sabato 23 novembre 2013

pc 23 novembre - CAGLIARI: MANIFESTAZIONE DEGLI STUDENTI: CATASTROFI E CARICHE

(da Infoaut) 
altLa manifestazione termina in piazza San Cosimo. In più di un migliaio hanno risposto alla sollevazione che si è snodata per le vie della città determinata ad anteporre la lotta e la voglia di riscatto ai sacrifici. Le lotte degli studenti contro le politiche di austerità si sono infatti intrecciate al dramma dell'alluvione senza rassegnazione, rifiutandosi di ascoltare per l'ennesima volta la storiella della "fatalità naturale". Oggi a Cagliari, giovani provenienti da varie parti dell'isola, hanno indicato che nella crisi come nelle catastrofi ci sono dei responsabili politici precisi. Gli stessi che impongono all'isola disoccupazione, cassintegrazione e aumento degli sfratti; gli stessi che danno priorità alla costruzione di nuove carceri, all'allargamento dei poligoni militari e che svendono il territorio sardo a speculatori di ogni sorta cementificandolo selvaggiamente; gli stessi che vivono i palazzi del potere e che hanno schierato la polizia per far proteggere quelle quattro mura di via  Roma. Ma oggi la rabbia non si è fatta addomesticare facilmente e ha scelto di sfidare questa arroganza. Le loro cariche non mettono più paura.
ore 12.00: Il corteo raggiunge l'istituto tecnico Martini e confluisce poi in piazza San Cosimo.
ore 11.30: Nel corteo monta la rabbia per la carica subita sotto un palazzo regionale blindato e ostile, ma non si va via. Da sotto la regione parte il lancio di oggetti. La polizia non risponde. I manifestanti scalpitano e si muovono di nuovo in corteo selvaggio proseguendo oltre via Roma bloccando la città.
ore 11.10: Il corteo viene caricato! I manifestanti hanno fronteggiato i reparti di polizia schierati sotto i portici del Palazzo Regionale spingendo sugli scudi. La polizia ha caricato. Uno studente ferito al volto è stato trasportato in ospedale, altri contusi. Il corteo non si è disperso e ora si è ricomposto in via roma davanti alla polizia.
ore 10.50: Dopo una sosta nel Largo bloccato dal corteo, i manifestanti imboccano via Roma diretti al Palazzo del Consiglio Regionale
ore 10.15: Da via Manno il corteo punta verso via Roma con passo sostenuto. Passaggio in piazza Matteotti, davanti alla stazione delle Ferrovie e dell'Arst interventi contro il caro trasporti
ore 10.00: Il corteo è partito. Pioggia battente su Cagliari. Si risale via Alghero poi via Garibaldi. Vengono scanditi cori per l'alluvione e le responsabilità dello Stato. Anche bandiere No Tav in marcia.
Ascolta la diretta con Daniele del Collettivo Autonomo studentesco di Cagliari (Radio BlackOut)
ore 9.30: Piazza Repubblica inizia a riempirsi. Già un migliaio al concentramento, dove confluiscono i cortei dalle scuole occupate. Ieri intanto era arrivata la notizia che il pullman proveniente da Olbia non avrebbe raggiunto Cagliari per il persistere dell'allerta meteo. I manifestanti sono restati in Gallura dove c'è ancora molto lavoro da fare per ripulire la città dal fango. A Cagliari si aspetta il pullman da Oristano.

pc 23 novembre - GENOVA: BUONA PARTE DEGLI OPERAI DI AMT NON ACCETTA L'ACCORDO E PROSEGUE LO SCIOPERO

Intanto si stanno concentrando nel centro di genova le forze dell'ordine per imporre di fatto con la forza, un accordo che prevede comunque esternalizzazioni in appalto di attività, riorganizzazioni interne, che per i lavoratori vorranno dire comunque tagli sia di posti di lavoro, sia di salari e orari, sia di diritti. 
Quindi, non è affatto vero che l'accordo è passato a maggioranza. 
"Genova, 23 novembre 2013 - Dopo oltre 3 ore e mezza di discussione i lavoratori di Amt hanno approvato a maggioranza la bozza di accordo siglata nella notte in prefettura da Comune, Regione, Amt, organizzazioni sindacali. Nell’ambito e al termine dell’assemblea si sono registrate tensioni fra i lavoratori e, in particolare, fra quelli d’accordo e quelli contrari all’approvazione del documento. L’intesa prevede, in primo luogo, che l’Amt resti pubblica. La Regione si impegna a finanziare l’acquisto in tempi brevi di 15 nuovi mezzi attraverso una riprogrammazione di risorse già impegnate e, nel quadriennio 2014-2017, di altre 200 vetture, con finanziamenti da fondi europei e nazionali.
La Regione, si impegna inoltre ad accelerare il percorso di costituzione dell’Agenzia unica per il trasporto pubblico locale entro marzo del 2014 in modo che operi a regime entro la fine dell’anno. I sindacati hanno riferito, poi, che, per ripianare il disavanzo di Amt, calcolato in 8,3 milioni di euro nel 2014, il Comune si è impegnato a ripatrimonalizzare l’azienda con un investimento pari a 4,3 milioni di euro. I restanti 4 milioni saranno invece recuperati attraverso riorganizzazioni anziendali che non toccheranno ne’ le retribuzioni, ne’ l’orario di lavoro, ne’ i riposi dei dipendenti. In particolare, secondo quanto riferito, tra gli interventi di riorganizzazione e’ prevista l’esternalizzazione di quote di attivita’ che verranno affidate in appalto. L’accordo prevede anche che, dopo la ratifica del testo si dovrà avviaere una trattativa aziendale per stabilire quante e quali linee appaltare. Questa misura dovrebbe consentire un risparmio per l’azienda pari a 2 milioni di euro.
Per recuperare i restanti 2 milioni di disavanzo, l’accordo prevede altre riorganizzazioni interne, che dovranno essere individuate entro il 31 dicembre di quest’anno in modo da essere realizzate a partire da gennaio del 2014. E’ stato precisato che l’accordo prevede esplicitamente l’inscindibilita’ delle singole misure stabilite: se un punto non dovesse essere rispettato, salterebbe l’accordo nel suo complesso".

pc 23 novembre - LE OPERAIE PRENDONO NELLA PROPRIE MANI LO SCIOPERO DELLE DONNE

Avvicinandosi il 25 novembre, sono le notizie sullo sciopero delle donne che 
vengono da operaie delle fabbriche, lavoratrici di tanti posti di lavoro precari, 
da tante delegate Rsu Cgil che non seguendo l'indicazione della segreteria 
nazionale indicono sciopero sui loro posti di lavoro, la "novità" più bella. 
Questo dà il giusto segno di classe allo "sciopero delle donne", uno sciopero 
che è soprattutto espressione delle donne proletarie, delle donne più sfruttate 
e oppresse, quelle che non hanno solo una catena da spezzare ma 
doppie/decine di catene.
Questo di fatto, rende lo sciopero delle donne incompatibile con politiche che 
parlano sulle donne ma vogliono al massimo migliorare/abbellire questo sistema 
capitalista; questo, insieme alla ribellione di tante ragazze, donne disoccupate, 
donne già in lotta rende lo sciopero delle donne un "pericolo" per il sistema 
dei padroni, dei governi dei padroni, dello Stato, degli uomini che odiano le donne. 

Dopo l'indizione da parte della Rsu Fiom Cgil della fabbrica N&W Global Vending, di Bergamo, arriva lo sciopero delle lavoratrici alla Titan Italia di Crespellano che occupa 206 dipendenti, lo sciopero proclamato dalla rsu Filcams Cgil di Centrale Adriatica, sito di Anzola dell’Emilia; poi lo sciopero delle donne lavoratrici che svolgono il servizio di pulizia negli istituti scolastici della provincia di Varese, indetto dal sindacato di base Al.Cobas-Cub. Inoltre La Camera del Lavoro di Pescara "aderisce convintamente all'appello contro il femminicidio e allo sciopero delle donne fissato per il 25 novembre" e lunedi' 25 dalle 11.00 alle 11.30 ci sarà astensione dalle attivita' di tutte le donne della Cgil - categorie, servizi e apparato.
E vogliamo ricordare l'importante attività che stanno facendo le lavoratrici immigrate di Marghera-Mestre dello slai cobas per il sindacato di classe per lo sciopero in fabbriche, servizi in Fincantieri, settore calzaturiero, settore delle pulizie, ecc. 
Le notizie stanno arrivando di ora in ora. 
Facciamo appello a tutte a non farsi intimorire e imbrigliare da aziende e segreterie confederali circa la "legittimità o meno di questo sciopero" 
Si tratta di uno sciopero delle donne dirompente, che deve "stare nelle regole" ma fino ad un certo punto... Chi, Istituzioni, direzioni aziendali, ecc. usa la legge per impedire lo sciopero delle donne va attaccato, denunciato pubblicamente come oggettivamente contro le donne.   

Su alcuni problemi posti chiariamo: non è affatto vero, in nessun settore lavorativo, che lo sciopero può essere indetto solo dai sindacati confederali (sono altre le limitazioni che hanno i sindacati di base, ma non questa della proclamazione dello sciopero - vedi Statuto dei Lavoratori), anche perchè lo sciopero è un diritto individuale. 

La vera questione oggi discriminante è fare lo sciopero delle donne, o no. Siamo noi donne che dobbiamo essere protagoniste della lotta contro femminicidi e stupri, contro l'insieme di violenze, di doppio sfruttamento, di oppressioni grandi e "piccole" di questo sistema sociale. Anche la battaglia sul fronte culturale, senza il protagonismo della lotta delle donne, resta solo illusione, gestita da chi tiene le leve di questo potere borghese.
  
LA NOVITA' VERA OGGI E' LO SCIOPERO DELLE DONNE anche se piccolo, iniziale, in tante parti frutto del coraggio di singole lavoratrici che però sono di esempio per tante.

pc 23 novembre - LA LOTTA DEI LAVORATORI DELL'AZIENDA TRASPORTI DI GENOVA VA SOSTENUTA PERCHE' IN CONTRASTO CON LA POLITICA DI PRIVATIZZAZIONE DEL GOVERNO

... E, COME PER MAGIA, SPUNTARONO OTTO MILIONI PER L'AMT!
Martedì diciannove novembre - in concomitanza con la discussione della delibera sulla svendita ai privati dell'Azienda Mobilità e Trasporti del Comune di Genova, licenziata poi nella tarda serata del giovedì successivo - è iniziato uno sciopero ad oltranza da parte dei dipendenti dell'azienda tramviaria, che sta tuttora paralizzando il servizio di trasporto pubblico cittadino.
Al quarto giorno di lotta dura dei lavoratori, si cominciano a vedere i primi risultati; nella serata di venerdì, magicamente, sembrano spuntare - dalle casse dalle casse degli Enti locali interessati - i circa otto milioni necessari ad appianare i problemi finanziari dell'impresa: quattro dovrebbe metterli la Regione Liguria, ed altrettanti il Comune di Genova.
Queste le promesse da parte degli amministratori pubblici - evidentemente spaventati dal possibile allargamento della protesta ad altre parti della regione (lunedì è previsto l'inizio dello sciopero da parte dei lavoratori dell'azienda gemella spezzina, l'Azienda Trasporti Comunale) - ed in altre parti d'Italia: Firenze e Roma in primis.
A fronte di quanto sopra esposto, questa mattina si tiene una nuova assemblea dei lavoratori Amt alla Sala chiamata del Porto per decidere cosa fare per il prosieguo: con le multe (duecentocinquanta Euro al giorno) in arrivo per il mancato rispetto dell'indegna normativa sullo sciopero nel comparto dei servizi pubblici, già oggi - quinta giornata consecutiva di astensione dal lavoro - i millecinquecento autisti coinvolti hanno perduto l'equivalente di un salario mensile.
Certamente non è semplice continuare la vertenza in queste condizioni: per questo "i sindacati genovesi - come si legge in un comunicato - hanno aperto un conto corrente per raccogliere fondi a sostegno della protesta dei tranvieri contro l'ipotesi di privatizzazione dell'Amt. Sono infatti in arrivo per loro sanzioni da 500 a mille euro per lo sciopero selvaggio che dura da 4 giorni...".
Resta la perplessità, in chi scrive, dell'opportunità di versare denaro nelle casse dei sindacati confederali e soprattutto di quello fascista, dell'Ugl: questo perché poi bisognerebbe controllare che lor signori versino realmente, nelle mani dei lavoratori, l'intera somma incassata; come recita un vecchio proverbio, "fidarsi è bene, non farlo è meglio"...
Genova, 23 novembre 2013

