venerdì 21 marzo 2014

pc 21 marzo - La Fiat continua ad applicare il suo "modello contrattuale" con il beneplacito dei sindacati di regime...

La scelta di riprendere il 1° aprile la trattativa sta bene ad indicare la presa in giro che stanno subendo gli 80 mila operai Fiat in attesa del contratto. Infatti, lo stesso giornalista del sole 24 ore è costretto ad ammettere che gli operai "si augurano non sia uno scherzo"! E invece ancora una volta la contrattazione tra le organizzazioni sindacali Cisl, Uil, Ugl, Fismic e Quadri e la Fiat è proprio uno scherzo dato che: primo, l'azienda non vuole dare niente perché dice che non ha soldi e Di Maulo, segretario della Fismic è in sostanza d'accordo, se è vero, come riporta appunto il sole 24 ore di oggi, che dice: "Siamo consapevoli … che l'azienda deve affrontare ingenti investimenti. Ma non ci si può occupare solo dei macchinari, dimenticandosi dei lavoratori". I soldi per gli investimenti, a miliardi, la Fiat/Chrysler se li fa dare o prestare dagli Stati o dalle banche e trova anche quelli per dare i milioni di stipendio a Marchionne, quindi è una "consapevolezza", quella di Di Maulo, solo a favore del padrone (come sempre!). La Fiat, come dimostra ogni giorno, non dimentica affatto i lavoratori, anzi, se ne ricorda tanto bene che li licenzia, li mette in cassa integrazione di ogni tipo, li addestra affinché lavorino ancora di più…

Secondo, la richiesta che hanno fatto i sindacati all'azienda è di 70 euro! Perfino il governo Renzi ha fatto una promessa più alta ai lavoratori che guadagnano meno di 1500 euro al mese!

Non solo, ma la Fiat continua imperterrita ad applicare il "suo" contratto a tutte le aziende che acquisisce come la Vm, disdettando gli accordi sull'integrativo e abbassando di fatto il salario di tutti gli operai!

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Contratti. Il 1° aprile l'incontro

La Fiat disdetta l'integrativo Vm

Fiat e sindacati (senza la Fiom) hanno scelto il primo aprile per riprendere la trattativa sul contratto, ma gli 80 mila lavoratori del gruppo interessati all'accordo si augurano che non si tratti di uno scherzo. Soprattutto per quanto concerne gli aspetti economici.
La trattativa era stata sospesa il 5 febbraio, dopo che si era conclusa la discussione sugli aspetti meno problematici, legati agli aspetti normativi, agli orari. Con l'intesa, tra l'altro, su un miglioramento del welfare aziendale reso più efficiente. Ma il nodo, sin dall'inizio della trattativa, riguardava gli aspetti economici. La Fiat aveva chiarito subito che, vista la situazione complessiva, gli aumenti erano da escludere. Ma il sindacato ha insistito sul riconoscimento, in termini economici, dell'impegno dei lavoratori.
"Siamo consapevoli – spiega Roberto Di Maulo, segretario della Fismic – che l'azienda deve affrontare ingenti investimenti. Ma non ci si può occupare solo dei macchinari, dimenticandosi dei lavoratori". Tenendo però conto dell'inflazione ai minimi termini, dei soldi che entreranno in busta paga per la riduzione del cuneo fiscale, della ripresa che sarà modesta. La soluzione individuata dai sindacati prevede che, per quest'anno, non ci sono aumenti in paga base, ma solo legati all'incremento della produttività. Mentre dal prossimo anno si tornerebbe ad aumenti più"tradizionali". "Deve comunque essere chiaro – afferma Di Maulo – che on si può arrivare all'intesa senza qualche aumento retributivo".
Per il gruppo del Lingotto, però, si è aperto un nuovo fronte. A Cento (Ferrara) la Fiom ha proclamato per oggi due ore di sciopero nello stabilimento Vm dove poco meno di 1.200 lavoratori producono motori di alta gamma per Maserati, Chrysler, Jeep, ma anche per i taxi londinesi. "Riteniamo inaccettabile – spiegano alla Fiom – la comunicazione Fiat della disdetta del contratto nazionale e della contrattazione aziendale degli ultimi 43 anni. Viene cancellata una storia di relazioni sindacali e di progresso sociale ed economico". La Fiom accusa la Fiat di non rispettare le intese raggiunte il l7 maggio dello scorso anno in merito alle assunzioni ed alla contrattazione aziendale ferma dal 2008.
Ma al Lingotto – dove non si è apprezzato uno sciopero proclamato mentre sono in corso gli incontri tra azienda e sindacato – si limitano a ricordare che la Vm da un paio di mesi è passato sotto il completo controllo azionario della Fiat. E, di conseguenza, anche alla fabbrica di Cento si deve applicare il contratto valido nell'intero gruppo.

Il sole 24 ore

21/3/14

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