giovedì 24 aprile 2014

pc 24 aprile - Lanciata oggi alla manifestazione per la Thissenkrupp a Roma, la campagna verso il processo a Taranto a padron Riva

VERSO IL GRANDE PROCESSO CONTRO PADRON RIVA

Quello che si celebra a Taranto nei prossimi mesi è uno dei più grandi processi che ci sia mai stato nel nostro paese contro i padroni assassini e riguarda la più grande fabbrica in Italia, tra l’altro una fabbrica ancora in attività, con una classe operaia ancora tutta al lavoro.
Questo processo si fa in una città abbastanza grande, non “morta” ma viva, sede di numerose altre grandi fabbriche ENI, CEMENTIR, VESTAS, MARCEGAGLIA, NATUZZI,ALENIA, PORTO, ARSENALE tutte anche inquinanti e con morti in fabbrica, tutte oggi attraversate dalla crisi, anche di una delle più grandi basi militari della Nato nel Mediterraneo anch'essa devastante il territorio e inquinante.
Esso sarà di fatto la “madre” di tutti i processi; somiglia a quelli dell’Eternit, della Thyssen, di Marghera, ma è qualcosa di più.
Si tratta quindi di una battaglia nazionale, strategica nella lotta di classe contro il capitale, che tocca il cuore del suo sistema, a partire dalla condizione degli operai e di tutti i cittadini.
La sicurezza e la salute del lavoro è uno degli anelli deboli del sistema imperialista a livello mondiale. E’ questo vale dal Vietnam al Bangladesh, dalla Cina alle fabbriche nelle metropoli imperialiste.
Nella fase di crisi è proprio sulla condizione lavorativa, sulla sicurezza sui posti di lavoro e l’attacco alla salute delle popolazioni vittime dell’inquinamento, che il capitalismo mostra tutta la sua irriformabilità, Il capitalismo che uccide rappresenta il cuore di questo sistema che deve essere abbattuto.

Il processo contro contro padron Riva per i morti sul lavoro e da inquinamento causati dal profitto deve avere quindi la massima attenzione a Taranto come in tutta Italia Noi ci battiamo perchè questo processo dia giustizia e risarcimenti a operai e cittadini , anche se sappiamo bene che questo raramente avviene contro i padroni assassini. Anche altri processi hanno già dimostrato che si può ammazzare e non pagare nulla. Anche quando i padroni vengono condannati, non scontano la pena, non pagano risarcimenti e cercano di mettere in discussione i verdetti quando sono di condanna. I processi ThyssenKrupp e Eternit sono sotto la minaccia di verdetti negativi in Cassazione.
Vogliamo che il processo contro padron Riva non contribuisca tanto a seminare illusioni sulla giustizia e lo Stato del capitale, ma che serva a far maturare consapevolezza attraverso l’esperienza diretta di operai, lavoratori e masse popolari. Nella società o c’è il primato del padrone o il primato degli operai. Ogni cosa in questo sistema di classe è legato ai rapporti di forza.

La Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio vuole unire e mobilitare tutte le forze necessarie in questa battaglia. A Taranto si lavora perchè si affermi la strada del “processo popolare”, che viva anche nella forma di costituzione, unitaria e di massa, di operai e cittadini come “parte civile”.
Lavoriamo per portare un reparto selezionato in Tribunale come espressione e rappresentanza dei settori di operai, lavoratori, masse popolari uccise e ammalate. Nel processo contrasteremo a fondo la costituzione di parte civile dei sindacati confederali che da corresponsabili della situazione e complici del padrone vorrebbero ora passare per “vittime”. Non sono solo i padroni che sono sotto accusa in questo processo Ilva ma anche lo Stato,le istituzioni preposte al controllo, i politici di destra e di “sinistra”, le amministrazioni locali, preti, poliziotti, tutti che sono stati e sono al servizio di padron Riva.

La Rete nazionale ha già sostenuto importanti battaglie. In occasione della strage della Thyssenkrupp, ha costruito una grossa manifestazione nazionale e ha presidiato tutte le sedute del processo; così come ha portato il massimo sostegno ai lavoratori, familiari e popolazioni colpite nel processo “Eternit”.
Alcune di queste esperienze vanno portate nel processo a Taranto: la partecipazione organizzata di operai e familiari, la denuncia costante dell’azione dei padroni e delle manovre dei loro avvocati nel processo, la presenza di tutte le forze proletarie nazionali, sindacati di base associazioni del territorio, medici, tecnici giuristi, rls ecc.
La rete nazionale il 19 maggio terrà una assemblea cittadina nella quale lancerà un appello nazionale per il processo che inizia il 19 giugno, proponendo e promuovendo iniziative nazionali condivise.
Sin da ora chiamiamo all'adesione di tutte le forze collettive e individuali disponibili.
Info e materiali

mailinglist
blog http:// bastamortesullavoro.blogspot.com
tel. 347-1102638




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