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

pc 23 novembre - LIBERTA' PEFR BAHAR KIMIYONGUR

Bahar Kimiyongur è stato arrestato per l'ennesima volta ieri a Bergamo. Ogni volta che esce dal Belgio per denunciare i crimini dello Stato turco e la sua politica antipopolare e guerrafondaia non sa se riuscirà a tornare a casa dai sui compagni e dalla sua famiglia: negli anni scorsi è già stato arrestato in Spagna e in Olanda.

venerdì 22 novembre 2013

pc 23 novembre - tutta la vita deve cambiare! 25 novembre uno sciopero delle donne che 'cambia il tempo ' ma per davvero!

 Una iniziativa storica d'avanguardia, importante e significativa,  una tappa importante dell'affermazione delle compagne, delle donne proletarie, delle femministe d'avanguardia nella lotta di classe e di massa nel nostro paese.

Sono numerose le compagne che organizzano e dirigono tutta la mobilitazione della giornata, che stà raccogliendo adesioni crescenti e toccherà diversi posti di lavoro, scuole, università, quartieri, piazze

Facciamo appello a tutto il movimento e alle sue forme organizzate perchè partecipino favoriscano e sostengano questo sciopero.

Bisogna combattere e superare quelle concezioni e linee che frenano e soffocano l'iniziativa autonoma delle donne, oppure ne permettono uno sviluppo autonomo a parole ma sotto l'egemonia del femminismo borghese e piccolo borghese.
Bisogna combattere e superare nelle componenti di orientamento marxista e classista, una tradizione meccanicista ed economicista sulla lotta delle donne, che le rende sorde a scatenare la furia delle donne
come forza poderosa della lotta contro il sistema imperialista e capitalista.

Come scrivono le compagne del Mfpr: 
"lo sciopero delle donne è come una scintilla che accende tante altre donne in primis le donne proletarie, le ragazze ribelli... una inizitiva d'avanguardia di valore storico nel nostro paese in quello che è un sentiero di lotta di lunga durata che la maggioranza delle donne deve condurre contro tutta la condizione di sfruttamento e di oppressione che questo sistema vuole imporci... una doppia lotta di lunga durata, secondo la concezione e la pratica della 'rivoluzione nella rivoluzione', per rovesciare questo sistema e iniziare a costruire una nuova società in cui 'tutta la vita deve cambiare' fino a nuovi rapporti uomo-donna...".

pc 23 novembre - Lunedì 25 novembre: sciopero generale della scuola - giornata contro la violenza sulle donne

Lo sciopero generale della scuola è previsto per lunedì 25 novembre. Si tratta di una forma di protesta che riguarderà il settore scolastico e non solo, coinvolgendo i lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati.
Con lo sciopero generale del 25 novembre si protesterà contro il lavoro precario e contro ogni forma di sfruttamento sul lavoro, ma si tratterà anche di una protesta contro la violenza sulle donne.

 

  

Lunedì 25 novembre: giornata internazionale contro la violenza sulle donne

... Le manifestanti sono infatti invitate a indossare un panno o un indumento rosso simbolo contro ogni forma di violenza.

Sciopero generale della scuola: lunedì 25 novembre non saranno garantite le lezioni 

Come anticipato, lo sciopero generale del 25 novembre riguarderà principalmente la scuola, coinvolgendo tutto il personale scolastico docente e non docente assunto con qualsiasi forma di contratto, quindi non potrà essere garantito il regolare svolgimento delle lezioni. Sono coinvolte anche le Università dove saranno garantiti gli esami di Laurea, le certificazioni per la partecipazione ai concorsi, il pagamento degli emolumenti e il versamento dei contributi previdenziali. Lo sciopero generale interesserà anche i dirigenti scolastici che vogliono aderire.

pc 23 novembre - come un fiume in piena - TERNI - è sciopero delle donne il 25!

Il 25 novembre c'è lo sciopero delle donne!

"22.11.2013 - ore 13:26 - La giornata di astensione dal lavoro è proclamata da Slai-Cobas; in Comune assicurati i servizi essenziali
(Ufficio stampa) - In ottemperanza  alle normative che regolano il diritto allo sciopero, la direzione risorse umane rende noto che l’Organizzazione sindacale SLAI COBAS per il sindacato di classe ha proclamato uno sciopero nazionale “delle donne” di “tutti i settori lavorativi privati, cooperativi e pubblici”, riguardante “tutte le lavoratrici indipendentemente dal loro contratto di lavoro”,  per l’intera giornata del 25 novembre 2013. Nella giornata di sciopero, da parte del Comune di Terni, verranno assicurati i servizi essenziali da una ridotta aliquota di personale in esecuzione della deliberazione di Giunta Comunale n. 44 del 12.1.1995, integrata con l’accordo del 31/10/2000, di recepimento dell’intesa tra l’Amministrazione comunale e le Organizzazioni sindacali di categoria per garantire i servizi pubblici essenziali in caso di sciopero".

pc 22 novembre - il 25 novembre le donne proletarie scioperano - alcune iniziative

Palermo
Lo SCIOPERO delle donne si farà: policlinico, precarie cooperative sociali e lavoratrici delle scuole, del Comune
Intervento al mattino all'Università verso le studentesse
Il 25 novembre:
Mattina dalle 9,30 concentramento piazza Polieama con corteo fino in
Prefettura con tutte le nostre ragioni di doppia lotta
Pomeriggio dalle 16,00 fino alle 20 a Piazza Verdi (Teatro Massimo) con
volantinaggio, interventi al megafono, pannelli/mostra, musica, raccolta
Taranto

Lo sciopero si farà: tra le lavoratrici pulizie scuole statali e appalti comunali - intera giornata
tutte le operaie Pasquinelli/Amiu - intera giornata
Le operaie forestali di Puglia della Arif, da Lecce a Foggia a Bari, il 25, si fermeranno sui posti di lavoro per decidere una loro piattaforma contro le discriminazioni sul lavoro che subiscono.
E' stato indetto sciopero delle studentesse con nostro intervento il 25 in due scuole a maggioranza ragazze - sono difficili le previsioni benchè ci sia molto interesse
Nei quartieri, in alcuni palazzi, dove sono presenti compagne, lavoratrici drappi rossi, fazzoletti, strisce, abbigliamento rosso addosso
Appuntamento per tutte in piazza Immacolata.
Alle 10 andremo con le lavoratrici pulizie, appalti comunali e le donne presenti, in prefettura, con lo scopo di consegnare la piattaforma dello sciopero delle donne;
la sera, dalle 17 alle 20, riempiremo tutta la piazza, con striscioni, cartelli, mostra, vari video, poi interventi liberi e una performance con l'attrice di Teatro del mare, un'altra attrice leggerà brani.
Una compagna fotografa/tautatrice sta preparando varie foto sulla violenza contro le donne, che si conclude con foto della ribellione delle donne.

L'Aquila
Le lavoratrici del Brico io di L'Aquila aderiscono allo sciopero delle donne del 25 novembre, proclamato dallo Slai Cobas per il sindacato di classe.
Sarà però uno sciopero simbolico, per il clima aziendale fortemente oppressivo e repressivo; indosseremo braccialetti, foulards rossi e pettorine, attaccheremo striscioni e drappi rossi fuori dal negozio e faremo un annuncio al microfono.

Milano

Sciopero nelle scuole, tra le insegnanti precarie, indetto a Istituto tumori, Osp. San Paolo, sciopereranno lavoratrici della sanità, delle poste; verso le studentesse della Bocconi, del politecnico di Milano- polo Bovisa.
Presidio a Palazzo Marino (comune) dalle ore 10

Bologna
Diverse fabbriche sciopereranno. Nelle scuole statali e comunali, insegnanti di ruolo e precarie Una scuola intera sciopero di tutte le donne (anche il bidello perche' non vuole rimanere a lavorare solo). Alcune impiegate del comune. Lavoratrici delle cooperative sociali e dipendenti dell'ipercoop.

Bergamo

Nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, spicca la protesta vera e propria della N&W Global Vending, oltre mille dipendenti, tra le maggiori realtà metalmeccaniche della provincia, dove è indetto uno "Sciopero delle Donne - 8 ore - intera giornata" per lunedì 25 novembre. Il volantino è comparso in bacheca mercoledì 20 e porta la firma della Rsu Fiom Cgil, precisando che lo sciopero è indetto per tutti, anche per i lavoratori maschi. "Blocchiamo questo maledetto paese - si legge - perché sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'è società che tenga. Perché la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte". Se non andiamo errati, l'iniziativa non trova precedenti in nessun'altra fabbrica d'Italia.
All'ex Necta oltre la metà del personale operaio è donna, compresa la responsabile del personale...

Marghera-Mestre.

Sciopero tra le operaie immigrate, di diverse nazionalità, prevalentemente in fabbriche, servizi, (Fincantieri, settore calzaturiero, settore delle pulizie).

pc 22 novembre - Incredibile faccia tosta..del segr naz uilm Palombella Ilva Taranto - denuncia dello slai cobas per il sindacato di classe Ilva taranto

...Palombella critica Vendola per aver sponsorizzato la FIOM.. lui pensava di avere e vuole avere il monopolio della collusione con padron Riva.. ma come abbiamo già spiegato... i sindacalisti in ILVA si dividono in servi UILM-FIM e 'alleati' come la FIOM – purtroppo quello che manca ancoranell'inchiesta Todisco è l'incriminazione dei sindacalisti confederali

Dalla gazzetta del mezzogiorno
...su Vendola si abbattono anche le critiche della Uilm sul contenuto della telefonata con Archina in cui il governatore parla dei sindacati ("Perchè tenta di accreditare, rispetto alla proprietà, una precisa sigla sindacale?" ha detto oggi il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella....

L'inchiesta della procura di Taranto è incompleta... mentre è bene ricordare che all'Ilva anche sul fronte giudiziario si poteva e in alcuni casi si è fatto di più per iniziativa dello slai cobas per il sindacato di classe

  • i sindacalisti ci sono nell'inchiesta e processo per la morte dell'operaio Di Leo 3 delegati Rls fim-fiom-uilm su denuncia dello slai cobas per il sindacato di classe Taranto;

    - così è nell'inchiesta NUOVA SIET - ILVA, targata slai cobas, che ha portato alla più alta condanna finora ricevuta da padron Riva  - 4 anni -e figlio, e da due dirigenti ILVA, per "truffa ed estorsione"; un processo in cui i sindacalisti confederali PALOMBELLA e quelli fim e fiom risultano come testimoni a difesa dell'ILVA contro i lavoratori - 150 dei quali e lo slai cobas erano parte civile.

