Malgrado siano stati mobilitati 195.000 uomini delle forze di sicurezza, circa il dieci per cento dei seggi sono rimasti chiusi per non mettere a repentaglio la vita degli elettori e degli scrutatori. Oltre al timore di violenze, sulla consultazione è pesato anche il sospetto di brogli, già manifestato apertamente da alcuni candidati.
Alle 8 ha votato anche Karzai. Prima di inserire le schede (per presidenziali e provinciali) nelle urne, il capo dello Stato uscente ha detto che "il voto porterà una vita più prospera per i nostri figli e le generazioni future". Sebbene i candidati siano otto, la sfida è a tre: Abdullah Abdullah, padre di etnia pashtun e madre tagika, è acerrimo avversario di Karzai, del cui governo fece parte fino al 2006; Zalmai Rassoul, pashtun, ex ministro degli Esteri che gode dell'appoggio non dichiarato di Karzai, è l'unico ad avere inserito una donna tra i suoi due vice; Ashraf Ghani, pashtun, intellettuale che ha insegnato negli Stati Uniti e ha lavorato per la Banca mondiale, considerato troppo al di fuori delle logiche tribali.
La lunghezza del processo elettorale è un altro fattore che alimenta sospetti e timori: il passaggio di consegne potrebbe non essere confermato prima di ottobre, lasciando poco margine per completare l'accordo con Washington e Bruxelles per mantenere nel Paese, seppur sotto forma di addestratori, un contingente dopo che il grosso avrà completato il ritiro.


dal PC Afghanistan 


Le terze elezioni presidenziali dalla nascita del regime fantoccio hanno un’importanza particolare. In queste elezioni chi sarà scelto come presidente del regime fantoccio firmerà l’accordo di sicurezza bilaterale (BSA) con gli imperialisti americani occupanti e diventerà principale esecutore del contratto per il regime per i prossimi cinque anni. Chiunque si aggiudicherà la posizione di primo traditore, non cambierà dopo le elezioni il carattere anti-patriottico, anti-nazionale e anti-popolare del regime fantoccio. Tutti i candidati in queste elezioni hanno già annunciato che firmeranno l’accordo con gli imperialisti americani.

La firma del BSA con gli imperialisti americani da parte della futura guida del regime fantoccio significa che le basi militari strategiche americane resteranno in Afghanistan fino al 2024, se non fino al 2034. Dunque si prolungheranno la condizione di occupazione del nostro paese, e la dominazione nazionale del nostro popolo: le forze di occupazione continueranno a essere gli effettivi governanti dell’Afghanistan, il suolo e i cieli del paese rimarranno sotto il loro controllo e continueranno le vili incursioni e attacchi contro il paese e il suo popolo. È possibile che il regime fantoccio col nuovo presidente abbia un po’ più autorità in certe aree, ma comunque la sua essenza di satrapo di un regime fantoccio resterebbe fondamentalmente intatta. La disoccupazione, la povertà, la fame, la dipendenza, l’oppressione delle donne e le nazionalità oppresse, il furto e saccheggio dei beni comuni, il saccheggio delle risorse minerarie e la distruzione dell’ambiente continueranno a pesa su questo paese già devastato e a devastare sul suo popolo.

In questa situazione, lo scoppio della pace tra imperialisti e traditori nazionali non è altro che la calma che i predatori mantengono prima di cacciare, si tradurrà in nuovi spargimenti di sangue e nella continuazione delle brutalità degli occupanti e dei traditori nazionali. Se gli eserciti invasori e le forze di occupazione imperialiste continuano a prolungare la loro presenza nel paese, il popolo non ha altra scelta che continuare una resistenza altrettanto prolungata.

In questo contesto, la nostra responsabilità principale è ancora quella di continuare la preparazione per un inizio più immediato di una giusta guerra popolare rivoluzionaria nazionale di resistenza contro gli occupanti imperialisti e i loro satrapi traditori nazionali. Il Partito Comunista (maoista) dell’Afghanistan, per avanzare in questo percorso di lotta, fa appello al boicottaggio delle elezioni, il cui obiettivo principale è determinare il primo traditore nazionale che andrà a firmare l’accordo strategico con gli occupanti americani. Auspichiamo la solidarietà, il sostegno e il coordinamento di tutte le forze democratiche e rivoluzionarie nazionali nella lotta comune contro gli occupanti imperialisti ei loro satrapi traditori nazionali.

Partito Comunista (maoista) dell’Afghanistan