domenica 9 febbraio 2014

pc 9 febbraio - MARO': LA OSCENA PROTERVIA DELL'IMPERIALISMO ITALIANO

A fronte dell'ultima decisione del governo indiano che ha ordinato alla polizia investigativa della National Indian Agency di perseguire Salvatore Girone e Massimiliano Latorre in base a una disposizione del Sua Act (sezione 3 comma 'A') che punisce violenze generiche e comporta una pena massima di 10 anni, e non in base al comma G-1 che prevede obbligatoriamente la pena di morte per chi abbia commesso un omicidio in mare, il governo italiano, attraverso soprattutto la ministra Bonino, reagisce con "vibrante" protesta:
"... Se confermata, l'applicazione del Sua Act sarà contestata in aula dalla difesa italiana nella maniera più ferma"; "Il nostro impegno di riportare a casa Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è più forte che mai"; «l’Italia non accetta che suoi militari siano processati come terroristi».

Ma ciò che è veramente inaccettabile è l'arroganza dell'imperialismo italiano, che, a prescindere, pretende che i due Marò non siano condannati e tornino in Italia da eroi, falsificando anche i fatti.
I Marò, due sottufficiali della Marina Militare, hanno sparato volontariamente sull'imbarcazione indiana e hanno ucciso due pescatori disarmati - questo è un fatto!
L'India ora lo derubrica a "violenza generica" per ragioni solo politiche/economiche, ma questo è ASSASSINIO, non semplice "violenza"! Due pescatori sono stati uccisi senza aver fatto alcuna provocazione. Anzi, non dovrebbero essere condannati solo i due marò, ma la Marina Militare.
L'attacco contro l'imbarcazione indiana è "terrorismo" perchè è un assassinio contro civili inermi, a difesa di interessi di armatori italiani - questo è un altro fatto!
Lo Stato italiano chiama e persegue come "terroristi" chi lotta e cerca di impedire la costruzione della Tav; o chi butta un petardo nelle manifestazioni; il governo Indiano scatena una guerra contro popolazioni, donne, bambini chiamandoli "terroristi" perchè si oppongono all'operazione 'Green Hunt', ecc. ecc, e invece l'azione omicida gratuita dei due marò non sarebbe "terrorista"?

Le grida e le minacce del governo sono perchè viene messo in discussione il ruolo imperialista dell'Italia.
 E su questo c'è un filo unico, da Fratelli d'Italia al PD, ai sindaci che espongono impunemente su Palazzi pubblici gli striscioni di due assassini, a Napolitano, che stanno alimentando una campagna fascista e razzista, che va duramente e chiaramente attaccata. La richiesta del ritorno in Italia dei due Marò non porterebbe ad alcuna condanna - sono stati perfino ricevuti dal Capo dello Stato al Quirinale, salutati come due reduci di guerra, o come due ostaggi sequestrati da un’organizzazione terroristica - e dopo ce li ritroveremmo omaggiati in parlamento.

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