    - i dirigenti sindacati confederali Palombella UILM e Fiusco FIOM querelano senza successo lo slai cobas che ne aveva denunciato la collusione; il primo per tutti gli accordi aziendali - compreso quelli sulla sicurezza - e il secondo per la emarginazione di due delegati fiom Battista e Semeraro su indicazione dell'azienda
- padron Riva denuncia e porta in processo la coordinatrice dello slai cobas per il sindacato di classe di Taranto, Margherita Calderazzi per "essere la mandante della scritta RIVA ASSASSINO", Emilio Riva partecipa direttamente al processo - l'unico in cui Riva si è presentato - ma la sua denuncia non passa e la coordinatrice viene assolta.



  • - Infine c'è l'esposto denuncia sull'accordo truffa cambio tuta - fatto dallo slai cobas per il sindacato di classe - che è sul tavolo della TODISCO e che si estende ai sindacalisti confederali di cui si chiede l'incriminazione;
Lo Slai cobas per il sindacato di classe non ha avuto bisogno di stare nelle Rsu per fare tutto questo, e
non ci sarà bisogno delle nuove RSU per proseguire e rendere più incisiva questa battaglia

SLAI COBAS via Rintone, 22 TA slaicobasta@gmail.com 3475301704 blog: http://tarantocontro.blogspot.com

pc 22 novembre - importante documento del PCI maoista India - massimo sostegno al PCImaoista - massimo sotegno alla guerra popolare in India- massimo sostegno al Comitato internazionale di sostegno alla GP India

Saluto rivoluzionario per le celebrazioni del
9° anniversario del nostro glorioso Partito!

Bolscevizzare il partito per impugnare con successo le due armi fondamentali, l’Esercito Popolare e il Fronte Unito, per dirigere la rivoluzione alla vittoria !
Rafforzare ed estendere la nostra base di massa aderendo saldamente alla linea di classe e di massa !
Impugniamo profondamente i due principi marxisti ‘Nessuna rivoluzione senza partito rivoluzionario’ e ‘è il popolo che fa la storia’ !

Appello del CC del PCI (Maoista) a tutto il partito a celebrare con entusiasmo
rivoluzionario il 9° Anniversario del nostro partito dal 21 al 27 settembre 2013

Cari compagni,
Stiamo per celebrare il 9° anniversario del nostro nuovo glorioso partito dal 21 settembre di quest'anno. Ciò è tanto più significativo quest'anno in quanto iniziano anche i nostri preparativi per celebrare anche i dieci anni gloriosi del nostro nuovo partito. Il 21 settembre 2004 è un giorno importante per la Rivoluzione di Nuova Democrazia (RND) in India e anche per la rivoluzione socialista mondiale (RSM), queste questo giorno ha lanciato un unico centro di direzione per il movimento rivoluzionario in India, superando più di tre decenni di alti e bassi in questo processo. In questa occasione, vogliamo con grande rispetto rendere umile omaggio ai costruttori del nostro glorioso Partito, i grandi dirigenti della rivoluzione indiana, i martiri, i nostri amati compagni CM e KC e le migliaia di combattenti coraggiosi che hanno dato la vita nel corso del RND, proseguendo la gloriosa eredità di Naxalbari.
Dopo l'8° anniversario del nostro partito, per tutto l'anno passato la controrivoluzionaria ‘Operazione Green Hunt - fase 2’ (guerra al popolo) ha infuriato senza sosta seminando scompiglio in tutte le nostre aree di movimento. Nel combattere in risposta a questa offensiva delle classi dominanti indiane e a difesa del popolo, quasi 150 dei nostri amati compagni hanno dato la vita. Hanno combattuto disinteressatamente, con grande coraggio e valore, mettendo in gioco le loro vite per difendere e far avanzare la guerra popolare.
La maggior parte di loro hanno dato la propria vita preziosa resistendo strenuamente agli attacchi delle forze armate e di bande di mercenari al soldo dello Stato. Tra questi martiri, i compagni Ganti Prasadam, Mahita, Juvvaji Venkata Subbaiah, Aluri Bhujanga Rao erano veterani del nostro partito. Quello di Ganti Prasadam è stato un omicidio su commissione dello Stato, gli altri tre compagni sono morti a causa dell’età o di altri problemi. Il compagno Sudhakar membro del Comitato Speciale di Zona Nord Telangana è stato ucciso in una feroce battaglia con le forze speciali del nemico. Il compagno Prashant di della zona speciale BJ - Nord Chhattisgarh è stato ucciso in un attacco congiunto CoBRA - TPC.
In Dandakaranya (DK) il compagno Aman, veterano del dipartimento tecnico del Comitato di Divisione è morto per malattia, mentre un’altra la DVCM Indira è morta per un morso di serpente. I compagni DVC/ZC (Comitato Zonale) Dharmendra Yadav, Prafulla Yadav e Mithilesh Yadav del Bihar, Sankar del DK e Pushpa del NT sono caduti martiri mentre resistevano agli attacchi nemici. Decine di rivoluzionari, militanti di organizzazioni rivoluzionarie di massa, dei RPC e della milizia popolare sono state massacrati dalle forze armate, sotto il fuoco indiscriminato (come ad Edesmetta in DK) o in falsi scontri, in tutte le nostre aree di movimento. Ci impegniamo a portare avanti gli obiettivi e a realizzare i sogni di questi martiri difendendo, ampliando e intensificando la guerra popolare.
Assorbiamo e diffondiamo gli ideali dei nostri grandi martiri e ispiriamo le masse a seguire il loro cammino per la liberazione del genere umano. Nell’anno passato diversi coraggiosi combattenti sono caduti combattendo valorosamente le forze nemiche nel corso di rivoluzioni di nuova democrazia in paesi come Filippine, Turchia, Bangladesh ecc. Centinaia di attivisti e gente della classe operaia nei paesi imperialisti hanno dato le loro vite preziose nella lotta per la liberazione dallo sfruttamento di classe e oppressione, per la liberazione nazionale e per la democrazia in diversi paesi in tutto il mondo. Il nostro CC rende umilmente omaggio a tutti loro, in occasione del 9° anniversario del nostro partito.
Si impegna a realizzare le aspirazioni dei martiri della WSR, combattendo con determinazione fino a quando raggiungeremo i nostri obiettivi. In questa occasione, il nostro CC esprime il più caloroso saluto rivoluzionario a tutte le file del partito; ai comandanti e combattenti del PLGA; ai compagni dei comitati rivoluzionari popolare (RPC) e delle organizzazioni di massa, alle migliaia di compagni e masse rivoluzionarie che hanno aperto un'altro fronte di battaglia nelle carceri del paese, alle masse rivoluzionarie nelle nostre aree di lotta e in tutto il nostro paese, agli amici rivoluzionari e ai partiti marxisti-leninisti-maoisti nei vari paesi che si schierano a sostegno del movimento rivoluzionario indiano, in particolare in quest’ultimo anno, tenendo alta la bandiera rossa dell’internazionalismo proletario. Guardiamo ora brevemente alcune degli importanti cambiamenti delle condizioni oggettive che si sono verificati in tutto il mondo e nel nostro paese e anche nella nostra situazione soggettiva in modo da formulare concretamente in questo contesto i nostri compiti immediati fino al prossimo anniversario del partito.


