sabato 18 gennaio 2014

pc 18 gennaio - MIN. CARROZZA: "NIENTE SOLDI PER I LAV. PULIZIE SCUOLE" - MA LE DITTE DEGLI APPALTI SGANCIANO MILIONI AL PD


Il 16 di Gennaio a Roma si è svolto al ministero dell' istruzione l'incontro programmato tra i sindacati confederali e il MIUR per la vertenza  nazionale dei 24.000 lavoratori ex lsu e appalti storici delle pulizie nelle scuole statali.

Di seguito pubblichiamo il comunicato ufficiale:

"Si è svolto questa mattina al ministero dell'Istruzione il programmato incontro con le segreterie generali dei sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti finalizzato alla risoluzione della complicata vertenza che ha coinvolto i 24.000 addetti Ex Lsu dei servizi in appalto di pulizia delle scuole per i quali la Legge di Stabilità ha garantito la copertura economica fino al 28 febbraio 2014. I sindacati in particolare hanno sottolineato l'urgenza di prevedere l'aumento delle risorse da destinare per assicurare l'erogazione del servizio, attualmente stabilite in 290 mila euro rispetto ai 440 mila necessari per il mantenimento occupazionale e di reddito nonchè per gli interventi di sostegno al reddito già drasticamente ridotti del 25% in seguito all'attuazione dagli interventi di spending review varati dai governi che si sono succeduti negli anni. 
Tra le proposte sindacali anche quella della proroga del servizio almeno fino al 30 giugno 2014 con la possibilità di prevedere la ricollocazione di una parte degli addetti presso gli enti locali favorendo una riduzione del bacino occupazionale del settore dei servizi ed individuando nel contempo, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali, il percorso per l'avvio al pensionamento di coloro che possiedono i requisiti per il raggiungimento della pensione di vecchiaia. Il Miur, riservandosi di valutare le proposte presentate, - si legge in una nota del sindacato - ha riconvocato i sindacati già per la prossima settimana ed ha formalmente annunciato l'attivazione del tavolo interministeriale con il coinvolgimento anche dei dicasteri del Lavoro e dell'Economia e Finanze". 
“La Legge di Stabilità ha limitato solo fino al 28 febbraio le garanzie sull'erogazione di un servizio essenziale che tutela la salubrità innanzitutto di chi opera e di chi frequenta gli istituti scolastici - ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri che ha anche sottolineato l'urgenza di prevedere, in carenza di risorse, “la possibilità di intraprendere percorsi alternativi ai licenziamenti a cominciare dalla ricollocazione negli enti locali degli addetti del settore peraltro già stabilizzati alla fine degli anni '90”. “Le nostre perplessità riguardano anche la qualità dei servizi di pulizia in appalto erogati, considerato che il bando di gara ha privilegiato il criterio del massimo ribasso come anche denunciato dalla stampa nei giorni scorsi - ha concluso Raineri - Il nostro auspicio è che il tavolo interministeriale sappia individuare una soluzione per il mantenimento occupazionale e del reddito dei lavoratori e per garantire l'erogazione dei servizi di pulizia scolastici”.



La vertenza che ormai si trascina da mesi ancora, quindi, non trova una soluzione definitiva. 
I sindacati confederali ne hanno una grossa responsabilità e come al solito chiedono la miseria per tutti. Qualche giorno fa ad un interrogazione parlamentare di un deputato 5 stelle, il ministro Carrozza rispondeva che le casse sono vuote e che la proroga di 2 mesi dei contratti in essere, ottenuta dopo la manifestazione a Roma del 12 dicembre sfociata in scontri con la polizia che al solito ha manganellato i lavoratori che protestavano per il diritto al lavoro e a un salario dignitoso, era stata  finanziata prendendo i soldi destinati per le supplenze .
Adesso è saltato fuori questo ennesimo tavolo interministeriale.


La richiesta dei confederali di ricollocazione negli enti locali è ridicola, in Puglia  la situazione in queste realtà è già particolarmente critica, a Taranto, e non solo, le casse COMUNALI sono vuote da tempo, la disoccupazione sfiora il 50% e gli appalti che gestisce il comune sono tutti al ribasso.
A Taranto dal 2007 le lavoratrici e i lavoratori della DUSSMANN, vincitrice e unica ditta a gareggiare per l'appalto nel 2013 aggiudicandosi anche  buona parte del meridione, stanno già con una riduzione dell'orario del 50%, con 2 ore al giorno di lavoro integrate per altre 2 ore dalla cig in deroga; cig che proprio il governo Letta da questo anno ne ha ridotto  l'erogazione a 8 mesi per quest'anno 2014, a 6 mesi per il 2015 e eliminazione totale nel 2016. Ora queste lavoratrici e lavoratori, con i tagli che vanno dal 60 al 90%, rischiano di lavorare meno di un'ora al giorno.


A questo si aggiunga il fatto che sulle procedure della Consip, l'ente del ministero dell'economia che ha indetto le gare d'appalto, da un servizio della Gabanelli su Report, sono emerse illegalità e imbrogli:

la Manutencoop che si è aggiudicata la gara al massimo ribasso del 60% in Toscana, Umbria, Friuli, V.Giulia e Veneto ha sganciato assegni milionari al PD e alle campagne elettorali dei suoi sindaci, deputati e senatori; 
tra i finanziatori delle primarie di Renzi troviamo la società di Alfredo Romeo, la Isvafim con 60.000 euro finanziati, questi è stato condannato in secondo grado per corruzione in concorso e turbativa d'asta dalla corte di appello di Napoli con l'accusa di strette relazioni con influenti uomini politici che garantirebbero un occhio di riguardo per l'aggiudicazione di alcune gare d'appalto.

Per i vergognosi tagli del governo e per i loro imbrogli i lavoratori pagheranno con un ulteriore immiserimento delle loro condizioni di vita. I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, sfruttati, ricattati. Così ci vuole il capitalismo.
Ma la miseria e l'ingiustizia sociale alimentano la ribellione. In tutte le province interessate  gli operai si uniscono per organizzare la rivolta, uniti contro il governo dei padroni.


Fiorella Masci Rsa Slai Cobas per il sindacato di classe

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