martedì 17 dicembre 2013

pc 17 dicembre - i fascio forconi di Latina .. una lurida banda di lacchè dei politicanti di destra che va schiacciata!

I “Forconi pontini”  non la raccontano per niente giusta


 

 

 

 

 

I “Forconi pontini” non la raccontano per niente giusta


Il CRA (Comitati Riuniti Agricoli) nasce alla fine del 2006  da un gruppo di agricoltori e allevatori della zona pontina che rompono con la Coldiretti e le altre associazioni. La crisi morde profondamente anche il settore agricolo ed Equitalia colpisce duro, “strangolando” molti contadini che non riescono a pagare più le tasse. La reazione la troviamo nel 2012, quando il CRA si allea con il generale Pappalardo (amico del principe Alliata di Montereale legato al golpista Junio Valerio Borghese) con il quale costituisce l'organizzazione “Dignità Sociale”. Neanche a dirlo, il logo è rappresentato dal pennacchio dei Carabinieri, da spighe di grano e da un camion. Questa alleanza si consuma dopo pochi mesi con un “golpe” del Segretario Calvani che porta all'espulsione unilaterale e senza comprensibili motivi di Pappalardo (allora Presidente dell'organizzazione).
Fatta questa premessa, vogliamo raccontare i contatti con il CRA del movimento NOcorridoio/NObretella contro la grande opera inutile dell'autostrada a pedaggio che la vorrebbero far passare proprio su molti terreni agro-zootecnici del pontino.
Era il 2007 quando il nostro movimento viene a contatto con il CRA con il quale facemmo un incontro presso una azienda dislocata nelle campagne di Velletri. Stavamo organizzando la prima manifestazione/Corteo a Pomezia contro la Giunta Marrazzo che, come quella di Storace, aveva riproposto il “Corridoio Tirrenico Meridionale”. Il CRA sembrò condividere la nostra battaglia, tanto che si impegnò a partecipare con decine di trattori alla manifestazione. Come d'incanto, subito dopo “scomparvero” e non si fecero più sentire. Venimmo a sapere che si erano tirati fuori perché subirono il ricatto del Consorzio COPROVI, al quale molti di loro erano associati, il quale gli intimò che non avrebbe più preso il loro vino, dato che la loro adesione alla nostra protesta danneggiava la trattativa con la Regione per spostare il tracciato dell'autostrada che in parte cadeva sul suo perimetro. E ancora, venimmo a sapere che una volta riconosciuto che l'indennizzo veniva calcolato a valore di mercato, in seguito ad una sentenza della Corte Costituzionale, molti di loro rimasero silenti aspettando/accettando l'esproprio. E' assodato che il sud pontino e la provincia di Latina, hanno subito, oltre alla crisi generalizzata, la concorrenza dei prodotti provenienti dal nord africa,  la moria di Kiwi giallo che si abbattè su almeno 400 ettari, l'inquinamento tossico dei terreni provocato dalla discarica camorristica di Borgo Montello. Tutto ciò però non ha fatto arretrare tante aziende che coraggiosamente lottano insieme a noi, alcune delle quali con le motivazioni legate alla storia dei loro padri/nonni che dissodarono i terreni costruendo attività rigogliose e produttive.
Passano alcuni anni e il nostro movimento ha continuato ad opporsi con successo alle altre Giunte Regionali (Polverini e Zingaretti) che in successione hanno preso in mano il testimone della speculazione e della devastazione, ma da quelli del CRA nessun segnale.
Dobbiamo arrivare ai giorni nostri per rivedere il Calvani & Soci ad una Assemblea dei Nodi NOcorridoio/NObretella. Si presentano con tutto l'armamentario retorico rivolto contro i parassiti e i corrotti, trovando però, da parte di molti ecoresistenti, una risposta decisa e contraria, ma prima di allontanarsi dichiarerà che parteciperà al Presidio sotto il Ministero alle Infrastrutture e Trasporti. Inutile dire che nè lui, nè i suoi amici del CRA parteciparono a quel momento importante, dove noi inchiodavamo il potere alle sue responsabilità, proprio contro l'autostrada che provocherà l'esproprio, l'ulteriore inquinamento di/su decine di aziende agricole del pontino, assesterà un duro colpo alla vocazione agricola, l'unica che nonostante tutto, dopo la deindustrializzazione, resiste e dà lavoro a centinaia di contadini.
* portavoce Comitato No Corridoio Roma-Latina

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