Situazione internazionale
La crisi finanziaria mondiale sta ancora devastando il mondo capitalista, senza segni di ripresa. Essa si concentra in Europa e nessuna serie di misure di austerità e salvataggi riesce salvare i paesi dell'UE dallo sprofondare ulteriormente in essa. Anche quest'anno ogni tipo di tentativo da parte di G8, G20, FMI, BM, WTO e altre organizzazioni economiche internazionali non sono riusciti a salvare gli imperialisti dalla loro crisi. Le lotte dei lavoratori contro i tagli di posti di lavoro e alle spese stanno scuotendo diversi paesi dell'UE. La disoccupazione, i tagli spietati dei sussidi e della spesa sociale stanno spingendo altri milioni e milioni di persone in condizioni miserabili, che portano altre agitazioni.
Per superare questa crisi il mondo imperialista sta prendendo misure di austerità, incentivi statali per creare occupazione, aumento delle tasse, riducendo in modo significativo la spesa pubblica, aumentano i finanziamenti per i capitalisti e cresce la razzia dei popoli e risorse naturali nei paesi arretrati. I popoli nei paesi imperialisti affrontano sempre più disoccupazione e sottoccupazione, assenza di diritti sul posti di lavoro, carenza di acqua potabile, inflazione, problema casa, riduzione della spesa pubblica per istruzione e assistenza sanitaria, migrazione e negazione dei diritti democratici.
Queste condizioni sono peggiorate ulteriormente dalla crisi finanziaria del 2008. Anche nei paesi arretrati i si impongono condizioni simili, se non a un livello ancora peggiore. Essi si trovano ad affrontare i livelli di povertà estrema e fame. L'enorme divario tra ricchi e poveri sta aumentando rapidamente a livelli senza precedenti. Patiscono migrazione sia interna che esterna. Tutte le restrizioni verso capitale finanziario e le multinazionali che dal 1991 i compradores dei paesi arretrati vanno rimuovendo portano a sfruttamento estremo e controllo neo-coloniale.
Le classi dominanti compradore hanno apertamente ripreso lo slogan che nessuno sviluppo è possibile senza investimenti diretti esteri. Senza restrizioni che fermino il gigante del capitale finanziario, con la collusione dei compradores, i popoli del terzo mondo sono sempre più schiacciati senza pietà sotto il loro tallone di ferro. La recente svalutazione della valuta in India, Turchia, Brasile, Bangladesh e in diversi altri paesi arretrati sta sconvolgendo le loro economie. I tanto propagandati alti tassi di crescita dell’India si sono trasformati in recessione.
La teoria del ‘decoupling’, fomentata dalla èlite dominante, cercava di ingannare il popolo del nostro paese riguardo l’immunità dell'economia indiana alla crisi finanziaria mondiale. Ora tutto ciò è svanito, e tutti nel governo parlano della “cattiva forma di economia”. La posizione di Brasile e Sud Africa nel BRICS non è migliore. In India come in questi paesi le esportazioni sono calate, l'inflazione è salita, la moneta è stata svalutata, i tassi di crescita sono scesi e il settore manifatturiero affronta molti problemi, per non citare del tanto agitato mostro della crisi del disavanzo delle partite correnti, in particolare in India. È soprattutto la rupia ad essere in caduta libera mentre l'inflazione è alle stelle.
Gli imperialisti dipingono la svalutazione delle monete nei confronti del dollaro come ripresa. Dicono che l'economia statunitense ha recuperato negli ultimi due trimestri e portano questo come un indicatore. L' altra soluzione scelta dagli imperialisti per superare la crisi è ricorrere alla compressione dei diritti democratici nei loro paesi, fomentare le forze reazionarie di destra e fare guerre di aggressione. Le guerre di occupazione in Iraq e Afghanistan, l’attacco alla Libia, l'invasione francese del Mali, gli attacchi dei droni in Afghanistan, Pakistan, Yemen, ecc , l’incessante pressione israeliana sulla Palestina, la minaccia di attaccare Iran e Corea del Nord e la recente “impazienza” di Obama e Francois Hollande di attaccare la Siria, sono alcuni esempi eclatanti. Numerosi sono gli interventi imperialisti che hanno portato a guerre civili e guerre intestine nei paesi arretrati.
Sfruttamento neocoloniale, controllo, oppressione, intervento e aggressione dei paesi imperialisti sui paesi arretrati hanno devastato le economie di questi e la vita dei popoli in diversi modi. Nelle sfera sociale, economica, politica e culturale, nessun settore è rimasto intatto o inalterato. Nello scorso anno le contraddizioni fondamentali del mondo si sono intensificate. La contraddizione principale, tra l'imperialismo e nazioni e popoli oppressi del mondo si è intensificata, nei diversi tipi di lotte anti- imperialiste combattute dai popoli di tutto il mondo, compresi quelle contro gli innumerevoli effetti negativi delle politiche economiche neo-liberiste. Queste lotte investono vari aspetti nella sfera economica, sociale, politica, culturale ed ecologica. Anche la contraddizione tra capitalisti e la classe operaia si è intensificata ulteriormente, con la classe operaia e la classe media che scendono sempre più in piazza.
Economicamente, politicamente e strategicamente, la contraddizione inter-imperialista è tornata alla ribalta come non mai da quando hanno iniziato ad adottare politiche neoliberiste. Lo si è visto chiaramente nella contesa per il dominio dell'Asia occidentale durante la recente “crisi siriana”, con la Russia, sostenuta dalla Cina, che ha puntato i piedi per contrastare gli Stati Uniti, che sostenevano l'aggressione imperialista occidentale alla Siria.
Nel giugno 2013 Brasile ha visto un livello senza precedenti di lotte popolari contro i Mondiali di calcio del 2014 e Giochi Olimpici di Rio del 2016. Il popolo, colpito i terribili effetti di decenni di politiche economiche neoliberiste pro-imperialisti pro-ricchi del governo, si riversato per le strade. In febbraio, centinaia di migliaia di greci hanno partecipato a uno sciopero generale, più della metà dei quattro milioni della forza lavoro ha rinnovato la protesta contro le misure di austerità su pensioni, tasse, carovita, e per liberarsi dal piano di salvataggio imposto dai creditori internazionali di capitale per discutere la prossima rata del piano di salvataggio. In tutta Europa ci sono stati scioperi generali e le forme militanti di protesta sono diventate un fatto comune. Nonostante le misure repressive, con invocazione di leggi di emergenza, gli scioperi sono in ripresa.
In Egitto, Morsi, una forza conciliante, è stato estromesso senza tanti complimenti e incarcerato dai militari spalleggiati dagli Stati Uniti e dai sostenitori di Hosni Mubarak. Ogni giorno si ripetono massacri di gente che protesta contro la sua estromissione e il regime militare. In quasi tutti gli altri paesi arabi, anche dove recentemente i governanti dittatoriali sono stati rovesciati da sollevazioni democratiche, fantocci imperialisti o forze concilianti hanno preso il potere e le aspirazioni democratiche del popolo rimaste insoddisfatte. Così il popolo deve ancora una volta scendere in piazza per lottare per una vera democrazia.
Questi fenomeni stanno servendo ad aprire gli occhi del popolo arabo e sempre più persone si stanno rendendo conto che accettare in qualche modo il sostegno dei paesi imperialisti in ultima analisi danneggia i loro interessi. Il riformismo è diventata la tendenza ideologica e politica più pericolosa nel mondo e nel nostro paese. Come la crisi finanziaria si è intensificata, così si è estesa l’agitazione del popolo, le lotte sono esplose e la falsa democrazia è stata più smascherata giorno dopo giorno, ma imperialisti e compradores la sostengono su vasta scala. È sostenuta e applicata sia dalle classi dominanti che dalle organizzazioni da loro finanziate, le forze social-democratiche e revisioniste. Nel nostro paese innumerevoli programmi portati avanti dai governi centrali e statali sono un esempio lampante di questa tendenza.
Sono in corso di attuazione in tutti gli Stati in tutto il paese, insieme ai Programmi d'Azione Civica da parte che forze armate dello Stato impongono con la forza negli Stati in cui il nostro movimento è forte. Programmi simili sono ripresi in tutti i paesi in cui sono presenti movimenti maoisti. Diversi provvedimenti adottati recentemente dal Parlamento riguardo la sicurezza alimentare, l'acquisizione di terreni, il commercio ambulante, ecc devono essere inquadrati come parte di questa tendenza riformista. Le varie organizzazioni, finanziate sia dai governi che dalle multinazionali, hanno diffuso la loro rete in tutto il mondo. Alcune di loro praticano il distorto modello di sviluppo degli imperialisti, mentre altre partecipano alle lotte e lavorano per limitarle a un'agenda riformista. Le forze riformiste di ogni tipo sostengono spudoratamente tutte le politiche economiche neo-liberiste che i partiti di governo stanno realizzando. Quando il popolo si rivolta contro di esse, sostengono le misure repressive dei governi.
Dove sono al potere, si comportano come neo-fascisti nel reprimere il popolo. Dobbiamo denunciare ideologicamente e politicamente il carattere vuoto e ingannevole delle riforme promosse dagli imperialisti, Dai partiti delle classe dominanti e dallo Stato. Dobbiamo denunciare l’inconsistenza del riformismo nella soluzione di problemi fondamentali del popolo e porre di fronte alle masse la rivoluzione come l'alternativa. Oltre a ciò dobbiamo denunciare e isolare quel settore di dirigenti delle organizzazioni riformiste che collaborano con le classi dominanti e si oppongono ai movimenti popolari. Dobbiamo avere una politica di unità e di lotta con le organizzazioni riformiste, anche quando diamo la priorità a unire le masse in fronti i più ampi possibile per lottare sulle loro esigenze, come parte della RND nel nostro paese.
Dobbiamo essere accurati nella denunci di queste organizzazioni riformiste perché le masse si uniscono per le loro esigenze reali in queste organizzazioni e queste organizzazioni in qualche modo lottano (entro limiti riformisti). Dobbiamo avere la stessa posizione riguardo l’unità delle varie organizzazioni riformiste nel vasto fronte anti-imperialista mondiale, in particolare contro l'imperialismo USA. Solo quando sono al centro di questo ampi fronti, le forze maoiste possono avanzare verso il compimento dei loro obiettivi.


