lunedì 24 febbraio 2014

pc 24 febbraio - senza tregua la lotta degli operai della logistica di Vignate e capriat




PROSEGUONO LE MOBILITAZIONI DEI FACCHINI DEI MAGAZZINI DI VIGNATE E CAPRIATE CONTRO I LICENZIAMENTI di 170 LAVORATORI.
In risposta al silenzio delle cooperative che gestiscono il nuovo magazzino e alle lettere di licenziamento arrivate oggi ai lavoratori di Capriate, 
dalle 9 di stamattina blocco totale dei camion alla piattaforma LDD di Trezzo d'Adda.

LA DETERMINAZIONE NON MANCA, MA LA SOLIDARIETA' AIUTA, CHIEDIAMO A TUTT* DI SUPPORTARE LA LOTTA AL MAGAZZINO GIALLO DI TREZZO.

Per lo Slai Cobas s.c.
Sebastiano Lamera
3355244902


Questi lavoratori operano da anni come facchini per cooperative di logistica e oggi si ritrovano senza nessuna garanzia occupazionale a fronte dell’apertura di un nuovo magazzino a Trezzo nel quale sono state convogliate le attività che prima si svolgevano a Vignate e a Capriate.
 
Non si tratta di un caso di crisi o mancanza di lavoro, la MD Lillo, con l'acquisizione del marchio Ld-Lombardini, è diventata il leader nazionale degli hard-discount e quello che si sta tentando a Vignate e Capriate è solo il tentativo di “fare pulizia” tra i lavoratori eliminando quelli scomodi, sindacalizzati, con contratti a tempo indeterminato che, negli anni, hanno ottenuto maggiori diritti e salario, con anzianità che arrivano a 10-18 anni nello stesso magazzino, per sostituirli con altri lavoratori precari, più ricattabili e flessibili.
 
La classica guerra tra poveri che sempre più spesso viene utilizzata nel mondo delle logistiche per mantenere alti i profitti peggiorando le condizioni dei lavoratori.
 
Nell'incontro di giovedì 13 alla Prefettura di Milano era presente la società BeM del sig. Massimo Berselli che ha acquisito l'appalto dalla LDD-Lillo e che a sua volta ha subappaltato a 2 cooperative, preesistenti da 2 anni, la Santa Chiara e la MB, che stanno operando nel magazzino di Trezzo dal 27 gennaio con circa 130 lavoratori di cui una parte provenienti dal Sud e che quindi per il momento non necessità di ulteriori assunzioni.
Preso atto della situazione il Prefetto ha proposto che la LDD e la BEM si facciano carico di redigere un programma per l'assorbimento dei lavoratori, con tempi, modi e numeri da inviare alle ooss entro il prossimo giovedì, tenendo conto del piano industriale di espansione e quindi della necessità di ulteriori lavoratori per raggiungere gli obbiettivi aziendali.
 
Questo modo di operare non ci convince affatto in quanto, sulla proposta del prefetto non ci sono garanzie di inserimento immediato dei lavoratori e quindi c'è il rischio che questi entrino a far parte di un bacino a perdere. Inoltre, non ci si spiega per quale motivo si possano ignorare delle norme contrattuali, come l'art. 42, che impone alle aziende che intendono appaltare lavori di movimentazione e logistica, che la cooperativa subentrante applichi tale ccnl e quindi dia il diritto di preferenza per i lavoratori che già operavano nell'appalto.  
  
Per questo i lavoratori non rimarranno inermi nell’attesa che si decida del loro destino. Già sabato 15 si sono dati appuntamento davanti al comune di Trezzo per chiedere conto al sindaco della situazione del magazzino riguardo autorizzazioni, sicurezza e rispetto delle norme contrattuali dopodichè si son riuniti in assemblea nel corso della quale hanno deciso come proseguire le mobilitazioni.
 
Aspetteremo il 18 continuando a mobilitarci, perchè l’unica soluzione che accetteremo è il reintegro di tutti i lavoratori.
 
Per lo Slai Cobas s.c.
Sebastiano Lamera
3355244902

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