione verso i lavoratori iscritti allo slai cobas, tentativi di non riconoscere questo sindacato perchè è il sindacato in cui i lavoratori contano e decidono, ecc.), prendevano la determinazione di rompere ogni indugio, scendere subito in sciopero, di unirsi agli operai di Vignate e Capriate nell'iniziativa alla Prefettura e di aprire una battaglia comune contro lo strapotere e l'illegalità del sistema delle cooperative.
"Se toccano alcuni in una cooperativa, non sono soli, andiamo tutti, operai di altre cooperative, ad appoggiarli". Con la coscienza che se i padroni cominciano ad attaccare i diritti di alcuni operai prima o poi attaccheranno i diritti di tutti. Non bisogna illudersi che l'azienda si fermi - è stato detto - anzi va ancora più avanti, perchè, se non si lotta, vede che può colpire; così come se ti ricatta cercando di "comprarti" dopo penserà che sei disposto a venderti e non avrà più problemi ad attaccarti. Per questo non bisogna aspettare, ma rispondere insieme subito! Non pensare di risolvere i problemi ognuno nel proprio posto di lavoro. Se perde una parte dei lavoratori perdono tutti, ma nello stesso tempo la vittoria di una realtà di lavoratori è la vittoria di tutti.
E con la piena consapevolezza che gli operai in lotta sono nel giusto: il lavoro c'è, e i padroni grandi o i padroncini vogliono solo fare più profitti licenziando una parte degli operai, aumentando il carico di lavoro e le ore agli altri, togliendo i diritti.
Certo, hanno detto ieri gli operai, la lotta con i cobas è più difficile, hai contro aziende e sindacati confederali uniti, ma puoi alzare la testa! E la lotta proseguirà, alla fine vinceremo! Se la lotta si comincia - ha detto il responsabile di Bergamo dello Slai cobas per il sindacato di classe - non bisogna fermarsi, perchè a quel punto si perde tutta la lotta già fatta e ci si ritrova peggio di prima. Per questo non bisogna andare indietro ma bisogna solo andare avanti!
Noi dobbiamo resistere, allargarci, far prendere paura ai padroni, perchè così non siamo noi a dover rincorrere loro ma sono i padroni che ci devono rincorrere. Non sono le leggi che ci possono difendere, ma la lotta.
L'appello a coordinare le varie realtà della logistica, quindi fa un altro passo avanti. I padroni vogliono dividere e invece gli operai si uniscono, lottano insieme, gli uni aiutano gli altri.

LO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE LANCIA UNA CAMPAGNA DI SOLIDARIETA' CON GLI OPERAI DELLA LOGISTICA, con le parole d'ordini che sono state e sono le bandiere di questa lotta:

SE TOCCANO UNO TOCCANO TUTTI!
Se perdiamo perdiamo tutti
Se vinciamo vinciamo tutti

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