Situazione nazionale
Anche la situazione interna ha subito cambiamenti, come risultato dei cambiamenti nella situazione internazionale. Come mai prima nella storia del Parlamento indiano, una serie di provvedimenti, tra cui alcuni riguardanti la sicurezza alimentare, l'acquisizione di terreni, la fatturazione delle società ecc sono stati adottati in quest'anno quasi senza alcuna obiezione da parte dell'opposizione in una sola seduta. Anche disegni di legge rimasti in attesa per decenni, attraverso diversi governi, ora sono stati approvato senza ulteriori indugi. La maggior parte delle limitazioni alla penetrazione imperialista nel nostro paese, sopravvissute all’adozione delle politiche di liberalizzazione degli anni '90, sono state ora rimosse ad una velocità senza precedenti.
La fretta con cui sono stati approvati questi disegni di legge, la piena complicità dei partiti di cosiddetta opposizione, dimostrano la disperazione con cui i padroni imperialisti e i loro agenti al potere cercano di venire fuori dalla crisi finanziaria che si abbatte su di loro. Tutti questi provvedimenti hanno il solo scopo di approfondire le politiche neoliberiste imperialiste che priverebbe il popolo di Jal, Jungle, Zameen, Izzat aur Adhikar (acqua, foresta, terre, rispetto di sé e diritti). L’LA act è un'offensiva strategica contro il nostro programma rivoluzionario agrario. L’LA act è la svendita finale agli imperialisti e alla borghesia compradora-burocratica, in quanto facilita l’indiscriminata acquisizione di terreni da parte delle aziende. Concentra nel governo centrale tutto il potere di cedere le terre alle multinazionali senza tener conto di tutte le restrizioni formali come il FRA, l’approvazione dal ministero dell'ambiente, il PESA ecc.
Il nuovo diritto societario approvata a complemento degli altri provvedimenti, ha reso lecito gli investimenti esteri in settori finora ristretti e autorizza a investire più capitali di quanto finora consentito in alcuni settori. Si aprono inoltre le porte all'acquisizione di società indiane da parte delle multinazionali. Il che minaccia la stessa esistenza di medie e piccole aziende, con la loro crescente acquisizione da parte di grosse aziende nazionali e straniere. La legge sulla sicurezza alimentare è presentata come volta a nutrire i poveri e ridurre la malnutrizione, ma in realtà non potrebbe raggiungere neanche una piccola percentuale dello scopo.
Il balletto di cifre, fatta in maniera estremamente grossolana per dimostrare che nel nostro paese la povertà è drasticamente diminuita ha già aperto la strada all’attacco alla sicurezza alimentare dei poveri. Mentre, da una parte, centinaia di migliaia di agricoltori si suicidano, e dall’altra la disoccupazione cresce alle stelle tra la popolazione attiva, ogni opportunità per una vera sicurezza alimentare di va riducendo rapidamente. Da un lato i governi hanno da decenni costantemente e gradualmente sabotato il sistema dei PDS, dall’altro, ora, con queste legge di dà ancor più mano libera al libero mercato. Questo legge è volta proprio a coprire questa realtà effettiva e sostituirla con una controfigura elettorale.
Apertura a più investimenti stranieri aveva già gravemente compromesso la sopravvivenza di centinaia di migliaia di ambulanti. Il parlamento ora ha approvato una legge che apparentemente protegge il loro sostentamento, ma in realtà è una azione legale che copre la perdita di mezzi di sussistenza dei venditori ambulanti, dando la licenza ad alcuni di loro. Con la nuova legge sulle pensioni, spostando le risorse per le pensione sul mercato azionario, mette a rischio anche la magra magro di cui godevano gli anziani. Disinvestimento, apertura di un numero sempre maggiore di mercati e settori agli investimenti stranieri sono realizzati senza nemmeno bisogno di una sessione parlamentare che li approvi. Oltre a tutto questo, in quest’anno i cambiamenti nella legislazione del lavoro e l’inasprimento delle leggi per reprimere i movimenti hanno portato cambiamenti significativi. Insieme alle contraddizioni fondamentali nel mondo, anche le maggiori contraddizioni del nostro paese si stanno intensificando.
Infatti, tutte le contraddizioni si stanno intensificando e questo sta portando a ogni tipi di lotte in ogni ambito e di ogni classe e settore oppresso della società. Mentre le multinazionali premono sulle classi dominanti indiane per l'attuazione del memorandum d'intesa firmati, il popolo si oppone strenuamente alla loro attuazione, sfidando ogni previsione. Il governo reazionario Jayalalitha del Tamil Nadu, con l’avallo del governo centrale, ha calpestato il movimento di opposizione alla centrale nucleare di Kudankulam e iniziato i lavori. Ma il popolo sta continuando le proteste. In Jaitapur, Maharashtra, alcune ONG si sono ritirato dalle proteste dopo aver ottenuto la promessa di incremento delle retribuzioni. Ma il popolo tiene alta la bandiera della lotta. in Niyamgiri, uno dopo l'altro, i gram Sabhas stanno rifiutando le miniere di bauxite della Vedanta.
Anche in Odisha se lo stato indiano ha spietatamente represso con le armi il movimenti anti-Posco, con innumerevoli atrocità contro gli attivisti, questi rifiutano di arrendersi e continuano a lottare. In DK, la gente di Bastar e Gadchiroli riescono ancora a fermare i progetto di miniere e la costruzione di dighe, ma con molti sacrifici. Molti degli attivisti anti-miniere e anti-diga sono stati uccisi in falsi scontri, molti sono stati arrestati e incarcerati in prigioni con decine di falsi accise montate contro di loro. In Saranda l’estrazione di minerale è iniziata solo dopo enormi operazioni militari che hanno imposto la politica del “sgombera, occupa e costruisci” per “snidare i maoisti”, che ha significato ogni tipo di atrocità sulla popolazione di Saranda. Misure socioeconomiche, politiche come MNREGA, cibo per lavoro, diritto all'istruzione e alla salute, diritto all'informazione, contro le atrocità sulle donne, aumento dei tassi di produzione nella foresta minore, Forest Rights Act ecc. hanno tutti dimostrato la loro vacuità, portando a sempre più lotte popolari su questi temi.
Il nostro paese ha visto un enorme aumento delle lotte di massa in reazione allo stupro di gruppo del 16 dicembre 2012 a Delhi, che ha ancora una volta prodotto un ampio dibattito sulle spaventose condizioni di sicurezza delle donne nel nostro paese, sulla crescente violenza in varie forme contro di loro, compresa la violenza di Stato, sulle cause e le soluzioni. A fine luglio il comitato di coordinamento UPA e il CWC hanno annunciato che si sarebbe formato presto lo stato separato del Telangana. Questa è una vittoria storica per il popolo in lotta del Telangana che si batte da 60 anni per uno stato separato, affrontando una dura repressione e ripetuti tradimenti dei partiti borghesi.
Ma , da un lato, la dichiarazione che Hyderabad rimarrà per dieci anni capitale comune, tattiche dilatorie con vari pretesti della formazione e, contemporaneamente, l'istigazione di movimenti per un Andhra Pradesh unita nella regione Seemandhra, tutto indica che il popolo di Telangana dovrà unirsi in altro ciclo giro di dura lotta per la realizzazione effettiva della loro rivendicazione di uno stato separato. La concessione di uno stato separato al Telangana ha dato un impulso ad agitazioni per stati separati in Asom e Gorkhaland nel West Bengala. Anche se deboli, si sono sentite anche richieste di dividere l’UP in quattro stati e per uno stato separato del Vidarbha ascoltati. Una nuova ondata di queste agitazioni ha scosso quelle regioni per mesi. Il governo centrale e dell’Asom stanno portando avanti una politica di bastone e carota verso queste agitazioni in Asom, tenendo colloqui con alcune delle organizzazioni che richiedono uno stato separato e sopprimendone altre. Mamta Banerjee ha preso posizione affermando che il West Bengala non si deve dividere e sta prendendo ogni misura per reprimere l'agitazione per un Gorkhaland e Kamatapur separati.
Fino a quando dureranno disuguaglianze regionali, squilibri e repressione delle nazionalità, le giuste rivendicazioni che aspirano alla liberazione nazionale e anche a stati separata sono destinate a crescere e avanzare, sfidando la dura repressione dello Stato indiano. Dobbiamo sostenere, partecipare e dirigere questi movimento, analizzando concretamente ogni singolo movimento, come parte del nostro programma di RND. Il BJP ha infine annunciato il genocida Modi come suo candidato premier col plauso e sostegno del RSS, cocludendo l’accanita lotta di potere all'interno del partito. BJP che in passato assaggiato il potere grazie all'agenda Hindutva, la costruzione il tempio Ram ad Ayodhya e la repressione dei musulmani, sta cerca ora di giocare aggressivamente la stessa carta, con Modi al comando. Questo dovrebbero rendere più settarie le prossime elezioni generali, con i sicari Hindutva che già cercando di attizzare violenza comunitaria, con diverse Parikramas e attacchi contro i musulmani, come a Muzaffarnagar, in UP.
Avevano già tentato di aizzare alla violenza comunitaria a Hyderabad, senza successo, finora. Anche se il BJP e i terroristi arancioni cercano apertamente di giocare la carta del nazionalismo indù, il popolo non deve dimenticare che è il Congresso ha al suo attivo l’aperto incitamento alle rivolte anti-sikh del 1984 e ha tirato le fila di diversi attacchi contro i musulmani in tutto il paese. Gli scontri comunitaristi a Muzaffarnagar tra Jats e musulmani si diffondono in altri distretti dell’UP occidentale. I Musulmani poveri sono diventati le vittime scontate di questi scontri pilotati a distanza, che ancora una volta hanno clamorosamente rivelato l’influenza indù in tutti i partiti parlamentari.
Il SP, che finora si era proposto come campione dei musulmani, ne esce smascherato in quanto non ha preso posizione contro i provocatori indù. Con militanti e dirigenti di BJP, Congresso, SP e BSP accusati per i disordini, gli scontri Muzaffarnagar non hanno risparmiato nessun partito parlamentare. Tutti i partiti parlamentari si sono accusati a vicenda per questi scontri, ma la realtà è che tutti sono responsabili di questa situazione che si è verificata proprio perché tutti loro si sono comportato opportunisticamente, in vista del le prossime elezioni parlamentari del 2014.


Guerra al popolo e resistenza
La Operazione (OGH - guerra al popolo) nell’ultimo anno è continua brutalmente, con massacri di masse rivoluzionarie e dei nostri compagni nelle nostre aree di movimento. Ancora una volta, lo Stato mira alla nostra direzione nel lavoro legale con l'intenzione di interrompere qualsiasi tipo di attività di massa e la costruzione della solidarietà alla GP che stiamo realizzando. Gli imperialisti hanno aumentato la loro pressione sulle classi dominanti indiane per applicare i vari protocolli di intesa che avevano firmato per saccheggiare e depredare le nostre risorse naturali. I compradores ricorrono a “più repressione per più bottino” per piegarsi alle loro pressioni e per l'ormai apertamente riconosciuta “cattive condizione dell'economia indiana”.
L'attacco Jeeramghati è stato presentato come pretesto per offensive di livello superiore contro il nostro movimento, ma la realtà è che i preparativi per la terza fase della OGH erano in marcia molto prima di questo attacco. L’impiego di paramilitari per imporre miniere e infrastrutture si è moltiplicato. Sul piede di guerra, si stanno realizzando: aumento degli squadroni paramilitari nelle zone maoiste, estensione della “sicurezza a tappeto”, ulteriore assegnazione di droni ed elicotteri, uso di armi da campo come mortai e razzi, aumento delle torri di comunicazione, intensificazione della guerra psicologica con stanziamento di miliardi di rupie per programmi come “Programma di Azione Civica” e “sviluppo di competenze”, rapida costruzione di strade e altre infrastrutture. Tutte queste misure si concentrano soprattutto nelle zone dove confinano 3-4 degli stati che sono area strategica del nostro movimento.
Il ruolo strategico dell'esercito indiano nella guerra al popolo è cresciuto. È molto probabile che durante e subito dopo le elezioni parlamentari si avrà il dispiegamento di un enorme numero di forze di polizia, paramilitari ed esercito. Il governo sta fornendo al CRPF droni di maggiore potenza, che finora l'esercito aveva utilizzato solo lungo confini del paese. Inoltre, la formazione accelerata di battaglioni CoBRA ne sta facendo la principale forza di anti-insurrezionale nel Paese. Procedono a passo forzato i preparativi di attacchi dei droni sulle aree di movimento. È già iniziato l’uso estensivo di elicotteri da battaglia sia in operazioni non di combattimento (logistica, trasporto truppe) che nel corso degli attacchi ai villaggi.
Una nuova squadriglia di elicotteri è stata stabilita a Nagpur, ufficialmente per supporto logistico, ma saranno usati negli attacchi. I droni saranno ampiamente usati, sia per raccogliere informazioni che per attaccare. Dal lancio della OGH, metà del 2009, fino ad oggi, guidati dal nostro partito, il PLGA e le masse rivoluzionarie hanno combattuto coraggiosamente facendo enormi sacrifici e facendo sì che questa fosse riconosciuta cime una “guerra al popolo” nel paese e all'estero. Le lotta senza compromessi anti-feudale e anti-imperialista intrapresa dal nostro partito, col programma della rivoluzione agrarie come asse portante e la lotta contro le evacuazioni come parte integrante di esse, hanno ulteriormente attratto l'attenzione del popolo del nostro paese verso il maoismo come soluzione e la guerre popolare di lunga durata come via.
Anche se le resistenze armate delle lotte nazionali in Kashmir e nel Nordest sono arretrate parecchio, proseguono diversi movimenti di massa contro le atrocità di stato e movimenti politici che aspirano alla liberazione nazionale. I principali successi il nostro partito ha ottenuto dell’ottavo anniversario a oggi sono i seguenti: A dispetto dell’intensificazione ed estensione dell'offensiva delle classi dominanti, nel complesso abbiamo mantenuto il nostro movimento nelle nostre zone di guerriglia relativamente più forti, mantenendo la nostra resistenza sulla basata sulla forza del PLGA e della base di massa. Abbiamo realizzato diverse controffensive tattiche e inflitto perdite al nemico.
Dalla fine di settembre dell'anno scorso fino ad agosto 2013, 110 poliziotti sono morti e più di 185 sono rimaste feriti in diverse azioni condotte dal PLGA su grande, media e piccole scala. Abbiamo sequestrato alle forze armate dello Stato armi (quasi 70) e munizioni, anche se non ai livelli precedenti. Nell’anno abbiamo condotto cinque grandi azioni, quasi una dozzina di azioni di medie dimensioni e decine di piccole azioni. La vacuità e fallimento del sistema parlamentare, da una parte, e la strenua resistenza del PLGA e delle masse combattenti guidati dal nostro partito contro il modello di sviluppo distorto delle classi dominanti compradore filo-imperialiste, dall'altra, stanno sempre più avvicinando al maoismo i diversi settori di popolo vittime di questo modello.
Questo è un successo che abbiamo ottenuto sia ideologicamente che politicamente. Su diverse questioni il popolo si sta mobilitando sotto la direzione del nostro partito, in particolare contro le miniere, le evacuazioni, le grandi dighe, che hanno effetti negativi a lungo termine per le generazioni future, e l'ecologia. Proseguono i nostri sforzi per espanderci a nuove aree e all'interno delle zone di guerriglia esistenti e mantenere le diverse zone di guerriglia connesse tra loro. Lotte di massa di diverso tipo, anche se a livello locale, sono state dirette dal nostro partito a livello di area divisione/zona e stato. I nostri compagni stanno compiendo sforzi determinati e instancabili affrontando condizioni tra le più dure che il nostro movimento abbia mai affrontate nelle nuove aree di espansione, nel nodo strategico del confine tra Tamilnadu, Karnataka e Kerala.
Lo stato ha scatenato una feroce repressione in Malnad e nel tri-confine per stroncare sul nascere l’estensione del nostro movimento. Il nostro partito ha reagito e denunciato ideologicamente e politicamente le tendenze opportuniste di destra rappresentate da Savyasachi Panda in Odisha e Sriramulu Srinivasulu in AOB. Abbiamo educato il partito sulle ragioni per cui queste tendenze sono sorte e la necessità di combatterle. Esse non sono riuscite a influenzare una parte considerevole dei nostri quadri. Solo pochi quadri ci hanno lasciato insieme Panda e continuano i nostri sforzi politici per far capire loro il pericolo dell’opportunismo di destra. In AOB si sono tenuti plenum a livello di stato, plenum di divisione e plenum di alcune formazioni militari di livello superiore, che hanno contribuito al loro consolidamento politico e organizzativo.
In una certa misura, altri sforzi per il consolidamento politico e organizzativo sono stati realizzati la e propaganda rivoluzionaria è continuate in tutte le nostre aree di movimento. Come parte dei nostri compiti internazionali proletarie abbiamo intrapreso una campagna di solidarietà con la RND nelle Filippine e propagandato quella gloriosa guerra popolare con diverse iniziative nella settimana dal 22 al 28 aprile 2013. Con la conferenza di Amburgo del novembre 2012 e le varie campagne internazionali a sostegno della nostra GP e contro la OGH in diversi paesi (sia imperialisti che arretrati) gli sforzi internazionali per costruire solidarietà al nostro movimento si sono consolidati ulteriormente.
I sacrifici disinteressati dei nostri amati martiri, la nostra coraggioso resistenza e la direzione delle lotte popolare, anche nel mezzo di un’offensiva nemica senza precedenti e ottenendo anche alcuni successi, hanno giocato un ruolo decisivo per l’ulteriore mettersi insieme della maggioranza delle forze rivoluzionarie e democratiche del mondo per costruire questo tipo di ampia solidarietà e sostegno per la nostra RND, in India e in tutto il mondo.


