venerdì 7 febbraio 2014

pc 7 febbraio - da Pomigliano: Marchionne assassino!! Ma quanta ipocrisia della FIOM sullo stabilimento di Nola!


Pomigliano.

I cassintegrati contestano la convention della Fiat, e ricordano Pino

I lavoratori in cassa integrazione della Fiat di Pomigliano D'Arco (Napoli) e del reparto logistico di Nola, aderenti allo Slai Cobas, hanno manifestato questa mattina sul viadotto che porta agli ingressi della fabbrica, dove era stata convocata una convention con 700 concessionari italiani e stranieri.
I lavoratori chiedono il ritorno al lavoro di tutti i cassintegrati.

''Mentre i lavoratori si ammazzano per la disperazione - denuncia Luigi Aprea, ex Rsu in fabbrica - la Fiat organizza mega eventi, quasi a dire 'vogliamo stupirvi con effetti speciali'.
Lo ha fatto in passato, annunciando rilanci industriali per questa fabbrica, mai avvenuto, e lo fa oggi.

Ma noi siamo qui, con il rammarico nel cuore per aver salutato il nostro compagno Giuseppe,
che si è ammazzato solo pochi giorni fa.
Questo dramma rispecchia tutta la disperazione dei cassaintegrati: loro festeggiano tra scenografie colossali mentre sterminano i cassaintegrati. 
Non ci stiamo''.


Dichiarazione stampa della Fiom–Cgil di Napoli, in merito alla morte del lavoratore Fiat Giuseppe De Crescenzo.

“La Fiom-Cgil di Napoli esprime profondo cordoglio alla famiglia del dipendente Fiat di Pomigliano d’Arco Giuseppe De Crescenzo”

La notizia del suicidio del lavoratore ci lascia sgomenti.
E’ insopportabile che una persona decida di farla finita per la disperazione di vivere un forte
disagio sociale, aggravato anche da una lunga condizione di cassaintegrato.”
“Questa tragica morte non può passare inosservata nel silenzio assoluto, cosi come avvenuto per altri tentativi di suicidio tra i lavoratori che solo per pura fatalità non hanno avuto lo
stesso drammatico epilogo.”
“E’ necessario invece interrogarsi seriamente su cosa sta succedendo tra i lavoratori che, dopo anni di cassa integrazione si sentono esclusi ed emarginati, e impegnarsi ognuno per le proprie responsabilità per favorire soluzioni che permettano un rientro immediato nel ciclo produttivo dello stabilimento.”
Fiom-Cgil Napoli
Napoli, 5 febbraio

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