sabato 7 dicembre 2013

pc 7 dicembre - Libertà incondizionata per tutti i prigionieri politici in India! 25 gennaio 2014 grande giornata internazionale di solidarietà e sostegno !

Libertà incondizionata per tutti i prigionieri politici in India!
25 gennaio 2014 grande giornata internazionale di solidarietà e sostegno!

In India oltre 10.000 sono i prigionieri politici presunti maoisti rinchiusi nelle prigioni indiane, a questi si aggiungono altre migliaia di prigionieri implicati nei movimenti di liberazione nazionale (Kashmir, Manipur, ecc.) e di altri movimenti democratici.
Insieme a dirigenti, quadri, militanti del Partito Comunista dell'India, o appartenenti all'esercito del popolo, oltre il 90% di questo numero sono uomini e donne dei villaggi Adivasi che hanno resistito all'evacuazione forzata; contadini in lotta contro i protocolli di intesa firmati dai governi e dalle multinazionali per sfruttare il popolo e proseguire la rapina capitalista e imperialista delle risorse; attivisti delle minoranze nazionali organizzati contro la crescente minaccia del fascismo indù; studenti, intellettuali, artisti appartenenti al Fronte Democratico Rivoluzionario e a diverse organizzazioni democratiche, colpevoli solo di stare dalla parte del popolo nella guerra scatenata dallo Stato contro il popolo indiano; donne del popolo, femministe che si sono unite per ribellarsi contro l'enorme aumento degli stupri, condotti in parte dalle truppe del governo e dalle squadre paramilitari fasciste al servizio del governo nella guerra al popolo.
In carcere, i prigionieri subiscono ogni genere di vessazione, torture, negazione di assistenza, condizioni di vita disumane, trasferimenti arbitrari, brutali pestaggi e isolamento prolungato e ingiustificato e le prigioniere vengono spesso stuprate. Nonostante la condizione di feroce detenzione che subiscono, i prigionieri stanno resistendo e lottando con spirito rivoluzionario e trasformando le oscure galere in cui sono richiusi in un fronte di battaglia contro il fascismo montante in India e il regime indiano.
Battersi per la loro liberazione incondizionata è compito urgente per tutte le forze solidali e per gli amici del popolo indiano, ed è parte integrante del sostegno alla vittoria della sua guerra di liberazione.

Ma tutta l'India è sempre di più trasformata dalla classe dominante in una 'prigione dei movimenti'
Dalla metà del 2009 , le classi dirigenti indiane sotto la guida e con l'assistenza degli imperialisti hanno lanciato in tutto il paese l'offensiva più fronti chiamata Operazione Green Hunt – una guerra al popolo per spazzare via il movimento maoista e reprimere le lotte popolari.
Se la repressione delle masse oppresse è il marchio distintivo di ogni Stato basato sullo sfruttamento ed è stata caratteristica di sempre dello Stato indiano, la operazione Green Hunt ha superato tutte le precedenti offensive sia per dimensione che brutalità.
Migliaia di dirigenti e militanti di organizzazioni di massa rivoluzionarie e democratiche sono stati assassinati, torturati e imprigionati, accusati con montature giudiziarie, molti scontano pesanti condanne. I massacri, gli stupri di gruppo, la razzie e la distruzione di villaggi da parte delle forze armate sono diventati fatti quotidiani.
Nelle dichiarazioni, la guerra al popolo scatenata sotto il nome di operazione Green Hunt, avrebbe lo scopo di cancellare il movimento maoista, ma in realtà colpisce e punta a sopprimere qualsiasi movimento e rivendicazione democratica e popolare, implicandole in procedimenti connessi con il CPI (Maoista) e perseguendole con leggi sempre più reazionarie adottate dai governi centrali e locali, che marchiano dirigenti e militanti delle lotte del popolo come 'nemici della nazione e terroristi'.
Basta con l'operazione Green Hunt - Basta con la guerra contro il popolo !

Ma la guerra di liberazione delle masse popolari in India non può certo essere fermata dalla repressione selvaggia, anzi allarga verso di essa la solidarietà politica e morale
Ci sono state molte iniziative e sforzi internazionali in solidarietà e sostegno la loro lotta per la liberazione, tra cui la grande Conferenza Internazionale di Amburgo e le Giornate Internazionali di azioni organizzate dal Comitato Internazionale di Sostegno. Iniziative che hanno avuto ripercussione in tutto il mondo e impatto nella stessa India, assestando colpi all'imperialismo e al regime indiano, che oggi reagisce chiedendo ai governi in primis in Europa di fermare le iniziative di solidarietà.
Proprio per questo oggi più che mai è necessario consolidare ulteriormente ed estendere la solidarietà,
Per questo facciamo appello a una grande Giornata internazionale di solidarietà e lotta per la liberazione incondizionata dei prigionieri politici in India per il 25 gennaio 2014 da tenere ovunque è possibile nel mondo, in tutte le forme possibili, decise dai comitati e forze solidali a livello nazionale,
con azioni di piazza, che chiamino le masse a partecipare, e con iniziative di controinformazione e protesta a verso ambasciate, consolati, ministeri degli esteri, sedi della stampa estera, sedi di organizzazioni umanitarie ecc che si svolgano in tutta la settimana che precede la GIORNATA INTERNAZIONALE
Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India

adesioni e info
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