Compiti immediati
All'inizio del 2013 il nostra CC aveva valutato che dal punto di vista della condizione soggettiva la situazione del nostro movimento nazionale è critica. Ha affermati che al momento tutte le grandi contraddizioni all'interno del paese e nel mondo si stanno intensificando e le condizioni oggettive diventano più favorevoli alla rivoluzione ma, in termini di condizione soggettiva, il movimento si trova ad affrontare una situazione critica. In questo contesto, nel 9° anniversario del nostro partito assumiamo i seguenti compiti. Dobbiamo assumere questi compiti per preparare il nostro partito a superare l'attuale situazione critica che il movimento rivoluzionario indiano sta affrontando e far avanzare vittoriosamente il movimento.

1. Dare priorità innanzitutto alla bolscevizzazione del partito
Considerando la valutazione globale delle condizioni e necessità oggettive e soggettive del movimento, il nostra CC ha deciso di intraprendere una campagna per la bolscevizzazione del partito. La bolscevizzazione del nostro partito significa
1. Comprendere profondamente e aderire saldamente al MLM e alla linea politica generale del nostro partito; applicare creativamente il MLM alla nostra pratica concreta e applicare con fermezza la nostra linea; essere inflessibili per quanto riguarda la nostra linea ideologica e politica, confermandone la correttezza e arricchendola ulteriormente combattendo contro le varie ideologie borghesi.
2. Sviluppare il nostro partito in una forte organizzazione, munita la linea ideologica, politica, organizzativa e militare corretta, che pratica correttamente centralismo democratico, che applica rigorosamente la disciplina, che ha carattere di massa, che si tempra nella guerra popolare di lunga durata, che è salda nella strategia e flessibile nella tattica.
3. Lottare contro ogni tipo di tendenze opportuniste di destra e di sinistra dentro e fuori il partito.
4. Ammettere onestamente i nostri errori, carenze e debolezze, correggendoli ed evitandoli imparando dalla nostra pratica.
5. Seguire la linea di classe e la linea di massa e mettere in pratica il principio marxista “è il popolo che crea la storia” integrandoci strettamente con esso e dirigendolo. Il marxismo-leninismo-maoismo è l'ideologia del nostro partito. Il nostro partito si plasma ideologicamente ed educa le sue file e il popolo con la stessa ideologia, alla nostra linea politica generale e alla via rivoluzionaria per completare con success la RND come obiettivo immediato e realizzare il comunismo attraverso il socialismo come fine ultimo.
Il nostro partito ha costruito l’esercito popolare (al livello attuale del movimento, è il PLGA), ha costruito il fronte unito in una forma embrionale e porta avanti con una visione strategica la guerra popolare per liberare il paese. Sta cercando di dare una direzione efficace alla rivoluzione, coordinando il lavoro dell’esercito popolare e del fronte unito. Ma, nell’avanzare del movimento, il nostro partito è affetto da varie tendenze non proletarie e ha problemi per l’insufficiente preparazione del partito, dell'esercito popolare e delle masse ai cambiamenti nelle condizioni oggettive e soggettive. Tutto ciò ne ostacola l’avanzata.
Così non siamo in grado di preservare le nostre forze soggettive e consolidarle ulteriormente; proteggere la nostra base di massa ed espanderla e consolidarla ulteriormente; consolidare il PLGA e ampliare e intensificare ulteriormente la guerra di guerriglia; approfittare pienamente delle condizioni sempre più favorevoli per la rivoluzione che si sviluppano nel nostro paese e il mondo. Così è il nostro compito principale di dotare ulteriormente il nostro partito dell'ideologia scientifica del marxismo-leninismo-maoismo per aumentare il nostro livello ideologico e politico, al fine di eliminare le tendenze non proletarie e superare queste debolezze interne del partito. Ciò aiuterebbe il nostro partito a comprendere e analizzare in modo corretto le condizioni oggettive del nostro paese e del mondo e la condizione soggettiva del nostro movimento, utilizzando la teoria del materialismo storico dialettico e applicandone il metodo.
Dobbiamo applicare la teoria del MLM alle condizioni oggettive del nostro paese e alla pratica rivoluzionaria concreta. Solo alla luce di questo comprenderemo correttamente le cose, prenderemo le decisioni giuste, le attueremo correttamente, integreremo il partito con il popolo, mobiliteremo il popolo e costruiremo lotta di classe, miglioreremo il nostro lavoro di direzione, i metodi e stile di lavoro, analizzeremo e sintetizzeremo scientificamente la nostra pratica, trarremo lezioni dalle nostre esperienze correggendo gli errori e carenze verificatisi nella pratica, rafforzeremo il partito e faremo avanzare ulteriormente il movimento. La chiave per raggiungere tutto questo è la bolscevizzazione del nostro partito.
La composizione di classe dei ranghi del nostro partito proviene prevalentemente da un’origine di classe contadina e piccolo-borghese, l'influenza di visione, idee, cultura, metodi e stile di lavoro di lavoro borghesi, piccolo-borghesi e feudale incidono negativamente sulle nostre file. Quindi questo la bolscevizzazione deve essere un processo continuo. Per adempiere correttamente su più fronti i compiti della rivoluzione dobbiamo mobilitare e organizzare su larga scala il popolo politicamente e in forma militante nella guerra popolare.
Il compito ideologico più importante che avremmo dovuto compiere per ottenere ciò è convincere categoricamente il popolo che la causa alla radice di tutti i suoi problemi si trova nelle condizioni sociali imposte da questo sistema di sfruttamento semi-coloniale e semi-feudale, e nelle politiche filo-reazionarie, filo-imperialiste, pro-borghesia compradora-buroctatica e filo-latifondiste attuate dalle classi dominanti; che non si libererà senza che questo sistema sia abbattuto unendo tutte le classi e settori sociali democratici sotto la guida del partito d'avanguardia del proletariato, il PCI(Maoista ). Allora il popolo si sarebbe mobilitato nei movimenti sociali, economici e politici.
Il partito avrebbe dovuto costruire le sue file tra le masse organizzate e ampliare il movimento in tutto il paese, passo dopo passo, e quindi avanzare nella guerra popolare verso la vittoria. Per questo, la disciplina proletaria assicura l’unità ideologica del partito che è la precondizione per attuare con fermezza la nostra linea politica generale, le politiche e le decisioni che vengono da ogni livello politico e organizzativo. Quindi dobbiamo fare in modo che i principi di disciplina e le direttive siano applicate per migliorare il livello di disciplina proletaria nel nostro partito, nel PLGA e organi di partito. La direzione deve dirigere dal fronte, portando cambiamenti significativi alla propria vita quotidiana in termini di disciplina. Per favorire l'attuazione della disciplina con spirito rivoluzionario dobbiamo prestare particolare attenzione all’’educazione agli ideali, valori e cultura comunisti.
Campagne di rettifica concrete dove e quando necessario, bilancio della nostra pratica e delle decisioni in ogni riunione, critica e autocritica profonda deve essere impugnate come mezzo per sbarazzarsi di tendenze non proletarie, quali soggettivismo, spontaneismo, liberalismo, settarismo, burocratismo, patriarcato ecc che sono prevalenti, a diversi livelli, in diversi gradi e in diverse forme nel nostro partito. Per avere successo in queste campagne dobbiamo prestare particolare attenzione alla formazione/addestramento ideologico, politico, militare e organizzativo e al bilancio della pratica concreta a tutti i livelli, anche a livello individuale. I compagni si sforzino di portare una trasformazione rivoluzionaria nel loro stile di azione e di stile di vita.
Questo significa che dobbiamo lavorare e svolgere ogni compito rivoluzionario con spirito bolscevico ed efficienza nelle innumerevoli situazioni che ci troviamo di fronte nella pratica. Raggiungere questo tipo di stile di lavoro dovrebbe diventare l'obiettivo di ogni compagno. Tendenze opportuniste di destra e post-moderniste affiorano nel nostro partito in qualche occasione. Il pericolo dell’emergere di tali tendenze è particolarmente attuale in questo momento in cui l'offensiva delle classi dominanti contro il nostro movimento si intensifica e il nostro movimento si trova ad affrontare una situazione critica.
L' intero partito, dal più alto al più basso livello, deve essere estremamente vigile verso queste tendenze e combatterle. Allo stesso tempo, là dove nel nostro lavoro di massa, nei rapporti tra partito e masse e nei rapporti interni al partito prevalgono tendenze settarie e burocratiche, la nostra base di massa si indebolisce l'unità del partito è danneggiato a diversi livelli. Dobbiamo lottare anche contro le tendenze settarie e burocratico e correggerle. A questo scopo, le esperienze del nostro partito di lotte interne/lotte tra le due linee e le campagne di rettifica dovrebbero essere studiati da tutti.
La direzione deve fare piani per stare sul campo con i quadri di livello inferiore, per guidarli nella comprensione e soluzione dei problemi concreti che si incontrano nel corso del movimento. Questo significa comprendere le condizioni concrete sociali, economiche, politiche e culturali che cambiano, le condizioni concrete del movimento che cambiano, i cambiamenti nella strategia nemica e tattica del nemico nell’offensiva su più fronti parte dell'attuazione della politica contro-rivoluzionaria di guerra a bassa intensità degli imperialisti e i reazionari di tutto mondo, ecc. La direzione deve prestare particolare attenzione alla concreta applicazione del processo di bolscevizzazione in questo periodo di formazione sul campo.
Dobbiamo evitare perdite non indispensabili di leadership e forze soggettive a tutti i livelli. Preservare le nostre forze soggettive, in particolare la leadership, è uno dei compiti più importanti che abbiamo di fronte. Dobbiamo rivedere i nostri errori del passato e le debolezze prevalenti oggi, che hanno comportato ad un numero così elevato di perdite gravi nelle nostre forze, dall’alto al basso. Una delle principali ragioni della situazione attuale del movimento è non essere riusciti a preservare le nostre forze soggettive, in particolare la direzione. Senza preservare le forze attuali è molto difficile non solo riuscire a bolscevizzare il partito ma anche realizzare qualsiasi altro compito. Dobbiamo fare tutti gli sforzi necessari per sviluppare una leadership secondaria a tutti i livelli in modo pianificato.
Allo stesso tempo, dobbiamo ampliare il partito con nuovi membri. Nel nostro paese le culture di casta, religiosa e imperialista stanno minando lo spirito combattente del popolo. Essi non incidono negativamente solo sul popolo, penetrano anche nelle nostre forze soggettive in diversi gradi e ne paralizzano la coscienza rivoluzionaria. Questa è una delle ragioni del deterioramento dei valori di nuova democrazia e comunisti nel partito e nel PLGA. Dobbiamo sviluppare la cultura e i valori della nuova democrazia, la cultura e i valori socialisti, in particolare all'interno del partito del PLGA, in tutte le organizzazioni di massa rivoluzionarie e nei RPC e, in generale, tra il popolo per contrastare questo pericolo.
Dobbiamo rafforzare la sfera della cultura rivoluzionaria dovrebbe essere per combattere le culture degenerate feudale e imperialista. Le nostre organizzazioni culturali devono assumere le forme appropriate e svolgere un ruolo decisivo nello sviluppo della cultura rivoluzionaria. Studio, formazione politica e lezioni su questioni culturali devono essere assunti con forza, come parte della bolscevizzazione nostro partito. I comitati devono prendersi cura della diffusione tra i quadri della letteratura rivoluzionaria disponibile. Questo impegno culturale e letterario deve diventare parte integrante del lavoro ideologico, politico e culturale che ogni comitato svolge. I compagni dirigenti devono tenere discorsi brevi e di grande impatto che motivino le nostre forze ogni volta che si incontrano o si salutano e durante i vari campi di addestramento e riunioni. Devono assicurare che le nostre file in tutti campi siano sempre pieni di entusiasmo e spirito rivoluzionario.
Dobbiamo bolscevizzare il partito, aumentare la fiducia del partito e del popolo nella direzione e del popolo in tutto il partito. Ciò aumenterebbe la fiducia in tutto il partito e nel popolo per affrontare con coraggio l'attuale situazione critica del movimento, per rettificare le tendenze non proletarie, per risolvere i problemi e superare qualsiasi situazione per avanzare verso la vittoria. Quando tutto il partito sarà bolscevizzato si svilupperà anche nel popolo la fiducia che, correggendo gli errori commessi nella comprensione e nella pratica e imparando dalla nostra preziosa esperienza conquistata al prezzo di tanto sangue versato, il nostro partito e il PLGA cresceranno e si rafforzeranno e darà una direzione capace, il nostro movimento si espanderò in tutto il paese, saremmo in grado di stabilire basi d’appoggio e condurre la nostra rivoluzione alla vittoria.

