martedì 18 febbraio 2014

pc 18 febbraio - MILANO ENNESIMO SGOMBERO E IL COMUNE FA COME PONZIO PILATO..

...MA NON PUO' ASSOLVERSI. Ecco cosa aveva dichiarato ieri l'assessora alla Casa, Benelli, dopo lo sgombero di Hakima in zona Inganni:
Il Comune, nel pomeriggio, ha fatto sapere che avrebbe trovato una soluzione per gli abitanti sgomberati dall’alloggio: « La famiglia della signora Hakima, sfrattata questa mattina da un appartamento privato in via Inganni — così la nota di Palazzo Marino — verrà ospitata da subito in albergo e, nei prossimi giorni, troverà sistemazione in uno degli appartamenti del cosiddetto “polmone abitativo”, che il Comune di Milano sta allestendo in queste ore proprio per rispondere a simili emergenze». Quanto allo sgombero, il Comune ha inoltre precisato: «È utile ricordare che l’amministrazione non può impedire l’esecuzione di uno sfratto da un appartamento privato e, per questo, l’assessore alla Casa Daniela Benelli ha più volte chiesto una moratoria e/o una graduazione degli sfratti per i casi di morosità incolpevole. Richiesta che non ha ancora ricevuto risposta né dal Governo, né dal Prefetto di Milano».

 MA GOVERNO E PREFETTO CI SONO E DA MESI, E SONO SEMPRE E SOLO SGOMBERI E CARICHE
MA LA REPRESSIONE NON FRENA LA LOTTA PER IL DIRITTO ALLA CASA MA LA ALIMENTA
Due sgomberi in corso a SanSiro: h.18 corteo da piazza Selinunte
7 ORE DI RESISTENZA - STOP SFRATTI
PER DIFENDERE DUE FAMIGLIE SOTTO SGOMBERO
GIU LE MANI DA SAN SIRO!
NON FARETE I VOSTRI AFFARI SULLE NOSTRE VITE!
ORE 18 CORTEO IN PIAZZA SELINUNTE

