lunedì 17 marzo 2014

pc 17 marzo - Regione Sicilia: la rivoluzione di Crocetta è fatta di larghe intese, infarcite di delinquenti, contro le masse...

Crocetta ha così tanto "rivoluzionato" la Sicilia che adesso viene accusato da tutti di averla gettata nel caos più totale. La borghesia dell'isola, con in testa il presidente della Confindustria, Montante, così come a livello nazionale fa Squinzi con Renzi, dice a Crocetta cosa deve fare perché: "… il nostro compito è far vedere a un amministratore quale sia la strada giusta", prima però gli fa gli elogi: "Il governatore Crocetta ha preso decisioni importanti sradicando i meccanismi creati in 30 anni di cattiva gestione. In questo primo step ha agito in modo giusto". Montante deve cercare di confondere le acque, dato che la Confindustria Sicilia ha convissuto e fatto i soldi con i cosiddetti "meccanismi" da sempre, e negli ultimi 5 anni, con il presidente Lombardo, aveva un suo rappresentante diretto come assessore alle attività produttive!

Poi però "incalza", come riporta il Sole 24 Ore di sabato, "bisogna passare alla fase della ricostruzione… Altrimenti potrebbe esserci il rischio default". Montante per questo fa appello a fare affidamento su persone "dai comportamenti etico-morali irreprensibili." E individua anche "il freno determinante per lo sviluppo". Nella burocrazia! "Più ancora della criminalità organizzata"!!! E meno male che è delegato di Confindustria, quella nazionale, per la legalità! Naturalmente l'eliminazione della burocrazia va nello stesso senso delle richieste dei padroni a livello nazionale, ed è quello che il governo Renzi si appresta a fare, e cioè lasciare che i padroni facciano tutto quello che vogliono senza dover rispondere più alle leggi sul lavoro, sulla sicurezza, risparmiando tasse, ecc. ecc.

Anche il sindaco Orlando è tornato ad attaccare pesantemente la Regione, dopo che qualche settimana fa aveva detto che bisognava commissariarla:  "… appare sempre più evidente la condizione di assoluto dissesto di questa Regione, che vive in una precarietà istituzionale e politica"! così ha detto il sindaco, come riportano i quotidiani di oggi, a margine di un forum sulla legalità. "... La realtà è che ormai il sistema regionale è politicamente imploso e non può affrontare i delicatissimi problemi finanziari e istituzionali dell'isola".
E bravo Orlando, quello che il sindaco lo sa fare! ha trovato le stesse parole che altri usano a proposito della sua gestione politica del Comune!

E poi ci sono quelli dello stesso partito di Crocetta, il Pd, che non vedono l'ora di strappargli la poltrona, a cominciare dal nuovo, giovane di 30 anni!, e sembra "veloce", segretario regionale, renziano, Fausto Raciti che vuole "un azzeramento della giunta" e un "nuovo governo" perché "Occorre uscire dalla palude, anche per il bene di Crocetta". Proprio come Renzi ha fatto per il bene di Letta!

La critica più vera al governo Crocetta sono naturalmente le masse di lavoratori, precari e disoccupati che quasi ogni giorno sono in piazza a manifestare - per non parlare di quelli che purtroppo ancora si uccidono perché non hanno la casa o il lavoro! – perché appunto dal lavoro, alla casa, dall'immondizia, all'inquinamento, alla viabilità, alle tasse e ai servizi tutto peggiora…

Da questo punto di vista, i Montante e gli Orlando e tutti gli altri hanno gioco facile nella critica visto l'elenco di ciò che non va: nemmeno la Finanziaria regionale (che è stata bocciata dal commissario dello Stato e che in questi giorni Crocetta cerca di presentare di nuovo) è andata in porto, per non parlare di quella indefinibile "legge storica" dell'"abolizione delle provincie" che è abolizione solo di nome!

Crocetta prova a difendersi, ripetendo all'infinito le parole "storico" e "rivoluzionario" parlando del suo governo, ma, per esempio, mentre l'anno scorso aveva detto pubblicamente e direttamente alle lavoratrici e precarie dello slai cobas per il sindacato di classe che "i soldi la regione li ha" (c'è la registrazione audio e video!) adesso, davanti alle critiche generali, dice che il problema sono "i minori trasferimenti da parte dello Stato … e la mancanza di ripresa economica".

Crocetta, che non ha mai avuto una maggioranza sua e ha usato tutti i partiti che si sono messi "a disposizione", avrebbe voluto barcamenarsi ancora un po' con un finto "governo del presidente", con assessori "non politici", ma il giochetto non può durare più di tanto quando tutti i problemi si accumulano e devono essere in un modo o nell'altro risolti, giganteschi problemi sociali che non potranno risolvere nemmeno i suoi successori, ma di cui approfittano appunto per strappargli la prestigiosa sedia, con il prossimo balletto di poltrone che si chiama rimpasto.

Crocetta è stato bravo in questi mesi a gettare fumo negli occhi di tutti con le parole, e adesso ci riprova con lo "scandalo" dei lavoratori, ora precari con sussidio pubblico, ex Pip, per distogliere l'attenzione dal suo operato e soprattutto dagli ultimi veri scandali: la serie di accusati, indagati, ecc. del suo governo tanto, ma tanto "legale", da essere pieno di delinquenti conclamati! Questo è solo  un breve elenco riportato dai quotidiani:

- Patrizia Monterosso segretario generale di Palazzo d'Orleans, il capo della burocrazia regionale, condanna (in primo grado) della Corte dei conti che due giorni fa le ha intimato di rimborsare quasi 1,3 milioni. Crocetta, sinora, ha difeso a spada tratta la sua principale collaboratrice. "La verità è che in questa Regione pochi sono esenti da qualche procedimento. Ma io, delle persone che scelgo, mi fido. Fino a prova contraria", ha detto il governatore confermando la fiducia nella Monterosso.

- Enzo Emanuele, l'ex ragioniere generale che la giunta a gennaio 2013 ha piazzato alla guida dell'Irfis malgrado sulle sue spalle pesi una condanna in secondo grado della Corte dei conti.

- Giovanni Pistorio: al segretario regionale dell'Udc  -  e ad altri 16 politici  -  la magistratura contabile ha chiesto di restituire 730 mila euro per aver gonfiato, ai tempi di Salvatore Cuffaro presidente, il 118 di ambulanze e personale. Oggi Pistorio è a capo della segreteria tecnica dell'assessore alle Autonomie Locali Patrizia Valenti nel cui staff, per la verità, siede più di un burocrate che ha guai giudiziari.

- Santo Primavera: ex consigliare provinciale di Catania è stato indagato dalla Corte dei conti nell'ambito dell'inchiesta sulle spese folli della provincia di Catania e gli viene contestato un danno di 20 mila euro.

- Francesca De Luca, nella segreteria tecnica dell'assessore Valenti da ottobre 2013: la dirigente, che ha guidato l'ufficio di Palermo dell'Azienda foreste, è stata condannata dalla Corte dei conti a pagare 45 mila euro per il caso degli 11 mila alberelli che i forestali portarono al macero anziché piantarli.

- Anna Rosa Corsello che oggi guida la Formazione professionale nonostante un rinvio a giudizio per peculato.


- Giovanni Arnone, attuale dirigente delle Infrastrutture, pesa l'accusa di disastro colposo e omicidio colposo plurimo: è tra i quindici rinviati a giudizio dalla Procura di Messina per l'alluvione di Giampilieri.

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