2. Rafforzare ed espandere la nostra base di massa aderendo saldamente alla linea di classe e di massa
L'indebolimento della base di massa è una delle cause principali della situazione critica che il nostro movimento rivoluzionario sta attualmente affrontando a livello nazionale. Il movimento continua a diversi livelli nelle diverse parti del paese e, di conseguenza, ci sono differenze nella dimensione della base di massa. L' offensiva nemica si contro i RPC e le diverse organizzazioni di massa sta intensificando in tutto il paese. Sono più di trent'anni che diverse organizzazioni sono state messe al bando dai governi centrali e statali. Decine di migliaia di dirigenti e membri di organizzazioni di massa rivoluzionarie e democratiche sono stati assassinati, torturati e messi in carcere.
Processati per falsi accuse, molti di loro stanno scontando pene pesanti. Massacri, stupri di gruppo, devastazione e saccheggio da parte delle forze armate sono diventati realtà quotidiana. L'obiettivo delle classi dominanti che sta dietro questa dura repressione è isolarci dal popolo e intaccare la nostra base di massa. Perciò la nostra tattica deve puntare a unire le larghe masse contro il nemico, isolare il nemico principale e usare le contraddizioni tra i nemici. Questa tattica ci aiuterebbe a mobilitare politicamente il popolo su più vasta scala e a consolidarlo. Dovremmo sforzarci per preservare le nostre forze di direzione a livello centrale, statale e locale, nelle organizzazioni di massa e nei RPC.
Seguendo la nostra linea politica generale, dobbiamo dare la priorità alla mobilitazione politica della classe operaia, dei contadini senza terra e poveri. Dobbiamo fare tutti gli sforzi per riunire i contadini medi e la piccola borghesia urbana. La crisi finanziaria mondiale sta avendo un impatto negativo sui ricchi contadini e la borghesia nazionale, che fanno parte dell'alleanza delle quattro classi. Quindi, il momento è più favorevole per portare avanti anche le loro rivendicazioni. In funzione del loro atteggiamento verso il popolo e la GP, dobbiamo adottare la tattica che conquisti un settore di queste classi, rendere neutrale almeno una parte e isolare l'altra. Dobbiamo prestare particolare attenzione alla formazione di opportune forum di fronte unito su vari temi che coinvolgano organizzazioni, forze e individui rivoluzionarie e democratiche.
Quando le classi dirigenti sono ricorrere a ogni tipo di cospirazione e attacchi fascisti per isolarci dal popolo, dalle organizzazioni e forze amiche, la nostra pratica deve centrarsi sull'ulteriore integrazione con esse. In tutte le nostre aree strategiche dobbiamo allargare la nostra base di massa e costruire, consolidare e ampliare i RPC allo scopo di creare basi d’appoggio. Dobbiamo superare i nostri limiti nell’unire le larghe masse contro il sistema dominante decadente, nel formare opportune forum fronte unito, affermando in essi la direzione del partito, e nell’estenderli. Dobbiamo correggere gli errori di diverso tipo che stiamo facendo nell’integrarci con il popolo e nell’applicazione della linea di massa e di classe.
Dobbiamo liberarci di attitudini settarie e burocratiche mentre lavoriamo tra le masse. Queste tendenze sono non solo ci isolano, ostacolano anche la loro iniziativa. Dobbiamo rigorosamente evitare ogni azione politica e militare sbagliata che danneggi gli interessi del popolo. Dobbiamo realizzare sessioni di critica e autocritica e campagne di formazione e rettifica, non solo all'interno del partito, ma anche nelle organizzazioni di massa, per correggerne le tendenze settarie , burocratiche e altre tendenza sbagliate. Il fulcro della nostra propaganda in questa fase deve essere l’ingiustizia della OGH e la giustezza della nostra GP. Ciò va basato sul presupposto che questa offensiva del nemico è contro la democrazia, il progresso, la pace e gli interessi di tutte le classi e settori sociali oppressi e che la OGH è condotta al servizio degli interessi degli imperialisti, della borghesia compradora-burocratica e dei proprietari terrieri.
La direttrice principale delle nostre agitazioni deve puntare a mobilitare le massa sulle questioni della terra e dell’evacuazione. Dobbiamo fare sforzi per portare avanti la nostra propaganda e agitazione sulle innumerevoli questioni che emergono a causa dell’accentuarsi della crisi finanziaria mondiale. Là dove le masse si mobilitano su questi temi, dobbiamo cercare di sostenerle, intervenire e dirigerle. Dovremmo fare agitazione e propaganda sulle varie questioni politiche, sociali, culturali ed ecologiche. I soli prigionieri politici maoisti sono più di diecimila, mentre il numero dei prigionieri politici del nordest, Kashmir e altri movimenti democratici sarebbe di diverse migliaia in più. Più del novanta per cento di questi prigionieri sono persone comuni.
Essi stanno languendo nelle diverse carceri del nostro paese e patiscono condizioni disumane e la mancanza di qualsiasi tipo di diritto. Dobbiamo quindi dare la massima priorità alla costruzione di movimenti per il loro rilascio incondizionato e movimenti di solidarietà con le loro lotte all'interno delle carceri. Allo stesso tempo, dobbiamo fare ogni sforzi per fornire loro assistenza legale per il loro rilascio anticipato. Si deve condurre su vasta scala l’agitazione per le libertà civili, contro la repressione di stato dei movimenti di massa e contro le leggi illiberali. Uno sforzo supplementare deve essere fatto per rafforzare il movimento per le libertà civili. Di pari passo, si deve fare un’ampia propaganda sulla vera democrazia e la RND, la sola che può garantire le libertà civili.
Dobbiamo costantemente denunciare i programmi di falsa riforma, che hanno lo scopo di isolarci dal popolo. Dobbiamo mobilitare il popolo nella lotta di classe, rivendicare la riforma agraria rivoluzionaria, fare costantemente lavoro politico tra le masse e consolidarle. Senza questo lavoro sarebbe difficile per il popolo comprendere il carattere fittizio di queste riforme. Ideologicamente e politicamente, dobbiamo contrapporre al falso modello di sviluppo delle classi dominanti il modello di sviluppo vero nell’interesse del popolo che noi sosteniamo. Dobbiamo far loro comprendere che false riforme e repressione e due aspetti della stessa politica della carota e del bastone. Nella pratica dobbiamo trattare tutti in modo democratico e convincerli che siamo i loro sostenitori intransigenti e combattiamo per il loro benessere e liberazione, non siamo contro il loro benessere.
Allo stesso tempo, come parte integrante della lotta di classe, dobbiamo trattare senza alcun riguardo i nemici di classe e quegli elementi che agiscono come agenti delle classi dominanti cercano coscientemente di deviare il popolo verso queste false riforme. Verso le riforme del governo la nostra tattica può variare a seconda della coscienza del popolo e della forza del nostro movimento in una data area, ma la nostra politica e direzione non deve cambiare. La nostra contro-tattica deve puntare a unire il popolo, impedire che si formi una base sociale per i partiti della classe dominante ed elevare la coscienza rivoluzionaria del popolo mobilitandolo nella GP, la sola che può realizzare vere riforme.
Dobbiamo combattere con forza le operazioni di guerra psicologica del nemico che puntano a diffondere nel popolo confusione ideologica e politica e a tenerle lontane dal nostro movimento. La propaganda rivoluzionaria per contrastare la falsa propaganda del nemico deve essere ampia, creativo e multiforme. Dobbiamo sfruttare ogni occasione per esporre la farsa del sistema parlamentare. Non dobbiamo mai, a nessun livello per nessuna ragione, presentare la via elettorale come una soluzione. Dobbiamo opporci con fermezza a qualsiasi tentativo di contrattare invece che mobilitare il popolo e contare sulla loro forza per la risoluzione di qualsiasi tipo di problema. Come parte del lavoro di massa, dobbiamo attivare tutte le organizzazioni di massa a tutti i livelli e portarle a funzionare regolarmente. Lavoro di massa e resistenza armata devono andare di pari passo. Tutti i compiti politici, organizzativi e militari devono essere soddisfatte in funzione dell'unico scopo di sconfiggere la OGH e far avanzare il movimento.
Nelle aree di “sicurezza a tappeto” dobbiamo dare la massima priorità all'adozione delle adatte forme di partito e formazioni guerrigliere e delle adatte forme di lotta. Particolare va rivolta alla selezione dei quadri e alla loro formazione politico-militare. Dobbiamo correggere i limiti che abbiamo nei nostri metodi di funzionamento in queste zone di “sicurezza a tappeto” praticando metodi di funzionamento strettamente clandestini. Anche quando diamo priorità a organizzazioni di massa clandestine, dobbiamo costruire diversi e ampi forum di fronte unito, secondo le condizioni concrete di quella zona e del movimento, per mobilitare le grandi masse. In tutte le aree di movimento dobbiamo intensificare le lotte anti-imperialiste e anti-feudali sulla base del programma della rivoluzione agraria.
Nonostante continuiamo a condurre lotte, da tempo abbiamo gravi carenze nel continuarle in modo coerente. Altre carenze importanti sono: non consolidare le forze che emergono da queste lotte, non affermare la nostra direzione nei forum di FU e sviluppare di metodi adeguati per il coordinamento del lavoro legale-illegale. Queste carenze devono essere superate. Nella lotta di classe non dobbiamo limitarci ad attività segrete e illegali. Dobbiamo svolgere attività di FU dalla base ampia che deve unire le diverse classi e settori sociali oppressi. Nelle attività di FU è di grande importanza affermare la nostra direzione, mantenere la nostra autonomia e avanzare basandoci sulle nostre forze. Dobbiamo utilizzare entrambe le forme, aperta e segreta, di organizzazione e di lotta.
Nel forum di FU dobbiamo sempre osservare il metodo democratici ed evitare qualsiasi tipo di settarismo e di burocratismo. Dobbiamo denunciare e combattere queste tendenze, che possono venire da altre organizzazioni e forze in questi forum. Dobbiamo prestare attenzione alla mobilitazione del sostegno e solidarietà delle larghe masse, in particolare di intellettuali ed elementi democratici, in quanto essa è molto importante per il popolo e le organizzazioni che combattono. Dobbiamo sforzarci per trasformare le lotte in lotte politiche contro lo Stato. Gli elementi avanzati che emergono nei movimenti di massa devono essere consolidati e sviluppati in modo che la loro direzione ampli e rafforzi la nostra base di massa. Elementi capaci e selezionati devono essere formati e mandati a lavorare nelle zone rurali e nell’esercito popolare. La direzione delle organizzazioni di massa rivoluzionarie e delle nostre frazioni di partito nelle organizzazioni di massa deve funzionare con questa concezione.