Alla fine la polizia se n'è andata da SanSiro. Dopo una mattinata intera di presidio di decine di abitanti accorsi a difendere due famiglie sotto sgombero, la situazione si è evoluta in maniera incredibile:
1) Per ore, il funzionario del Comune si è rifiutato di incontrare i delegati del sindacato As.I.A, e di dare informazioni in merito alle due famiglie.
2) La polizia si è rifiutata di far vedere i documenti che giustificavano lo sgombero, ha impedito ai rappresentanti As.I.A di salire a incontrare i nostri assistiti.
3) Mentre i rappresentanti As.I.A stavano trattando con la polizia per tentare di trovare una soluzione, sono stati attaccati alle spalle dalla celere, che ha scatenato una violenta carica dal bilancio di parecchi feriti, tra cui due donne. Una di loro è in ospedale con una mano rotta e una contusione cerebrale.
Mentre da entrambi i lati del blocco di case popolari, su via Tracia 3 e via Preneste 2, decine di abitanti solidali si sono radunati in due picchetti antisfratto determinati a non fare un passo indietro, la polizia non contenta di aver militarizzato una parte del quartiere, ha intimidito e malmenato la famiglia che resisteva dentro all'alloggio ormai da ore, buttandola infine fuori a spintoni. In poco tempo i picchetti sono cresciuti, quasi duecento persone si sono radunate in via Preneste e sono state attaccate alle spalle dalla polizia. Quello che è successo oggi nel quartiere di SanSiro è segnale di una città che si prepara a Expo2015, e deve accelerare il processo di gentrificazione, espellendo i poveri dalla città vetrina che si appresta ad ospitare la grande fiera mondiale: la dimostrazione che gli interessi economici di politici affaristi e speculatori valgono più della vita delle persone che vivono questa città. Solo a SanSiro ci sono quasi 500 case vuote tenute lustrate e riscaldate, ma a nessuna delle due famiglie (una con tre bambini, di 2 mesi, 2 anni e 4 anni, l'altra con due minori di 11 e 9 anni) è stata offerta una soluzione abitativa: il Comune di Milano che tanto proclama attenzione ai bambini e alla famiglia, che regala coperte ai senza tetto, che a parole continua a proclamare il cambiamento, oggi ha messo in campo uno spettacolo osceno e infame, che ha ottenuto parecchi feriti e due famiglie in mezzo alla strada. "Ridurremo gli alloggi sfitti" disse la Benelli, e poi nei fatti però investe i soldi pubblici per schierare almeno 5 camionette di polizia e carabinieri e inviarle a togliere un tetto alla 3 famiglia in due giorni.
Chi ha deciso questa operazione?
Chi si prende la responsabilità dei feriti di oggi? Il sindaco Gentile ha la responsabilità di una ragazza madre in ospedale con una contusione cerebrale.
Per quanto ci riguarda, le chiacchiere stanno a zero, questa giunta arancione di vergogna non ha alcuna intenzione di risolvere l'emergenza abitativa, ma l'obiettivo preciso di liberarsi del problema, cacciare i poveri dai quartieri del centro, lucidare per bene le sue vetrine e incassare lauti introiti grazie agli affari di Expo, pronti a spartirsi la torta tra amici e amici degli amici. Da parte nostra il messaggio è uno: San Siro è un quartiere ribelle e solidale, meticcio, che risponde alla crisi grazie all'organizzazione dal basso e alla solidarietà attiva, riappropriandosi dei bisogni e dei diritti che ci vengono sottratti dall'alto a colpi di manganelli e tagli ai servizi, aumenti delle tasse e dei mezzi pubblici, vendita del patrimonio pubblico. Aler, Comune e polizia, giu le mani da SanSiro! Non farete i vostri affari sulle nostre vite!
Adelante companeros! Hasta la victoria!
SANSIRO QUARTIERE SOLIDALE E RIBELLE
OGGI ORE 18 CORTEO A SAN SIRO, PIAZZA SELINUNTE
GIOVEDI ORE 17 SOTTO ALLA REGIONE #StopSfratti #SollevazioneMeticcia #LegaLadrona
QUESTO POMERIGGIO ALLE ORE 18:00 CORTEO CONTRO SFRATTI E SGOMBERI DA PIAZZA SELINUNTE
In due giorni abbiamo assistito al tentativo di lasciare tre famiglie, con minori molto piccoli a carico, in mezzo alla strada. Sia ieri che oggi la solidarietà di decine di occupanti, sfrattati, attivisti è stata determinante per garantire delle soluzioni: ieri Hakima ha ottenuto una permanenza in albergo finchè a fine mese non le verrà consegnata la casa a cui ha diritto; oggi le due famiglie stanno resistendo dentro alle loro case grazie alla presenza di un centinaio di solidali in presidio ai cancelli del loro cortile. Le storie di queste famiglie parlano della crisi che stiamo vivendo: Hakima è vittima della MOROSITA' INCOLPEVOLE, ovvero l'incapacità di pagare regolarmente l'affitto a seguito della perdita del lavoro e dell'impossibilità di trovare un nuovo impiego. Le due famiglie di San Siro sono invece OCCUPANTI PER NECESSITA', perchè non possono permettersi un affitto di mercato, mentre gli alloggi popolari hanno liste d'attesa infinite, non tanto per la