3. Avanzare nella Guerra rivoluzionaria agraria consolidando il PLGA e combattendo l’offensiva del nemico
Come parte della bolscevizzazione di tutto il partito, si deve realizzare la bolscevizzazione del partito all'interno del PLGA allo scopo di elevarne il livello ideologico, politico, organizzativo e militare. Riusciremo così a migliorare la capacità di comprensione e combattimento del PLGA. Dobbiamo aiutare le forze del PLGA a elevare la loro capacità di combattimento e le commissioni e i comandi a elevare la loro capacità di comando, aiutandoli costantemente a studiare i cambiamenti che interne gono nella guerra anti-insurrezionale contro-guerrigliera, a individuare i punti deboli del nemico e a basarci su questi per respingere l'offensiva nemica.
Il livello ideologico e politico dei comitati di partito nel PLGA, dall’alto al basso, deve essere elevato. Occorre che ricevano una speciale formazione sulle tattiche politiche e militari da seguire nei flussi e riflussi della lotta. La capacità di combattimento del PLGA dovrebbe essere rafforzata, attuando il programma di consolidamento delle forze a livello regionale, statale e ai livelli inferiori. I comitati di partito all'interno del PLGA devono elevare il loro livello di indipendenza nella gestione delle loro unità e controbattere le tattiche militari delle forze nemiche contando sulle loro, studiando i cambiamenti delle condizioni nella sfera sociale, economica, politica, culturale e militare e modificando le tattiche correnti o formulandone di nuove. Dobbiamo continuare la guerriglia in tutte le aree in cui sono presenti forze guerrigliere, secondo della nostra forza e le necessità del movimento.
Dobbiamo lottare per migliorare i nostri TCOC e le nostre contro- offensive. Dobbiamo studiare a fondo i punti deboli del nemico. La direzione deve portare le forze nei TCOC e nelle azioni di resistenza. Il ruolo della milizia popolare delle masse nelle azioni militari deve crescere. Dobbiamo evitare perdite negli scontri armati. I principi della guerriglia e della disciplina devono essere rigorosamente rispettati in tutte le attività del PLGA. Dobbiamo addestrare la milizia popolare per accrescerne il ruolo nel resistenza al nemico. Dobbiamo lottare per aumentare il numero delle unità di milizia popolare. La milizia popolare deve essere armata con le armi disponibili. Dato che i numeri in quasi tutte le unità combattenti del PLGA sono scesi, dovremmo cercare di riempire i vuoti aumentando gradualmente il reclutamento. La nostra guerra di guerriglia deve essere volta a sconfiggere l'offensiva nemica concentrata contro nostre aree strategiche.
La guerra di guerriglia deve svolgersi prendendo armi e munizioni al nemico e usando pienamente anche altre fonti. La guerra contro le miniere si deve intensificare ed estendere coinvolgendo in grandi numeri la milizia popolare e masse. Le forze nemiche conducono attacchi mirati sulla base della loro rete di informatori. Dobbiamo portare cambiamenti nei nostri metodi di lavoro per evitare perdite in questi attacchi e anche in situazioni di “sicurezza a tappeto”. Non dobbiamo lasciarci intrappolare in offensive e campagne del nemico condotto da brigate, battaglioni o formazioni di poco inferiori ma cercare di allontanarci da quella zona.
Da lì dobbiamo identificare la posizione debole del nemico e cercare di infliggere danni quanto più possibile. Ogni unità deve opporre resistenza in base alla sua forza e livello. Se una delle nostre unità rimane accerchiata/intrappolato in uno di questi attacchi, deve rispondere unita, concentrarsi e cercare di uscire rompendo le linee nemiche. Occorre condurre campagne per denunciare la politica di “consiglio alla resa” del nemico. Dobbiamo propagandare costantemente che la resa non solo danneggia gli interessi del popolo e del partito, ma è tradimento. Dobbiamo le famiglie di tutti gli attivisti di partito e combattenti del PLGA che lavorano in diversi ambiti nello stesso stato o in altri stati, informarci dei loro problemi e dar loro il possibile sostegno morale, economico e materiale, coinvolgendo il popolo.
Vanno resi consapevoli dell’inganno della campagna di consiglio alla resa del nemico. Dobbiamo tenere riunioni nei villaggi per illustrare il pericolo costituito dai contro-rivoluzionari che si arrendono e gli effetti perversi dei programmi di “consiglio alla resa” del nemico. In queste riunioni dobbiamo fare capire l'importanza della vigilanza popolare contro questi traditori. Le reti di informatori della polizia e stato devono essere controllati. Vigilanza, mobilità, rapidità e segretezza sono assolutamente decisivi nella guerra di guerriglia. Senza vigilanza, mobilità e rapidità non è possibile mantenere la segretezza per qualsiasi unità di guerriglia. Le forze guerrigliere devono sempre stare all'erta, essere mobili, muoversi rapidamente e mantenersi segrete. La segretezza è fondamentale sia per la difesa che per l’attacco.

4. Prepararsi per le celebrazioni il 10° anniversario della formazione del Partito
Il 21 settembre 2014 saranno trascorsi dieci anni dalla formazione del PCI(Maoista ). Il nostro CC ha deciso di celebrare questa occasione su larga scala in tutto il paese. In questa occasione, far uscire pubblicazioni speciali di partito, organi militari e di altro tipo. Si deve lanciare una nuova campagna di reclutamento di un anno per espandere il partito. I nostri preparativi per realizzare questi compiti devono iniziare ora. Dobbiamo approfittare pienamente di questa occasione per porre davanti al partito, al PLGA, alle organizzazioni di massa, ai RPC e alle masse le vittorie e le esperienze positive e negative ottenuti dal nuovo partito nei diversi campi, i compiti che abbiamo far avanzare il movimento ed educarlo.
Compagni,
se il nostro movimento rivoluzionario sta affrontando una situazione critica a livello nazionale, ci sono diverse differenze nelle condizioni sociali e nelle nostre condizioni soggettive nei vari stati. Perciò i nostri compiti nei diversi stati devono essere formulati tenendo presente queste condizioni. Anche la nostra tattica, i metodi e lo stile di lavoro devono essere formulate di conseguenza. E devono essere applicati creativamente. Tenendo in considerazione i cambiamenti intervenuti nel corso del movimento e nella situazione del mondo e del nostro paese, dobbiamo apportare i necessari e tempestivi cambiamenti. Saremo così in grado di approfittare delle condizioni oggettive favorevoli, lavorando con spirito bolscevico e di iniziativa politica.
Questi sono quanto mai necessari per conservare le forze soggettive, combattere le forze del nemico e costruire le basi guerrigliere con l'obiettivo di creare basi d’appoggio. La mancanza di spirito bolscevico e iniziativa politica porterebbe al deterioramento del movimento e l’irruenza piccolo borghese porterebbe a perdite. Quindi, in tutti gli stati e le aree, i nostri comitati di partito devono giungere ad una corretta valutazione delle effettive condizioni oggettive e soggettive e formulare i compiti. Occorre definire i metodi di lavoro adatti e applicarli in modo creativo per unire il partito, il PLGA, le organizzazioni di massa e il popolo attivamente e in modo pianificato per adempiere a questi compiti. Ogni compito deve essere realizzato dall'inizio fino alla fine con determinazione e iniziativa. Solo così possiamo superare la situazione critica in tutti gli stati, le aree e in tutto il paese e creare le condizioni per ottenere nuove più grandi vittorie.
In occasione delle celebrazioni del nono anniversario della nostra formazione del partito, il nostro CC chiama tutto il partito, il PLGA, le organizzazioni di massa e i RPC a lavorare con determinazione per completare i compiti che abbiamo indicato e realizzare i sogni dei nostri amati martiri.

Bolscevizziamo il nostro partito per impugnare le due armi fondamentali dell'Esercito Popolare e Fronte Unito e condurre la rivoluzione alla vittoria. Ampliamo e rafforziamo la nostra base di massa, aderendo saldamente alla linea di classe e di massa. Impugniamo profondamente i due principi marxisti “Nessuna rivoluzione senza un partito rivoluzionario” e “è il popolo che crea la storia”. Cogliere il vero significato di questi principi guida e applicarli nella pratica ci aiuterà a scavalcare la situazione critica che stiamo affrontando in questo momento.
Dunque eleviamo i livelli di coscienza ideologica e politica delle grandi masse, costruiamo e consolidiamo ampi movimenti che vanno e combattiamo con determinazione per produrre un svolta visibile nel nostro movimento rivoluzionario.
Avanziamo quindi verso il compimento della nostra parte dei compiti dell’internazionalismo proletario.
Compagni,
Celebriamo il 9° anniversario del nostro partito con entusiasmo rivoluzionario in tutte le nostre zone di guerriglia e in tutte le aree dove sono presenti le nostre unità di partito. Usiamo questa occasione per riempire i quadri e il popolo della determinazione a partecipare con convinzione alla campagna di bolscevizzazione che stiamo assumendo come il compito più importante. Marciamo verso il compimento di tutti i nostri altri compiti imparando delle masse. Ricordiamo ancora una volta i sacrifici disinteressati dei nostri grandi martiri per assorbire i loro ideali che ci guideranno nel superamento della situazione critica che stiamo affrontando.

Coi nostri saluti rivoluzionari
Comitato Centrale
PCI (Maoista)
1 settembre 2013