mancanza fisica degli appartamenti, quanto per la destinazione che Aler ne fa: piani vendita per fare cassa. Le storie di queste famiglie parlano anche dell'abominio della burocrazia, del rimpallo di responsabilità tra Aler e Comune, dei giganteschi buchi di bilancio di Aler che per anni ha costituito un ricco premio per la gestione mafiosa dell'azienda. Se gli uffici di Comune e Aler lavorassero decentemente, la situazione di ieri non si sarebbe venuta a verificare: perchè Hakima dovrebbe vivere da fine dicembre 2013 in una casa popolare! Se Aler non fosse un carrozzone mafioso che Formigoni ha dato in pasto per anni alla famiglia LaRussa, che ci ha mangiato, e tanto... forse adesso non saremmo nella condizione di avere migliaia di case che erano pubbliche ma che sono state vendute, migliaia di case in vendita, e oltre 23 mila famiglie in lista d'attesa. Ma perchè noi dovremmo pagare sulla nostra pelle le loro incapacità e le loro ruberie?? non stiamo già pagando abbastanza il prezzo della crisi? Noi non siamo più disposti a soffrire per le miserabili azioni di una classe politica mafiosa e incompetente. Noi abbiamo scelto la solidarietà e l'autorganizzazione, per questo stiamo resistendo davanti ai cancelli del cortile di via Preneste 2, per questo staremo col fiato sul collo al Comune finchè non consegnerà la casa che spetta ad Hakima, per questo stasera saremo in corteo a SanSiro, dalle ore 18.00, perchè il diritto alla casa e all'abitare non sono prescindibili per vivere dignitosamente e perchè se non saremo noi a difenderlo nessuno ci garantirà questo diritto.
Cronistoria della mattinata:
h. 15.30: le centinaia di presenti si riuniscono in assemblea in via preneste e si convoca l'appuntamento per oggi alle 18 in piazza selinunte per un corteo in risposta a sgomberi, sfratti e la vergogna di comune, aler e forze dell'ordine, per denunciare lo spreco di risorse impiegate per simili operazioni, per il diritto a casa e reddito per tutti.
h. 15.10 : Il quartiere è determinato a cacciare le camionette e i celerini. Diverse centinaia di persone con in testa parecchie mamme con i passeggini e i loro bambini incalzano le forze dell'ordine invitandole ad andarsene: Le camionette fanno retromarcia e finalmente e ne vanno.
h. 15.00 : Nonostante le cariche e la militarizzazione del quartiere, decine di persone e famiglie scendono per strada, per difendere il diritto all'abitare: il presidio si ingrossa e i reparti di polizia e carabinieri sono costretti a lasciare cortile e ingresso tornando sulle camionette.
h. 14:05 : Caricato il picchetto di via Preneste, senza alcun pretesto nè preavviso proprio mentre si cercava di aprire un canale di trattativa sindacale. Manganellate pesantemente sia le persone in piedi sia quelle sedute per terra con le gambe incrociate, due donne di mezza età sono state trasportate via in ambulanza: una è svenuta sul posto per un colpo di manganello ricevuto alle spalle sulla nuca e un'altra ha riportato fratture ad una mano e contusioni celebrali pesanti. Parecchi altri contusi tra i solidali; palese l'intento di alzare la tensione. Vengono fatti uscire i camion dell'Aler con i mobili delle famiglie.
h. 13:35 : La polizia in assetto antisommossa si avvicina al presidio, ora sdoppiato su due fronti. Le persone sono sedute, mentre all'interno di uno dei due alloggi la polizia malmena la famiglia: in questo momento viene impedito a giornalisti e rappresentanti sindacali sia di entrare nel cortile sia di verificare le condizioni della famiglia.
h. 13:05 : i camion dell'aler carichi dei mobili portati fuori di casa tentano di eludere il blocco dei solidali da un'uscita secondaria del cortile, ovviamente insieme a loro si muovono camionette e reparti già schierati in antisommossa ... il picchetto li precede! Il picchetto si divide quindi sui due cancelli (via Preneste e via Tracia).
h. 12.25 : Arrivano tavoli e panche per pranzare tutti insieme mantenendo il presidio! Gli abitanti della zona cucinano per chi è in strada.
h. 10.30 : Al momento la situazione è completamente in stallo: mezzi di Aler e truppe della polizia sono dentro al cortile e mentre all'esterno c'è il presidio, una situazione di stallo perchè al momento nè Comune nè sbirri si stanno prendendo la responsabilità di rimuovere il presidio per far passare i mezzi... A sarà dura!!!
h. 9:15 : Nonostante le operazioni fossero già a buon punto, un centinaio di solidali ha raggiunto i cancelli del cortile.
h. 9:00 : Squilla il telefono del Comitato per avvertire che Aler e polizia sono già al lavoro nel cortile di via Preneste 2 per staccare i contatori e procedere con lo sgombero di due famiglie occupanti per necessità (una famiglia con tre minori di 4 e 2 anni e 2 mesi, l'altra con due minori di 2 anni e 2 mesi).

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